Domenica 27 gennaio, in occasione della giornata della Memoria, parteciperò con la mia famiglia per…
VITERBO RICORDA IL GIORNO DELLA MEMORIA. INIZIATIVE LUNEDI 28 GENNAIO
26/01/2019Questo articolo è stato letto 4553 volte!
Alle 9,30, insieme agli studenti dell’istituto comprensivo Fantappiè, in via della Verità
Viterbo ricorda il Giorno della Memoria. Lunedì 28 gennaio alle 9,30 il sindaco Giovanni Maria Arena deporrà una corona in via della Verità (di fronte ai giardinetti), nei pressi dell’abitazione di Emanuele Vittorio Anticoli, Bruno Di Porto e Letizia Anticoli, in ricordo della famiglia ebrea che trovò la morte nei campi di concentramento ad Auschwitz e Mauthausen nel 1944. Alla cerimonia prenderanno parte gli alunni delle classi terze e della classe 5 della primaria dell’istituto comprensivo Fantappiè, insieme al dirigente scolastico Patrizia Gaddi e ai docenti, autorità e associazioni. Il momento della deposizione della corona sarà accompagnato dall’esibizione musicale, con violino e flauto traverso, di tre alunne, su brani che richiamano il tema della shoah. Subito dopo la cerimonia ci si sposterà nella sala Regia di Palazzo dei Priori per un saluto istituzionale da parte del sindaco Arena e un momento di riflessione sui drammatici eventi di quegli anni. Per l’occasione le classi eseguiranno il Salmo 23 rivisitato da Elie Botbol nella proposta musicale Gam Gam per poi passare alla lettura di poesie e brani. Durante l’incontro, interverrà il giornalista Daniele Camilli che introdurrà il significato storico e sociale della Shoah, per poi lasciare spazio allo storico Thomas Bobek, nipote di ebrei deportati nei campi di concentramento, che si soffermerà su testimonianze personali e su documentazione storica. Il posticipo delle iniziative al giorno lunedì 28, anziché domenica 27 gennaio, è stato voluto per consentire la partecipazione degli studenti.
L’8 gennaio 2015 furono collocate tre pietre d’inciampo, in via della Verità, davanti al portone d’ingresso dell’abitazione, in memoria della famiglia ebrea, prelevata da quell’edificio e destinata alla morte nei campi di sterminio.
Alla loro memoria è dedicata anche la targa collocata negli anni passati sullo stesso edificio.
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