Alla Casa della Memoria le installazioni di Fabrizio Dusi ‘DON’T KILL 1938’

Alla Casa della Memoria le installazioni di Fabrizio Dusi ‘DON’T KILL 1938’

26/11/2018 0 Di Redazione

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La mostra, ad ingres­so libe­ro, evo­ca il dram­ma­ti­co tema del­le leg­gi raz­zia­li, ema­na­te dal regi­me fasci­sta nel 1938

29 novem­bre 2018 – 1 feb­bra­io 2019

DON’T KILL 1938 è un’opera di Fabri­zio Dusi sul tema del­le leg­gi raz­zia­li del 1938, idea­ta appo­si­ta­men­te per lo spa­zio del­la Casa del­la Memo­ria e del­la Sto­ria di Roma, ma è anche il pro­se­gui­men­to di un’al­tra instal­la­zio­ne, rea­liz­za­ta per la Casa del­la Memo­ria di Mila­no più di un anno fa, ora in espo­si­zio­ne per­ma­nen­te.

In entram­bi i casi la scrit­ta DON’T KILL è posta sul­le vetra­te degli edi­fi­ci, visi­bi­le all’esterno in un dia­lo­go costan­te con il quar­tie­re: un filo ros­so per uni­re ideal­men­te que­sti due spa­zi, entram­bi dedi­ca­ti alla memo­ria e alla sto­ria del Nove­cen­to, e le due cit­tà.

Per Roma l’artista, Fabri­zio Dusi, ha svi­lup­pa­to il tema del­le leg­gi raz­zia­li emes­se dal gover­no Mus­so­li­ni nel 1938, evo­can­do­lo già a par­ti­re da un gran­de araz­zo che ripro­du­ce la pri­ma pagi­na di un gior­na­le dell’epoca.

“Il nostro pas­sa­to deve esse­re da moni­to per il nostro pre­sen­te e non ci deve mai lascia­re indif­fe­ren­ti”, affer­ma l’artista, ope­ran­do per tene­re in vita la memo­ria di esi­sten­ze can­cel­la­te, con­cen­tran­do­si su poche e lapi­da­rie paro­le che evo­ca­no però un gran­de affre­sco del­la con­di­zio­ne uma­na.

Gra­zie al suo tito­lo cubi­ta­le, l’arazzo ci ricor­da cosa è suc­ces­so 80 anni fa in Ita­lia e, nel con­tem­po, sot­to­li­nea la divi­sio­ne tra il pri­ma e il dopo. L’opera pro­se­gue infat­ti con una serie di scrit­te in cera­mi­ca e neon che pas­sa­no da posi­ti­ve e colo­ra­te, sim­bo­li di una vita quo­ti­dia­na nor­ma­le, a nega­ti­ve e tut­te di colo­re gial­lo, sim­bo­li inve­ce del­la discri­mi­na­zio­ne con­tro la popo­la­zio­ne di reli­gio­ne ebrai­ca e del suo tra­gi­co epi­lo­go avve­nu­to con la Shoah. 

La tra­spo­si­zio­ne del­le leg­gi raz­zia­li fasci­ste del 1938 in una lan­ci­nan­te imma­gi­ne monu­men­ta­le espri­me un moni­to, sospe­so a mez­z’a­ria, che affer­ma ed esclu­de allo stes­so tem­po dirit­ti quo­ti­dia­ni, offe­si dal­la discri­mi­na­zio­ne, scuo­ten­do le coscien­ze gra­zie al valo­re asso­lu­to del­l’ar­te come riscat­to di ogni per­di­ta.

Fabri­zio Dusi è nato a Son­drio nel 1974. Abi­ta e lavo­ra a Mila­no.

Col­la­bo­ra con la Gal­le­ria Flo­ra Bigai di Pie­tra­san­ta e Gal­le­ria Mele­si di Lec­co.

I suoi lavo­ri sono pre­sen­ti in alcu­ne col­le­zio­ni d’arte tra cui il MIC di Faen­za, Fon­da­zio­ne Goli­nel­li di Bolo­gna, Stu­dio Negri Cle­men­ti di Mila­no, Jor­ge Perez di Mia­mi USA, Boc­co­ni Art Gal­le­ry (pres­so SDA), Museo dei Lumi del­la comu­ni­tà ebrai­ca di Casa­le Mon­fer­ra­to, Dom­pè Far­ma­ceu­ti­ca, YAD VASHEM di Geru­sa­lem­me, Museo Gia­net­ti di Saron­no (VA).

Alla Casa del­la Memo­ria di Mila­no c’è un’installazione per­ma­nen­te dal tito­lo DON’T KILL

La mostra, a cura di Chia­ra Gat­ti, è pro­mos­sa da Roma Capi­ta­le — Asses­so­ra­to alla Cre­sci­ta cul­tu­ra­le - Dipar­ti­men­to Atti­vi­tà Cul­tu­ra­li in col­la­bo­ra­zio­ne con Zète­ma Pro­get­to Cul­tu­ra.

La mostra sarà inau­gu­ra­ta il 29 novem­bre 2018 alle ore 18.

Insie­me all’artista, Fabri­zio Dusi, inter­ver­rà Aldo Pavia, Pre­si­den­te ANED.

CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA

Via Fran­ce­sco di Sales, 5 – 00165 Roma

Lun-ven ore 9.30/20 Ingres­so libe­ro

060608 – 06.6876543

Chiu­sa il 25–26 dicem­bre 2018, 1 gen­na­io 2019

www.comune.roma.it

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