di Francesca Marrucci Sono appena state protocollate, questa mattina, le dimissioni dei consiglieri di maggioranza…
MARINO. SINDACO E GIUNTA RUBANO IL PRESENTE E IL FUTURO. ENDERLE: COME LE SABBIE MOBILI DELLA DC.
13/06/2017Questo articolo è stato letto 3912 volte!
“C’è stata una fase storica, nel nostro Paese, in cui governando la DC, vari accadimenti amministrativi, di governo e politici di volta in volta apparivano come messi in mostra perché importanti, ma, ad approfondirli si toccavano interessi, si dava fastidio, ecc. ed allora semplicemente venivano “insabbiati”. Le fasi più eclatanti furono quelli della giustizia. Ma, analogamente accadde anche negli altri ambiti. La riforma agraria? Si ottenne solo a seguito di spinte delle lotte contadine; lo Statuto dei Lavoratori? Solo dopo il pagamento di cruenti scioperi costati anche la vita a numerosi operai. La Riforma sanitaria? Solo dopo due elezioni politiche vinte e numerosi scioperi. La creazione delle Regioni (che è attuazione della Costituzione)? Solo nel 1970 dopo le ondate di scioperi nel Paese.Ora, sappiamo bene che in questa fase storica, invece, i lavoratori, le forze che li hanno a riferimento la Sinistra (non di etichetta, ma di sostanza) hanno subito una serie di sconfitte politiche e sociali. Così come sappiamo che – solo a vedere quanto accade nel resto del mondo e d’Europa – non ci sono personaggi magici che ribaltano situazioni, ma, mano a mano che il popolo, lavoratori in testa, acquisisce nuova coscienza della propria capacità di proporre, l’idea socialista, l’idea che incarna i Partiti comunisti nel mondo, così come il PCI, riceve sostegno e consensi. Ripetiamolo per chiarezza: non c’è nessun mago/dirigente speciale; c’è la capacità plurale e collettiva di acquisire coscienza della propria forza.
Nel nostro piccolo, a Marino, tutto questo lo abbiamo acquisito. Nel nostro piccolo, a Marino, ci sforziamo da anni di essere unitari a sinistra, disposti (non per forma ma per sostanza) a dialogare con tutti. Ma, per venire all’ultimo anno, non appena intentiamo un confronto, un dialogo, una proposta, nei confronti della Amministrazione M5S, meno che mai, nella ricerca di confronto pubblico con eletti ed esponenti del M5S, ciò si trasforma in una sabbia mobile! Si, noi denunciamo – in verità reiteriamo la denuncia già fatta – che il Sindaco, la Giunta, la maggioranza, il partito/movimento M5S è dedito solo ad insabbiare.
Naturalmente non teme noi comunisti per i voti da esprimere in consiglio comunale, sanno bene che non abbiamo ancora eletti. Ma temono le idee socialiste, quelle di cui sono portatori i comunisti. Temono, in chiave amministrativa, che noi li si inchiodi al Bilancio Sociale Partecipato (di cui si sono riempiti la bocca in campagna elettorale, ed ora con la notizia fasulla degli 8 milioni risparmiati, non riescono neppure a dire se verrà attivato il ciclo di partecipazione o se faranno la solita camarilla democristiana del “dividi et impera”. Cioè riuniscono un CdQ da una parte, una categoria da un’altra, ad ognuno si dice si e poi non facendo nulla diranno che è colpa di quelli di prima). Oppure temono che dopo che gli abbiamo scoperto il gioco delle tre carte sul reddito minimo garantito, ora debbano dire la verità; cioè che loro non sono in grado nei singoli comuni a dar vita a questa altra grancassa suonata in campagna elettorale!
Leggiamo di altri che giustamente criticano questa Amministrazione che ruba il presente e ruba il futuro, ma preferiremmo che in modo unitario le opposizioni civiche, democratiche, di sinistra e antifasciste, mostrassero insieme proteste e proposte. Intanto, a sinistra ci attiveremo con decisione.”
Così si è espresso in una nota il segretario del PCI di Marino Stefano Enderle, dopo l’ultima riunione del Comitato Direttivo della sezione.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.