Rai, idonei selezione 2015: dalla nostra graduatoria le nuove assunzioni

Rai, idonei selezione 2015: dalla nostra graduatoria le nuove assunzioni

14/02/2019 0 Di Redazione

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Il Comitato Informazione Pubblica risponde al Direttore della Tgr, Alessandro Casarin che auspica un nuovo concorso per giornalisti in Rai: “Nel momento in cui la graduatoria 2015 riprendesse a scorrere sarebbe plausibile che molti dei giornalisti della stessa graduatoria venissero chiamati da testate regionali della Rai”

Nel suo inter­ven­to al con­gres­so del­la Fnsi, il diret­to­re Ales­san­dro Casa­rin, che gui­da la Tgr, Testa­ta gior­na­li­sti­ca regio­na­le del­la Rai, ha det­to che l’a­zien­da, per indi­vi­dua­re nuo­ve risor­se gior­na­li­sti­che, dovreb­be cele­bra­re un nuo­vo con­cor­so su base regio­na­le anzi­ché ricor­re­re alla già esi­sten­te gra­dua­to­ria del con­cor­so 2015. Ma il diret­to­re Casa­rin sa bene che l’ul­te­rio­re scor­ri­men­to del­la gra­dua­to­ria è san­ci­to da una leg­ge del­lo Sta­to, la leg­ge di Bilan­cio 2018, al com­ma 1096″.
 
È quan­to dichia­ra, in una nota, il Comi­ta­to Infor­ma­zio­ne Pub­bli­ca, fon­da­to da oltre 100 gior­na­li­sti risul­ta­ti ido­nei al con­cor­so Rai 2015 e assi­sti­to dal­l’av­vo­ca­to Vin­cen­zo Iaco­vi­no.
 
E soprat­tut­to”, pro­se­gue la nota, “tale leg­ge del­lo Sta­to obbe­di­sce a un evi­den­te prin­ci­pio di tra­spa­ren­za a cui è giu­sto che si ispi­ri una gran­de azien­da di ser­vi­zio pub­bli­co qual è la Rai. Non solo, per­ché quel­la nor­ma assi­cu­ra anche la coe­ren­za, per la Rai, con cri­te­ri di gestio­ne basa­ti sul prin­ci­pio di eco­no­mi­ci­tà.
 
Quei cri­te­ri che oggi è giu­sto con­si­de­ra­re prio­ri­ta­ri e che sareb­be­ro inve­ce con­trad­det­ti dal ricor­so a una nuo­va sele­zio­ne di gior­na­li­sti: un costo ele­va­tis­si­mo che la leg­ge di Bilan­cio 2018 impo­ne di evi­ta­re pro­prio per­ché si è già in pre­sen­za di una gra­dua­to­ria, come quel­la del 2015, com­po­sta da gior­na­li­sti giu­di­ca­ti ido­nei dal­la stes­sa Rai, dun­que pron­ti a for­ni­re quel con­tri­bu­to di pro­fes­sio­na­li­tà di cui si è det­to cer­to il pre­si­den­te del­la com­mis­sio­ne esa­mi­na­tri­ce Fer­ruc­cio de Bor­to­li. E anzi”, con­clu­de la nota del Comi­ta­to, “non ce ne vor­rà il diret­to­re Casa­rin, ma visto che nel momen­to in cui la gra­dua­to­ria 2015 ripren­des­se a scor­re­re sareb­be plau­si­bi­le che mol­ti dei gior­na­li­sti del­la stes­sa gra­dua­to­ria venis­se­ro chia­ma­ti da testa­te regio­na­li del­la Rai, ci augu­ria­mo che mol­ti di noi pos­sa­no ave­re pro­prio Casa­rin come loro diret­to­re”.

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