Dopo l’approvazione della Finanziaria, Fp Cgil Lazio: “Quadro allarmante per i servizi”

Dopo l’approvazione della Finanziaria, Fp Cgil Lazio: “Quadro allarmante per i servizi”

04/01/2019 0 Di Redazione

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 2861 vol­te!

Dopo l’approvazione della Finanziaria, nel Lazio ancora più preoccupante la fuoriuscita di personale nei settori pubblici. Fp Cgil: “quadro allarmante per i servizi”

 
Roma, 2 gen­na­io 2019 – Nei mesi scor­si abbia­mo ela­bo­ra­to come Fp Cgil di Roma e Lazio uno stu­dio sul dato occu­pa­zio­na­le. Allar­man­te la sti­ma sul­la fuo­riu­sci­ta di per­so­na­le dai com­par­ti Aran alla luce anche del­le scel­te fat­te dal gover­no in par­ti­co­la­re per le fun­zio­ni cen­tra­li, Mini­ste­ri, Agen­zie e enti pub­bli­ci non eco­no­mi­ci, per l’effetto com­bi­na­to del bloc­co del turn over di que­sti anni, con il con­se­guen­te aumen­to dell’età media, e i pen­sio­na­men­ti atte­si, con le pre­ce­den­ti rego­le e per l’entrata in vigo­re di quo­ta 100. In tut­ti i com­par­ti, in 15 anni (2001–2016), la ridu­zio­ne è sta­ta ele­va­ta ovun­que, e più anco­ra nel Lazio, dove si con­cen­tra una gran­de par­te di Mini­ste­ri e enti pub­bli­ci. Qui la dimi­nu­zio­ne di per­so­na­le, tra enti loca­li, sani­tà e ammi­ni­stra­zio­ni cen­tra­li, ha riguar­da­to 34.500 uni­tà, il 18,2% del tota­le, pas­san­do da 189.538 a 155.053 lavo­ra­to­ri. Nei Mini­ste­ri si è regi­stra­ta la mag­gio­re ridu­zio­ne, di cir­ca 2 pun­ti per­cen­tua­li, rispet­to al dato nazio­na­le, ed è in quest’area, dove negli anni non si è prov­ve­du­to se non mini­ma­men­te a sosti­tui­re il per­so­na­le anda­to in quie­scien­za, che anche il dato sull’età media è più pre­oc­cu­pan­te.
 
L’età media dei dipen­den­ti pub­bli­ci in Ita­lia, di tut­ti i com­par­ti, è aumen­ta­ta note­vol­men­te: nel 2016, i dipen­den­ti tra 55 e 64 anni era­no il 39,7% del tota­le, ovve­ro 2 su 5. Dal­le sti­me effet­tua­te dal­la Fp Cgil, nel Lazio, al 2016, ave­va­no tra 55 e 64 anni il 43,1% dei dipen­den­ti pub­bli­ci, al di sopra del­la media nazio­na­le. Dal 2019 oltre 66 mila nel Lazio, entra nel­la fascia tra 58 e 67 anni e mol­ti di loro potreb­be­ro acce­de­re al pen­sio­na­men­to uti­liz­zan­do la quo­ta 100 con 62 anni di età. Nel det­ta­glio, nel trien­nio 2019–2021, avran­no tra 58 e 67 anni il 51% dei dipen­den­ti dei Mini­ste­ri del Lazio, il 43.5% del­le agen­zie fisca­li e il 47.2 degli enti pub­bli­ci non eco­no­mi­ci, come Inps e Inail. Set­to­ri come i Mini­ste­ri han­no in pro­spet­ti­va  un livel­lo di pen­sio­na­men­ti supe­rio­re al 50% del­l’at­tua­le orga­ni­co e addi­rit­tu­ra si paven­ta l’i­po­te­si di una para­li­si del fun­zio­na­men­to di set­to­ri stra­te­gi­ci del­la PA, come Dife­sa, Giu­sti­zia, ma anche Beni e Atti­vi­tà Cul­tu­ra­li e MEF, dove i con­cor­si ban­di­ti e le con­se­guen­ti assun­zio­ni non saran­no suf­fi­cien­ti a garan­ti­re il ricam­bio del­l’or­ga­ni­co e  il pas­sag­gio del­le com­pe­ten­ze. Nel­le Agen­zie fisca­li, i pen­sio­na­men­ti riguar­de­ran­no in par­ti­co­la­re i set­to­ri del­la gestio­ne dei ser­vi­zi all’u­ten­za, e le con­se­guen­ti rica­du­te coin­vol­ge­ran­no ambi­ti vita­li per le entra­te del­lo Sta­to. Par­ti­co­lar­men­te allar­man­te la situa­zio­ne all’INPS, dove le usci­te del 2019 andran­no ad aggra­va­re una caren­za di per­so­na­le che già ad oggi è al limi­te del col­las­so, con la para­dos­sa­le con­se­guen­za che i dipen­den­ti pub­bli­ci potran­no anda­re in pen­sio­ne ma non avre­mo chi que­ste pen­sio­ni le liqui­de­rà. 
 
Non si trat­ta solo di un diva­rio tem­po­ra­le tra pen­sio­na­men­ti e nuo­ve assun­zio­ni, pur slit­ta­te al pros­si­mo novem­bre. È evi­den­te che non sarà pos­si­bi­le recu­pe­ra­re, anche con la ria­per­tu­ra del­le assun­zio­ni, tut­to quan­to è sta­to per­so negli ulti­mi 10–15 anni. Ed è altret­tan­to evi­den­te che l’età media con­ti­nue­rà a resta­re ele­va­ta, ral­len­tan­do il pro­ces­so di rin­no­va­men­to del­le fun­zio­ni e sem­pli­fi­ca­zio­ne dei pro­ces­si, che solo inve­sten­do su nuo­ve risor­se e nuo­ve pro­fes­sio­na­li­tà può esse­re pos­si­bi­le. Occu­pa­zio­ne gio­va­ne e di qua­li­tà, per affron­ta­re la mole di atti­vi­tà in set­to­ri ad alta spe­cia­liz­za­zio­ne, come gli enti pub­bli­ci non eco­no­mi­ci, o per risol­ve­re le cro­ni­che caren­ze orga­niz­za­ti­ve e stru­men­ta­li, come nel­la giu­sti­zia. Pro­se­gui­re­mo nei pros­si­mi gior­ni con altri focus spe­ci­fi­ci sugli altri set­to­ri per rilan­cia­re la piat­ta­for­ma uni­ta­ria di Cgil Cisl Uil, a par­ti­re dal pri­mo pun­to, #Assun­ti­Su­bi­to, che chie­de un pia­no straor­di­na­rio di assun­zio­ni in tut­ta la PA.
 
Così in una nota la Fp Cgil di Roma e Lazio.
 

Related Images: