Lettera aperta al Presidente della Comunità Montana del Turano

Lettera aperta al Presidente della Comunità Montana del Turano

19/12/2018 0 Di Redazione

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L’intervento del Pre­si­den­te del­la Comu­ni­tà Mon­ta­na ripor­ta­to dal  “Cor­rie­re di Rie­ti” del 12.12.18  e pro­vo­ca­to con tut­ta pro­ba­bi­li­tà dal­la richie­sta di dife­sa di chi si è sen­ti­to e si sen­te a disa­gio e sot­to scac­co per la crea­zio­ne e l’attivismo del nostro Movi­men­to, ci costrin­ge ad abban­do­na­re il tono diplo­ma­ti­co usa­to nel comu­ni­ca­to rias­sun­ti­vo del Con­ve­gno orga­niz­za­to dome­ni­ca 9 a Col­le­gio­ve e a par­la­re con fran­chez­za.

            E così  — dicia­mo ora con for­za — è pos­si­bi­le pen­sa­re che la ven­ti­la­ta e poi con­fer­ma­ta nei fat­ti assen­za dei sin­da­ci, peral­tro invi­ta­ti con note­vo­le anti­ci­po tra­mi­te le mail isti­tu­zio­na­li, deri­vi dal man­ca­to “coin­vol­gi­men­to” degli stes­si all’iniziativa? Ma non scher­zia­mo!! Come dire che la“demo­cra­zia”, l’esercizio dei dirit­ti demo­cra­ti­ci di riu­nio­ne e di discus­sio­ne deve esse­re asser­vi­ta alle isti­tu­zio­ni e al pote­re!!!! Sem­pli­ce­men­te assur­do, signor Pre­si­den­te e signo­ri Sin­da­ci!!!

            Inol­tre, sot­to­li­neia­mo che ai con­ve­gni, da che mon­do è mon­do, si par­te­ci­pa anche se non si è coin­vol­ti in pri­ma per­so­na e ci si va per cono­sce­re per­so­ne, per capi­re i pro­ble­mi, per appro­fon­di­re le mate­rie in trat­ta­zio­ne, per coglie­re oppor­tu­ni­tà, per ave­re occa­sio­ni di con­fron­to anche su altre tema­ti­che di inte­res­se gene­ra­le che poi con­sen­to­no di lavo­ra­re al meglio per i pro­pri rap­pre­sen­ta­ti.

            E que­sto vale, a mag­gior ragio­ne, nel perio­do attua­le che vede un ter­ri­to­rio alle pre­se con gros­si pro­ble­mi tra cui pri­meg­gia quel­lo del­la “pro­te­sta per il caro pedag­gi”che fa ridur­re il ritor­no nei nostri pae­si di oriun­di e turi­sti con un gra­ve dan­no per l’economia loca­le. Una situa­zio­ne che sin­da­ci “accor­ti” e respon­sa­bi­li avreb­be­ro potu­to evi­den­zia­re alle per­so­na­li­tà pre­sen­ti al con­ve­gno, a comin­cia­re dal Pre­si­den­te del Par­la­men­to Euro­peo che maga­ri sareb­be pure inter­ve­nu­to diret­ta­men­te per favo­ri­re il richie­sto incon­tro dei mani­fe­stan­ti da loro stes­si pro­gram­ma­to per il 13 dicem­bre con la Pre­si­den­te del Sena­to.

            E un coin­vol­gi­men­to nel­la vicen­da dei due con­si­glie­ri regio­na­li pre­sen­ti, vista l’assenza dei rap­pre­sen­tan­ti del  Lazio alle apprez­za­te ini­zia­ti­ve mes­se in cam­po sot­to la gui­da del Comu­ne di Car­so­li e del dele­ga­to del­la Comu­ni­tà Mon­ta­na non­ché Sin­da­co di Col­le di Tora, Benia­mi­no Pan­dol­fi, non sareb­be sta­ta uti­le?

            NO, signor Pre­si­den­te D’Angeli e signo­ri Sin­da­ci del Tura­no, se que­sto è il vostro modo di fare e ragio­na­re noi  “NON CI STIAMO”!!! Non ci stia­mo e vi fac­cia­mo pre­sen­te che tut­ti noi d’ora in poi sare­mo anco­ra più atti­vi, più atten­ti e più vigi­li nel difen­de­re la demo­cra­zia e gli inte­res­si dei cit­ta­di­ni. Sare­mo sem­pre con­tro i pic­co­li pro­ta­go­ni­smi, il pres­sa­po­chi­smo, il nul­li­smo, i dan­ni che com­por­ta­men­ti del gene­re por­ta­no al ter­ri­to­rio e alle isti­tu­zio­ni.

            “NON CI STIAMO” nean­che a far­ci rim­pro­ve­ra­re dal prof.  D’Angeli sui tem­pi di reda­zio­ne del nostro “Mani­fe­sto per la Val­le del Tura­no” in cui tut­ti noi ci rico­no­scia­mo.  E que­sto sem­pli­ce­men­te per­ché allo­ra non ce n’era biso­gno. Allo­ra, infat­ti, nono­stan­te un’ingombrante e per­ma­nen­te pre­sen­za, c’erano la poli­ti­ca, la vita­li­tà, la demo­cra­zia, la par­te­ci­pa­zio­ne, il con­fron­to pro­gram­ma­ti­co e c’era anche una Pro­vin­cia vera che agi­va­no effi­ca­ce­men­te e ai vari livel­li per risol­ve­re le nume­ro­se pro­ble­ma­ti­che pur sem­pre pre­sen­ti.  

            Quel­lo che è sta­to scrit­to ed evi­den­zia­to lo scor­so sei ago­sto dai quat­tro sot­to­scrit­to­ri del “Mani­fe­sto” non era affat­to ade­ren­te alla real­tà di que­gli anni ma, inve­ce, era ed è, pur­trop­po, asso­lu­ta­men­te attua­le oggi per una zona dove ora c’è solo il nul­la, un immo­bi­li­smo pro­gram­ma­ti­co e poli­ti­co, il tur­pi­lo­quio impe­ran­te, tan­ta pre­sun­zio­ne, una man­can­za di pun­ti di rife­ri­men­to vali­di che dovreb­be­ro far pre­oc­cu­pa­re seria­me­ne qua­lun­que per­so­na di buon sen­so.

            Oggi sia­mo così in una situa­zio­ne asso­lu­ta­men­te da cam­bia­re, che pur­trop­po nuo­ce a tut­ti e che ha già fat­to per­de­re bat­ta­glie e occa­sio­ni impor­tan­ti per la Val­le e per i cit­ta­di­ni, sul­le qua­li ci riser­via­mo di tor­na­re in segui­to.  

            Coglia­mo infi­ne l’occasione per ripor­ta­re in alle­ga­to alla pre­sen­te il signi­fi­ca­ti­vo com­men­to fat­to sul nostro con­ve­gno di Col­le­gio­ve dal Pre­si­den­te Taja­ni.

             Con i miglio­ri salu­ti a tut­ti i let­to­ri di que­sta let­te­ra aper­ta uni­ti agli augu­ri di Buon Nata­le e Buon anno.

Asso­cia­zio­ne e Grup­po con­si­lia­re                                                                                                               “Inte­sa­Val­Tu­ra­no”

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