Lazio, Fazzone (FI) chiede confronto con Zingaretti su sanità

Lazio, Fazzone (FI) chiede confronto con Zingaretti su sanità

26/02/2019 0 Di Redazione

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SANITA’ – FAZZONE (FI): “CONFRONTO FRANCO CON ZINGARETTI, SPERO IN UNA SVOLTA IMMEDIATA”

 

“I cit­ta­di­ni del­la regio­ne Lazio han­no biso­gno di rispo­ste, a par­ti­re dal­la sani­tà. Ho avu­to modo di incon­tra­re il pre­si­den­te Zin­ga­ret­ti e di affron­ta­re con lui le pro­ble­ma­ti­che riguar­dan­ti que­sto set­to­re, facen­do espres­sa richie­sta di imple­men­ta­re i ser­vi­zi, valo­riz­za­re le pro­fes­sio­na­li­tà sani­ta­rie ed aumen­ta­re il livel­lo di effi­cien­za di tut­te le strut­tu­re ospe­da­lie­re del ter­ri­to­rio”. Il sena­to­re Clau­dio Faz­zo­ne, coor­di­na­to­re regio­na­le di FI è sta­to rice­vu­to dal gover­na­to­re del Lazio, Nico­la Zin­ga­ret­ti. Un col­lo­quio che ha visto al cen­tro il tema scot­tan­te del­la sani­tà.

“Le con­di­zio­ni in cui ver­sa­no i ser­vi­zi del­la nostra regio­ne sono sot­to gli occhi di tut­ti –dichia­ra Faz­zo­ne- dopo 11 anni di com­mis­sa­ria­men­to il ‘pazien­te’ Lazio non è usci­to dal­la con­va­le­scen­za. Spe­ra­va­mo in un’inversione di rot­ta, anche in vir­tù dell’annuncio fat­to nel 2017 sull’imminente usci­ta da que­sta fase. Pur­trop­po così non è sta­to. Sia­mo rima­sti in una fase emer­gen­zia­le che pas­sa per ospe­da­li depo­ten­zia­ti e ser­vi­zi ero­ga­ti solo gra­zie al per­so­na­le e alle eccel­len­ze che ope­ra­no nel­le strut­tu­re sani­ta­rie del Lazio. Pec­ca­to che i livel­li essen­zia­li di assi­sten­za sia­no anco­ra appe­si ad un filo tra ina­dem­pien­ze ed omis­sio­ni e che le liste di atte­sa sia­no ogni gior­no più lun­ghe, nono­stan­te ben tre pia­ni straor­di­na­ri sia­no sta­ti pro­mos­si per accor­cia­re i tem­pi. La razio­na­liz­za­zio­ne del­le liste di atte­sa rap­pre­sen­ta un obiet­ti­vo prio­ri­ta­rio, al fine di otte­ne­re che l’inquadramento dia­gno­sti­co e le suc­ces­si­ve tera­pie non sia­no ingiu­sti­fi­ca­ta­men­te pro­cra­sti­na­ti com­pro­met­ten­do la pro­gno­si e la qua­li­tà del­la vita. Esi­ste pur­trop­po nel Lazio, una for­bi­ce mol­to ampia tra la per­ce­zio­ne rea­le che i cit­ta­di­ni han­no del­la sani­tà e dell’accesso alle pre­sta­zio­ni e alle cure e la real­tà dei fat­ti. Altra pia­ga è quel­la del­le ambu­lan­ze bloc­ca­te fuo­ri dai Pron­to Soc­cor­so. Un pro­ble­ma non solo di Roma, ma di tut­te le pro­vin­ce. Ma noi sia­mo quel­li che non voglio­no solo cri­ti­ca­re, ben­sì cre­dia­mo nel­le pro­po­ste con­cre­te. Abbia­mo sen­ti­to il gover­na­to­re par­la­re di una ‘Quo­ta 10’ sul­la sani­tà. Se dav­ve­ro per il pros­si­mo trien­nio ci doves­se esse­re un aumen­to del fon­do sani­ta­rio nazio­na­le di 10 miliar­di, con 100 mila assun­zio­ni nel­lo stes­so perio­do sarem­mo ben con­ten­ti. Per­ché in que­sto modo si potreb­be garan­ti­re e difen­de­re meglio il dirit­to alla salu­te dei cit­ta­di­ni”.

Nel cor­so dell’incontro si è fat­to il pun­to sul­lo sta­to dei ser­vi­zi sani­ta­ri, con par­ti­co­la­re rife­ri­men­to alla pro­vin­cia di Lati­na.  “Ho volu­to ricor­da­re al pre­si­den­te la situa­zio­ne di asso­lu­ta pre­ca­rie­tà del siste­ma ospe­da­lie­ro nell’area pon­ti­na –affer­ma il sena­to­re di FI- a par­ti­re dal­la situa­zio­ne, costan­te­men­te in emer­gen­za dei Pron­to soc­cor­so, sem­pre più affol­la­ti e alle pre­se con gra­vi caren­ze strut­tu­ra­li e di per­so­na­le. Ha ragio­ne chi dice che ormai si sono tra­sfor­ma­ti in veri e pro­pri ‘giro­ni infer­na­li’. Per que­sto ho riba­di­to la neces­si­tà di poten­zia­re la rete ter­ri­to­ria­le di assi­sten­za, pun­tan­do su una siner­gia tra Case del­la salu­te, ambu­la­to­ri di medi­ci­na gene­ra­le e ospe­da­li. Occor­re pen­sa­re ad una pro­gram­ma­zio­ne vera, che par­ten­do dal­le cri­ti­ci­tà che van­no dal sot­to­di­men­sio­na­men­to del­le dota­zio­ni orga­ni­che, pas­san­do per le caren­ze strut­tu­ra­li arri­van­do sino alla insuf­fi­cien­za di posti let­to e alla costan­te emer­gen­za dei Pron­to soc­cor­so, pos­sa dare nuo­va lin­fa ad un set­to­re vita­le per i cit­ta­di­ni.

Il pri­mo esem­pio è l’ospedale San­ta Maria Goret­ti di Lati­na, il più gran­de sul­la diret­tri­ce Roma-Napo­li e che rap­pre­sen­ta la ‘ver­ti­ca­liz­za­zio­ne’ del­la sani­tà in pro­vin­cia. Il noso­co­mio è il pun­to di rife­ri­men­to prin­ci­pa­le dell’utenza pon­ti­na. Il Dea di II° livel­lo però non deve esse­re una sem­pli­ce ‘eti­chet­ta’, ma è di pri­ma­ria impor­tan­za che diven­ti il valo­re aggiun­to del ter­ri­to­rio. E’ inte­res­se di tut­ti che lo sia. Per gli uten­ti di Ter­ra­ci­na, come per quel­li di Fon­di, Gae­ta e For­mia. Ho quin­di evi­den­zia­to la neces­si­tà di acce­le­ra­re i tem­pi per la rea­liz­za­zio­ne dell’ospedale del gol­fo. Si deve far pre­sto per miglio­ra­re la qua­li­tà dell’offerta sani­ta­ria di tut­to il com­pren­so­rio del cen­tro-sud pon­ti­no. Giu­sto crea­re un ospe­da­le più moder­no rispet­to al Dono Sviz­ze­ro, inno­va­ti­vo e strut­tu­ral­men­te all’avanguardia e tale da innal­za­re gli stan­dard qua­li­ta­ti­vi e quan­ti­ta­ti­vi del­la sani­tà loca­le. Non ho cer­to dimen­ti­ca­to la dif­fi­ci­le situa­zio­ne in cui ver­sa l’ospedale Fio­ri­ni di Ter­ra­ci­na. Si trat­ta di un noso­co­mio stra­te­gi­co per tut­ta l’area che va da Roma a Napo­li. Alla scel­ta di loca­liz­za­re l’Università in que­sta strut­tu­ra deve cor­ri­spon­de­re il poten­zia­men­to del­le atti­vi­tà ospe­da­lie­re, a par­ti­re cer­ta­men­te dall’emergenza. Un lavo­ro impor­tan­te occor­re far­lo sull’ospedale ‘San Gio­van­ni di Dio’ di Fon­di. Il noso­co­mio del­la mia cit­tà ver­sa in uno sta­to a dir poco coma­to­so. Con il pre­si­den­te Zin­ga­ret­ti ho avu­to un con­fron­to mol­to fran­co. Ho pre­so atto dell’impegno assun­to dal­la Regio­ne di affron­ta­re nell’immediato le prio­ri­tà asso­lu­te di que­sta strut­tu­ra, che sono: 1) il poten­zia­men­to del Pron­to Soc­cor­so, vita­le per poter assi­cu­ra­re urgen­ze ed emer­gen­ze di ogni ordi­ne e gra­do; 2) la neces­si­tà di garan­ti­re l’attività del day sur­ge­ry mul­ti­di­sci­pli­na­re; 3) il raf­for­za­men­to dell’area chi­rur­gi­ca, evi­tan­do così di inta­sa­re le sale ope­ra­to­rie di Lati­na e For­mia; 4) ren­de­re ope­ra­ti­vi h24 i labo­ra­to­ri ana­li­si e radio­lo­gi­ci, soprat­tut­to attra­ver­so l’ingresso di ulte­rio­re per­so­na­le attin­to dal­le nuo­ve gra­dua­to­rie. Quin­di ho rile­va­to l’urgenza di poten­zia­re il tavo­lo ope­ra­to­rio, atti­van­do ser­vi­zi effi­cien­ti anche per la sala di endo­sco­pia, oltre alla gastro­sco­pia e colon­sco­pia dia­gno­sti­ca di base. Pren­do atto che anche rela­ti­va­men­te a que­sti pun­ti la Regio­ne sem­bra voglia veni­re incon­tro alle nostre richie­ste.

A Zin­ga­ret­ti l’ho det­to chia­ra­men­te: c’è biso­gno di una ster­za­ta a 360 gra­di per la sani­tà loca­le. Vigi­le­re­mo costan­te­men­te il qua­dro degli inter­ven­ti che ver­ran­no ese­gui­ti e giu­di­che­re­mo l’operato del­la Regio­ne dai fat­ti e non dal­le pro­mes­se. Per noi di For­za Ita­lia è fon­da­men­ta­le la cura, la tute­la e il rispet­to dei pazien­ti. Un dirit­to e un dove­re che non deve rispar­mia­re nes­su­no. Il Lazio e in par­ti­co­la­re la pro­vin­cia di Lati­na, non pos­so­no con­ti­nua­re a posi­zio­nar­si all’ultimo posto in ter­mi­ni di effi­cien­za del­le strut­tu­re sani­ta­rie. Abbia­mo chie­sto un cam­bio di rot­ta ed ora dopo le bel­le paro­le ci aspet­tia­mo rispo­ste con­cre­te”.

 

Il Coor­di­na­to­re Regio­na­le

 Sen. Clau­dio Faz­zo­ne  

 

 

 

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