Dichiarazione di Serena Santurelli: A latere della sequela interminabile di avvenimenti, che stanno gettando ulteriore…
MARINO. PALAGHIACCIO, IL PCI SFIDA IL COMUNE: BASTA CON LE AMBIGUITA’ NOI PARLIAMO CHIARO, M5S FACCIA LO STESSO!
27/07/2018Questo articolo è stato letto 2572 volte!
La Sezione del PCI di Marino ha deciso di tornare, in breve tempo, sulla questione Palaghiaccio. Intanto perché abbiamo rilevato che ormai sono migliaia i cittadini che hanno letto le nostre note; ma, soprattutto perché non se ne può più della ambiguità della Amministrazione comunale di Marino che tace, o dice e non dice.
Noi comunisti abbiamo deciso, in attesa di un più vasto movimento che si attivi, di mettere di nuovo all’ordine del giorno il tema Palaghiaccio, le torsioni che si vorrebbero operare a favore di finanziarie e capitali della grande distribuzione, in spregio alle necessità dei cittadini..
Per questo nella serata di venerdì 27, gli attivisti del PCI hanno affisso striscioni presso le entrate del Palaghiaccio con chiare parole d’ordine. Esse rappresentano proprio la nostra proposta programmatica: Meno privato, Più pubblico. No al Centro Commerciale. Strutture per sport e cultura.
Ecco, ora, il Sindaco, La sua Giunta, il M5S, se non sono codardi, e se finalmente vogliono assumersi la responsabilità di una chiara presa di posizione, possono (debbono in verità) farlo ora. Condividono il nostro indirizzo? Li applaudiremo. Cincischieranno per consentire il Centro Commerciale? Saremo il loro peggior nemico!
Ai cittadini, e alle associazioni e forze politiche e sociali chiediamo vicinanza e di rendersi disponibili per un movimento unitario di lotta e di proposta. Oggi stiamo solo accendendo l’interruttore, sappiamo bene che è con il sostegno e la forza di tutti che potremo scongiurare una ennesima iattura fatta in nome del profitto!
presente anche sul Blog del PCI locale, https://pcimarino.blogspot.com/).
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.