Punto a Capo Online cambia veste editoriale: da newspaper a magazine

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14/11/2017 0 Di Francesca Marrucci

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Fran­ce­sca Mar­ruc­ci
Diret­to­re Edi­to­ria­le

Cam­bia­no i tem­pi, velo­ce­men­te. Pun­to a Capo Onli­ne è nato come la diret­ta ema­na­zio­ne di 30 anni di gior­na­li­smo loca­le, nato in car­ta­ceo, gra­tui­to, con distri­bu­zio­ne por­ta a por­ta. Quel gior­na­li­smo del cit­ta­di­no nato dal­la glo­rio­sa tra­di­zio­ne ame­ri­ca­na da cui sono sca­tu­ri­ti mol­ti Pre­mi Puli­tzer. Più mode­sta­men­te, ma con la stes­sa pas­sio­ne e con la stes­sa dedi­zio­ne, tre gene­ra­zio­ni di gior­na­li­sti si sono for­ma­ti sui gior­na­li di Cor­ra­do Lam­pe, pri­ma e poi su quel­li di Pun­to a Capo Onlus, che han­no ere­di­ta­to la sua mis­sio­ne: dare voce a chi pri­ma non l’a­ve­va. Per tut­ti que­sti anni le nostre testa­te han­no fat­to egre­gia­men­te il loro lavo­ro, negli ulti­mi anni per­si­no sen­za il nostro aiu­to, con­ser­van­do nume­ri da record per­si­no quan­do non era visi­bi­le l’Ho­me Page per pro­ble­mi tec­ni­ci o quan­do i volon­ta­ri che da sem­pre si pre­oc­cu­pa­no di dedi­ca­re par­te del loro tem­po ai nostri gior­na­li, ave­va­no altre prio­ri­tà, per­ché si deve pur man­gia­re.

Per un po’ abbia­mo viag­gia­to di pari pas­so ai social, ser­ven­do­ce­ne come cas­sa di riso­nan­za, ma è indub­bio che nel­l’ul­ti­mo anno e mez­zo mol­te cose sia­no cam­bia­te, mol­to velo­ce­men­te. Il citi­zen jour­na­li­sm del quo­ti­dia­no non sta più nel­le testa­te onli­ne loca­li, ma nei post degli uten­ti su Face­book e Twit­ter. L’im­me­dia­tez­za di una denun­cia tra­mi­te foto e post espli­ca­ti­vo non è rag­giun­gi­bi­le da una testa­ta gior­na­li­sti­ca. Ci sia­mo tro­va­ti a fare una rifles­sio­ne rea­li­sti­ca: con­ti­nua­re ad inse­gui­re copian­do post altrui in una gara sen­za pos­si­bi­li­tà di spun­tar­la e diven­tan­do, dicia­mo­lo fran­ca­men­te, ridi­co­li, per­ché un arti­co­lo gior­na­li­sti­co non può esse­re ‘tizio, pic­ca­to, ha scrit­to que­sto con­tro caio’; oppu­re crea­re un gior­na­le diver­so, di appro­fon­di­men­to, con tem­pi più con­so­ni a quan­ti, volon­ta­ri, ci lavo­ra­no.

Fede­ri­co Ghe­ra
Diret­to­re Respon­sa­bi­le

La rispo­sta è venu­ta da sé quan­do, esa­mi­nan­do le sta­ti­sti­che del sito dei mesi esti­vi è appar­so ben chia­ro che più del­le noti­zie di cro­na­ca e poli­ti­ca, ave­va­no tenu­to ban­co le noti­zie del­le rubri­che: Medi­ci­na, Scien­za, Cul­tu­ra, Turi­smo, Ambien­te, Ani­ma­li, Tea­tro, Cine­ma, Asso­cia­zio­ni­smo, ecc. In bre­ve, gli arti­co­li la cui vita non dura mez­za gior­na­ta, come è ormai tipi­co del­la cro­na­ca di tut­ti i tipi. È pale­se anche dai gran­di cam­bia­men­ti che stan­no carat­te­riz­zan­do i gran­di quo­ti­dia­ni ame­ri­ca­ni e ora anche tre del­le più impor­tan­ti testa­te ita­lia­ne che la noti­zia imme­dia­ta si è spo­sta­ta sui social.

Il Face­book Jour­na­li­sm Pro­ject ne è una pro­va lam­pan­te. Il gior­na­li­smo del quo­ti­dia­no deve pie­gar­si ai social per soprav­vi­ve­re. Oppu­re sce­glie di esse­re qual­co­sa di diver­so, di rispon­de­re ad un’e­si­gen­za sem­pre più gran­de tra gli uten­ti: quel­la degli appro­fon­di­men­ti mira­ti. Così si pas­sa da quo­ti­dia­no a rivi­sta o per usa­re una ter­mi­no­lo­gia più inter­na­zio­na­le da new­spa­per a maga­zi­ne. Que­sta è la stra­da che inten­dia­mo intra­pren­de­re da gen­na­io 2018. Una nuo­va avven­tu­ra, un nuo­vo modo di trat­ta­re gli argo­men­ti, un pro­get­to soli­do soprat­tut­to con­tro le fake news che ormai ci cir­con­da­no. In que­sto modo, oltre al loca­le, potre­mo dare spa­zio a noti­zie a carat­te­re nazio­na­le ed inter­na­zio­na­le e rimar­rà la rubri­ca in lin­gua ori­gi­na­le WORLD, con­so­li­dan­do la col­la­bo­ra­zio­ne con le Agen­zie di Stam­pa Stra­nie­re.

Gli argo­men­ti li potran­no sce­glie­re i nostri let­to­ri rispon­den­do ad un son­dag­gio che reste­rà onli­ne fino a Nata­le (qui subi­to sot­to l’ar­ti­co­lo). Anco­ra una vol­ta sia­mo aper­ti a tut­te le col­la­bo­ra­zio­ni, sicu­ri anco­ra di più, che in mol­ti, con que­sta nuo­va for­mu­la, potran­no col­la­bo­ra­re met­ten­do a dispo­si­zio­ne le pro­prie cono­scen­ze e com­pe­ten­ze. All’uo­po potran­no esse­re aper­te sezio­ni dedi­ca­te a Pro­get­ti spe­ci­fi­ci con gestio­ne ter­za. Insom­ma, la paro­la d’or­di­ne rima­ne ‘par­te­ci­pa­zio­ne’ e il prin­ci­pio sarà sem­pre di dare la voce a tut­ti voi, attra­ver­so un per­cor­so vir­tuo­so che tor­ni al signi­fi­ca­to ori­gi­na­rio del­la paro­la gior­na­li­smo, diver­sa dal­l’in­se­gui­men­to ai post sui social o dal­la cac­cia al pet­te­go­lez­zo o alla noti­zia più sen­sa­zio­na­le, sen­za curar­si se que­sta sia vera o no.

Ci augu­ria­mo che que­sto nuo­vo cor­so incon­tri il vostro favo­re e restia­mo dispo­ni­bi­li a sug­ge­ri­men­ti e idee, come sem­pre.

Fran­ce­sca Mar­ruc­ci
Diret­to­re Edi­to­ria­le

Fede­ri­co Ghe­ra
Diret­to­re Respon­sa­bi­le

È pos­si­bi­le espri­me­re fino a 5 pre­fe­ren­ze.

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