Legge di Bilancio 2019: nessuna misura per vittime di amianto

Legge di Bilancio 2019: nessuna misura per vittime di amianto

31/12/2018 0 Di Redazione

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I familiari: “traditi e abbandonati dal governo gialloverde”

Appello del Presidente Osservatorio Nazionale Amianto al Presidente della Repubblica Mattarella

Tra­di­ti e abban­do­na­ti dal gover­no gial­lo­ver­de che si è sem­pre dichia­ra­to vici­no, soprat­tut­to al per­so­na­le civi­le e mili­ta­re del­le For­ze Arma­te, tra colo­ro che sono sta­ti più espo­sti ad amian­to e altri can­ce­ro­ge­ni, così da con­trar­re altre pato­lo­gie” – è il com­men­to all’unisono di tut­ti i fami­glia­ri del­le vit­ti­me del dove­re che affer­ma­no ama­reg­gia­te: “ci pote­va­no evi­ta­re l’umiliazione di atti­va­re ed affron­ta­re un para­dos­sa­le pro­ce­di­men­to giu­di­zia­rio con­tro lo Sta­to”.

Nel­la leg­ge di Bilan­cio del 2019 non sono pre­vi­ste misu­re per le vit­ti­me del dove­re. La mano­vra ha boc­cia­to due emen­da­men­ti sen­si­bi­li sul tema, ela­bo­ra­ti dall’avv. Ezio Bonan­ni, pre­si­den­te Osser­va­to­rio Nazio­na­le Amian­to e richie­ste anche da altre asso­cia­zio­ni di vit­ti­me del dove­re. In par­ti­co­la­re quel­li che riguar­da­va­no il dirit­to al col­lo­ca­men­to obbli­ga­to­rio, che per lo più vie­ne disat­te­so e un risar­ci­men­to men­si­le che gra­ni­ti­ca giu­ri­spru­den­za rico­no­sce a chi fa cau­sa con­tro lo Sta­to.  

Que­sto è il moti­vo per il qua­le l’Ona e le vit­ti­me del dove­re si sono appel­la­te fidu­cio­se al Capo del­lo Sta­to” – annun­cia Bonan­ni, che spie­ga: “se tali prov­ve­di­men­ti fos­se­ro sta­ti inse­ri­ti nel­la Finan­zia­ria ci sareb­be sta­to anche un evi­den­te rispar­mio eco­no­mi­co in ter­mi­ni di spe­se di giu­di­zio nel caso del­la ormai costan­te soc­com­ben­za del­lo Sta­to”. “Le sen­ten­ze a favo­re del­le vit­ti­me rap­pre­sen­ta­no, infat­ti, il 100% del­le cau­se, stan­te l’intervento del­la Cor­te di Cas­sa­zio­ne a Sezio­ni Uni­te. Per­tan­to l’e­li­mi­na­zio­ne di pro­ce­di­men­ti avreb­be ridot­to anche il cari­co giu­di­zia­rio che impe­gna già gran­de­men­te la giu­ri­sdi­zio­ne ordi­na­ria e ammi­ni­stra­ti­va, dato l’alto nume­ro di cau­se anco­ra pen­den­ti e di quel­le che le Vit­ti­me e/o i loro super­sti­ti saran­no anco­ra costret­ti a pro­muo­ve­re” — pre­ci­sa il Pre­si­den­te ONA che sot­to­li­nea: “per far fron­te alle coper­tu­re eco­no­mi­che degli emen­da­men­ti alla leg­ge di Bilan­cio 2019 riguar­dan­ti i risar­ci­men­ti del­le Vit­ti­me del Dove­re che si sono sacri­fi­ca­te a costo del­la pro­pria vita nel­la lot­ta con­tro la cri­mi­na­li­tà, Eroi del­la Nazio­ne cadu­ti ser­ven­do la Patria le cui fami­glie han­no cono­sciu­to il dolo­re e quel vuo­to che nes­su­no potrà mai più col­ma­re, si sareb­be­ro potu­ti uti­liz­za­re i fon­di del Fug (Fon­do Uni­co Giu­sti­zia) ali­men­ta­to dal­le con­fi­sche di beni alle mafie”.

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