MARINO, MCD: MULTISERVIZI 245 DIPENDENTI SI GIOCA SULLA LORO PELLE? Nel 2015 il consiglio comunale…
Marino, manifestazione sulla Multiservizi. Parla Ambrogiani
16/02/2019Questo articolo è stato letto 1228 volte!
Si è tenuta ieri pomeriggio a Marino, presso la Sala Lepanto, una manifestazione cittadina condivisa dalle varie anime e forze politiche attualmente in opposizione al M5S sul futuro della Multiservizi.
A parlarcene è uno dei promotori e firmatari: Sergio Ambrogiani che non lesina critiche ai 5 Stelle e tocca l’argomento del commercio.
di Francesca Marrucci
Si è tenuta ieri sera in una Sala Lepanto piena, la I Conferenza Cittadina promossa da cinque firmatari, Sergio Ambrogiani (Pd), Stefano Enderle (PC), Massimo Prinzi (MCD), Marco Comandini (LEU) e Alberto Canestri (Marino è la mia città).
Il tema per questo primo incontro tenutosi a Marino centro è stato la Multiservizi ed il suo futuro e per palesare timori, preoccupazioni e attività dell’amministrazione comunale, in molti personaggi della politica marinese attuale e passata sono intervenuti. Non ultimi anche gli ex Sindaci Fabio Desideri e Fabio Silvani.
Per capire quali sono le ragioni che hanno spinto questa compagine a scegliere proprio la Multiservizi come primo importante tema di confronto, abbiamo chiesto al Primo firmatario, Sergio Ambrogiani, Segretario del Pd di Marino, di parlarcene.
Signor Ambrogiani, perché la Multiservizi e soprattutto perché ora?
Perché la situazione ora ci fa temere il peggio. Sono in corso una serie di esternalizzazioni dei servizi da parte dell’Amministrazione grillina, con l’affidamento a cooperative esterne. Gli attuali dipendenti vengono spostati in varie mansioni, per esempio quelli che curavano il verde sono stati spostati alla raccolta differenziata, ma in più si aggiunge altro personale che proviene dalle coop esterne. Tutto questo personale costa e va a finire nel Bilancio Comunale. Si parla di 1 milione di euro e non è poco per un Bilancio come il nostro. Ci troveremo quindi una Multiservizi che dalla prima nel Lazio e forse in Italia, andrà in perdita e si sa come vanno a finire queste situazioni.
Come?
Beh, se c’è una perdita grossa, se la Multiservizi non rende e anzi pesa sul Bilancio, alla fine non vorremmo che qualcuno avesse l’idea di svendere, come si mormora da tempo. E che si andrà a vendere? Certo la parte che rende e che è appetibile per il mercato: le farmacie comunali. Pensiamo tutti che sia chiaramente questa l’intenzione dell’amministrazione attuale.
E perché mai?
Perché credo che i 5 Stelle individuino nella Multiservizi non un’opportunità per il paese, ma un serbatoio di voti per ipotetici oppositori. È un atteggiamento miope e soprattutto irresponsabile per chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica e il patrimonio cittadino. Quando ero io assessore con Onorati Sindaco, il nostro sforzo più grande è stato proprio quello di non privatizzare e ora ci troviamo con la minaccia addirittura di svendere.
Cosa succederebbe in quel caso?
È logico che la Multiservizi come la conosciamo ora non ci sarebbe più. Sarebbe smembrata e i 240 lavoratori attuali più che a rischio. Oltre al danno, la beffa. Siamo ben consci di quanto affermiamo su questo e su altri argomenti importanti. Questo incontro sarà il primo di una serie che servirà ad incontrare i cittadini e a denunciare tante situazioni preoccupanti che la Giunta 5 Stelle sta portando avanti.
In molti si chiedono se queste siano una sorta di ‘prove generali’ di coalizione in vista delle prossime amministrative…
Quello per le prossime amministrative è un percorso lungo e non facile. Quella che firma il manifesto o che lo condivide non è certo una coalizione, ma forze sociali e politiche che condividono un allarme. Vedremo in futuro come andrà, per ora ascoltiamo la voce dei cittadini e diamo spazio alle loro istanze. Questo è un sasso che stiamo tirando nello stagno e speriamo di alzare onde belle alte, perché i 5 Stelle devono capire che protestare quando si è all’opposizione è legittimo, ma governare quando si è eletti è poi un dovere. Se questo doveva essere il Governo del cambiamento, sono d’accordo: ma il cambiamento è in negativo.
Quali altri incontri ci saranno e dove?
Tratteremo sicuramente il tema del commercio che consideriamo la vetrina sociale del paese. Appoggeremo, come Pd, la protesta dei commercianti e ci faremo promotori delle loro iniziative. Porteremo, inoltre, la discussione anche nelle frazioni, dopo aver iniziato in quella che consideriamo la ‘pancia del Comune’.
Foto di Franca Silvani
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