ILVA: DUE CONTI E QUALCHE SCELTA.

ILVA: DUE CONTI E QUALCHE SCELTA.

14/09/2018 0 Di Maurizio Aversa

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Nota di Mau­ri­zio Aver­sa, del­la segre­te­ria regio­na­le Lazio del PCI

Ora, ad esi­to acqui­si­to, il refe­ren­dum tra i lavo­ra­to­ri del­l’IL­VA ha dimo­stra­to che la qua­li­tà pro­dut­ti­va del nostro Pae­se è cul­tu­ra e par­te eco­no­mi­ca impor­tan­te del­l’in­te­ra socie­tà.
Ora ad esi­to acqui­si­to, c’è da sot­to­li­nea­re che, pur con le dovu­te dif­fe­ren­ze, l’u­ni­tà sostan­zia­le dei lavo­ra­to­ri e dei sin­da­ca­ti ha pro­dot­to una di quel­le cose che han­no sapo­re anti­co ma rin­no­va­to e moder­nis­si­mo: la lot­ta paga. E, soprat­tut­to, dura­re un minu­to in più dei padro­ni paga enor­me­men­te.
Ora ad esi­to acqui­si­to, si dice, giu­sta­men­te, che non si è gio­ca­ta solo una par­ti­ta in “dife­sa” — che comun­que sareb­be sta­ta cosa dovu­ta e nobi­le — ma addi­rit­tu­ra per il futu­ro, viste le som­me strap­pa­te (pare 4 miliar­di) per inter­ven­ti di riqua­li­fi­ca­zio­ne pro­dut­ti­va ed ambien­ta­le. Quin­di per chi lavo­ra nel sito e per chi “subi­sce” il sito pro­dut­ti­vo.
Tut­ta­via, soprat­tut­to in chia­ve poli­ti­ca e di serie­tà non van­no nasco­ste alcu­ne que­stio­ni:
1. gli elet­to­ri e i cit­ta­di­ni che sono gran­de­men­te incaz­za­ti con­tro il M5S, per­chè in chia­ve stru­men­ta­le han­no chie­sto fin da subi­to la chiu­su­ra di ILVA ed oggi sono qui a pie­ti­re rico­no­sci­men­ti, han­no pie­na­men­te ragio­ne. E, fran­ca­men­te, non sap­pia­mo con che fac­cia gli elet­ti loca­li gire­ran­no anco­ra per la cit­tà o si rap­por­te­ran­no con gli altri elet­ti gril­li­ni nazio­na­li al Par­la­men­to.
2. gli ope­ra­to­ri, ovve­ro gli inve­sti­to­ri even­tua­li, ben si com­pren­de come non daran­no alcu­na fidu­cia o timo­re cir­ca le alza­te di scu­do dei vari espo­nen­ti del gover­no, se pon­go­no per un minu­to l’at­ten­zio­ne alle minac­ce “strac­cia­mo la pro­ce­du­ra di acqui­sto etc.” che per gior­ni è sta­to il tam tam dima­ia­no.
3. la più impor­tan­te di tut­te: la que­stio­ne del­l’as­set pro­dut­ti­vo degli Acciai, la que­stio­ne del con­trol­lo di que­sta pro­du­zio­ne. Dopo i gior­ni del­le pole­mi­che inu­ti­li a segui­to del­la tra­ge­dia di Geno­va, in cui i vari espo­nen­ti gover­na­ti­vi (ma anche non gover­na­ti­vi) han­no fat­to a gara per gri­da­re alla “nazio­na­liz­za­zio­ne” del­l’au­to­stra­da; fino a tro­va­re la genia­le, e mol­to ita­li­ca, solu­zio­ne del nazio­na­liz­za­re “caso per caso”, qui, all’IL­VA assi­stia­mo ad un assor­dan­te silen­zio su que­sto tema spe­ci­fi­co.
Con­clu­sio­ne:
sia chia­ro che toglie­re la pos­si­bi­li­tà di sce­glie­re al Pae­se in qua­le eccel­len­za poter­si misu­ra­re inter­na­zio­nal­men­te, ovve­ro, in qua­le eccel­len­za pro­dut­ti­va (maga­ri anche al plu­ra­le, più d’u­na) poter ripor­re il per­no per lo svi­lup­po del Pae­se stes­so in ter­mi­ni di ammo­der­na­men­to, di sicu­rez­za, di rin­no­va­men­to e poten­zia­men­to infra­strut­tu­ra­le, signi­fi­ca subi­re una maz­za­ta rispet­to alla pro­pria auto­no­mia ed indi­pen­den­za. Al pari del­le ser­vi­tù mili­ta­ri, al pari del­l’im­pic­car­si al 3% del fiscal com­pact euro­peo. La via d’u­sci­ta è una: nazio­na­liz­za­re, fare svol­ge­re un ruo­lo rego­la­to­re allo Sta­to, fuo­riu­sci­re dal­la logi­ca UE.
I due cam­pio­ni paro­lai — Di Maio e Sal­vi­ni _ che se li inter­ro­ga­te su que­sto tema sono più rivo­lu­zio­na­ri di qua­lun­que bar­ri­ca­de­ro infer­vo­ra­to; in real­tà cosa fan­no? Ras­si­cu­ra­no — dopo accor­di segre­ti da non comu­ni­ca­re al mon­do — le mul­ti­na­zio­na­li, ras­si­cu­ra­no la UE, ras­si­cu­ra­no la NATO, ras­si­cu­ra­no: insom­ma al con­tra­rio di Ren­zi e Let­ta e Mon­ti, fan­no come loro ma con altre paro­le. Con un lin­guag­gio imme­dia­ta­men­te com­pren­si­bi­le si può dire al ser­vi­zio dei padro­ni.
Infat­ti Mit­tel Arce­lor che avreb­be fat­to con Ren­zi? Avreb­be otte­nu­to (maga­ri pure con qual­che licen­zia­to in più) la fab­bri­ca Acciai toglien­do­la all’in­ter­ven­to sta­ta­le ita­lia­no. E cosa stan­no facen­do Lega e M5S? Esat­ta­men­te la stes­sa cosa!!!
Riflet­tia­mo, ana­liz­zia­mo, lot­tia­mo e fac­cia­mo avan­za­re pro­po­ste per più Sta­to e meno Mer­ca­to!

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