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L’Avis Marino ha ricevuto le chiavi dei locali confiscati alla mafia da Zingaretti
18/01/2019Questo articolo è stato letto 1742 volte!
L’Avis di Marino ha ricevuto stamattina le chiavi dei nuovi locali di Santa Maria delle Mole dal Governatore Zingaretti in una cerimonia ufficiale al WeGil di Roma.
Unica assente l’Amministrazione Colizza
Sono state consegnate questa mettina, in una cerimonia ufficiale tenutasi al WeGil di Roma, le chiavi dei locali di Santa Maria delle Mole assegnati all’Avis Comunale Marino che vi aprirà un nuovo centro donatori.
Ad essere premiati anche altri due progetti di Santa Marinella e di Fonte Nuova per i quali, oltre alle associazioni vincitrici del bando, erano presenti anche le rispettive amministrazioni comunali.
I locali sono stati confiscati alla mafia e non a caso alla manifestazione hanno partecipato, oltre al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, anche Marco Genovese di Libera e Anna Pertini della Lega Coop Lazio che durante l’evento hanno firmato un Protocollo con il Terzo Settore per il riutilizzo dei beni confiscati.
Per l’Avis Marino ha ritirato le chiavi il Presidente, Paolo Giansanti: “Questo è un passo fondamentale per l’Avis Comunale Marino. Forti del numero crescente di donatori, abbiamo partecipato a questo bando che prevedeva la riattribuzione di locali confiscati alla mafia e il nostro progetto è stato premiato. Ora ci saranno dei lavori di ristrutturazione da fare, ma quando i locali saranno pronti, il centro di Santa Maria delle Mole non sarà solo un centro raccolta sangue, ma vogliamo che sia un punto di incontro e confronto con le altre realtà del Terzo Settore del territorio. Ringrazio il Presidente Zingaretti per le belle parole rivolteci, ma rimane il rammarico che in una manifestazione così importante, non era presente, seppur invitata ufficialmente, solo l’amministrazione comunale di Marino.”
Tutti i protagonisti hanno ricordato l’importanza della Legge Pio La Torre che assegna i beni confiscati alle mafie alle associazioni che operano sul sociale, anche come strumenti concreti per creare opportunità di lavoro e sviluppo economico nelle zone interessate.
“Nei prossimi giorni verranno consegnati ben 490 beni sequestrati a 40 Comuni del Lazio,” ha ricordato Nicola Zingaretti. “La lotta alla mafia non devono farla solo gli addetti ai lavori, ma dobbiamo farla tutti, con il nostro impegno quotidiano. Dobbiamo trasformare la lotta alla mafia in qualcosa di popolare e diffuso. La parola confisca porta con sé il significato di ‘togliere’, ma noi mettiamo al centro il ‘riconsegnare’: togliamo a chi con risorse illecite si è impossessato
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