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Marino. Il circolo Italia Cuba presente in massa alla serata per il Che Guevara a Roma.
10/10/2017Questo articolo è stato letto 3784 volte!
MARINO/PARCO DELLA MUSICA ROMA. Il Circolo Italia-Cuba “Gino Donè” ha partecipato all’appuntamento “Che, l’uomo”. Spettacolo e omaggio alla Rivoluzione cubana e ad Ernesto Guevara.
L’appuntamento è stato prestigioso. Nell’ambizione della proposta e, soprattutto, nella riuscita. Di particolare c’è stata la capacità di realizzare un mix di spettacolo puro di arte visiva, di musica, di interpretazione partecipata di letture amorevoli e drammatiche da un lato; e, dall’altro, un approfondimento, una sottolineatura di aspetti storici, filosofici, politici e morali che hanno investito le questioni internazionali, il velenoso imperialismo americano, la solidarietà internazionale di stati e movimenti e partiti comunisti che hanno intrecciato la vita di Ernesto Guevara. Tutto ciò,- domenica 8 ottobre al Parco della Musica, sala Gianni Borgna, in Roma -, è stato rappresentato in modo partecipato, commosso, pensieroso, mai banale, né mai scontato.
Pur in presenza di autorevolissimi patrocini: sette ambasciate, di Cuba, del Venezuela, della Bolivia, di Palestina, dell’Angola, di El Salvador e del Nicaragua. E poi il Comune di Roma e la Regione Lazio. Insomma una ufficialità somma, degna del ricordo dei cinquanta anni trascorsi dall’assassinio di Ernesto Guevara ad opera del locale esercito bolivariano dell’epoca co-gestito con la CIA statunitense.
Questo appuntamento, col massimo picco avvertito nella lettura – da parte dell’attore Elio Germano – di significative lettere di Guevara alla famiglia, a Fidel Castro ecc; e negli aneddoti e giudizi lucidi del comandante Dreke, frizzante a dispetto degli anni, che è stato a fianco del Che sia a Cuba che in Africa. Questo appuntamento, questo evento di spessore affatto elitario, anzi di piena partecipazione popolare e con moltissimi giovani presenti – è dispiaciuto infatti, agli organizzatori che nonostante una attenta preparazione, la risonanza è stata tale da costringere a non far accedere molte decine di persone che erano accorse per la serata, in quanto la sala era già piena in tutti i posti a sedere e anche in quegli spazi utilizzati per stare in piedi – è stato vissuto anche da una folta rappresentanza del neocostituito circolo Italia-Cuba “Gino Donè” di Marino.
Soddisfattissimo il segretario che ha sottolineato come “il maggior compito che la nostra associazione può efficacemente svolgere ha proprio i contenuti e le caratteristiche di questa iniziativa. Infatti – spiega Mauro Avello – su Cuba, sulla storia e la realizzazione della Rivoluzione cubana, i media internazionali, quasi tutti, sono asserviti al disegno e modello capitalistico ed imperialistico; per cui sono sempre, costantemente, impegnati a spacciare menzogne. Proprio come in questi giorni i vari soloni a sproposito che aprono bocca e cercano di gettare fango su un Paese, su un popolo, su una Rivoluzione, su uno stato socialista, sugli uomini che si sono messi a servizio di tutto ciò. Sugli ideali ispiratori di libertà e del comunismo. Ecco tutti costoro, possono trovare un giusto contraddittorio, un riequilibrio della verità, qui da noi, anche facendo svolgere alla nostra associazione il ruolo di portatori di notizie dirette, di racconti veritieri, di esperienze documentate.”. “Questo – conclude il segretario – il piccolo compito che a Marino, che nei Castelli romani ci accingiamo a fare con analoghe iniziative. Non siamo di quelli che dicono che a Cuba c’è il Paradiso. Ma con i problemi dovuti alla lotta tra Davide (Cuba) e Golia (USA), le realizzazioni della vita quotidiana del popolo cubano per il lavoro, per la scuola, per la sanità non ha pari nel confronto di qualunque stato occidentale, a cominciare dal nostro. Per questo abbiamo assunto col taglio politico e culturale questo impegno che mette insieme il nostro agire locale e l’internazionalismo che cerchiamo di rappresentare”.
Il corteo di auto che aveva portato dalla città del vino la folta rappresentanza marinese alla serata per il Che e per Cuba, in serata ha fatto ritorno con tanta soddisfazione di tutti, di testa e di cuore.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.