Confessioni di uno scrittore. Alessandro Portelli a Cori con Calendario Civile

Confessioni di uno scrittore. Alessandro Portelli a Cori con Calendario Civile

01/03/2017 0 Di Marco Castaldi

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Dome­ni­ca 5 Mar­zo, alle ore 17:00, pres­so la Biblio­te­ca civi­ca ‘Elio Filip­po Accroc­ca’, uno dei padri fon­da­to­ri del­la sto­ria ora­le illu­stre­rà la pro­po­sta di dar vita ad un Calen­da­rio Civi­le scan­di­to da 22 date cele­bra­ti­ve di pas­sag­gi cru­cia­li del­la nostra sto­ria demo­cra­ti­ca e del­la nostra tra­di­zio­ne repub­bli­ca­na.

Dome­ni­ca 5 Mar­zo, alle ore 17:00, pres­so la Biblio­te­ca civi­ca di Cori ‘Elio Filip­po Accroc­ca’, tor­na­no le ‘Con­fes­sio­ni di uno Scrit­to­re’, la ras­se­gna let­te­ra­ria orga­niz­za­ta dall’Associazione cul­tu­ra­le ‘Arca­dia’, dal­la Libre­ria Voland di Cister­na di Lati­na e dal Comu­ne di Cori per offri­re la pos­si­bi­li­tà di ascol­ta­re dal­la voce degli auto­ri le sto­rie e i per­cor­si che si nascon­do­no die­tro ogni loro ope­ra.

Ospi­te del secon­do appun­ta­men­to del 2017, il prof. Ales­san­dro Por­tel­li, tra i fon­da­to­ri del­la sto­ria ora­le, idea­to­re e coor­di­na­to­re del ‘Calen­da­rio Civi­le’, scrit­to a più mani, con la col­la­bo­ra­zio­ne di Don­zel­li edi­to­re e il Cir­co­lo Gian­ni Bosio.

L’originale pro­get­to lan­cia e arti­co­la la pro­po­sta di un Calen­da­rio civi­le, paral­le­lo a quel­lo reli­gio­so, scan­di­to da 22 date cele­bra­ti­ve di pas­sag­gi cru­cia­li del­la sto­ria demo­cra­ti­ca e repub­bli­ca­na del nostro Pae­se. Fin dai pri­mi anni del secon­do dopo­guer­ra, la que­stio­ne di un ciclo dell’anno lai­co, si è posta come fon­da­men­to di una comu­ni­tà civi­le. È in que­sto spi­ri­to che si sono comin­cia­ti a cele­bra­re avve­ni­men­ti del nostro Risor­gi­men­to come la Brec­cia di Por­ta Pia o la pro­cla­ma­zio­ne del­la Repub­bli­ca Roma­na, e si è ripre­so a festeg­gia­re ricor­ren­ze come l’8 Mar­zo.

Non è sta­to un pro­ces­so sem­pli­ce: cer­te date, come il 2 Giu­gno, han­no avu­to un’origine isti­tu­zio­na­le; altre, come il Pri­mo Mag­gio, sono sta­te fati­co­sa­men­te ricon­qui­sta­te; altre anco­ra, come quel­le del­la stra­ge di piaz­za Fon­ta­na o del G8 di Geno­va, sono sor­te dal bas­so e fan­no par­te di una memo­ria tut­to­ra in for­ma­zio­ne. I 22 capi­to­li del libro non si limi­ta­no alla sola rico­stru­zio­ne di cia­scu­na data, la con­net­to­no a un con­te­sto sto­ri­co e geo­gra­fi­co più ampio.

Le pagi­ne dedi­ca­te al refe­ren­dum sul divor­zio rin­via­no anche a quel­lo sull’aborto e alla sto­ria del­la rifor­ma del dirit­to di fami­glia. L’occupazione del­le fab­bri­che o il Pri­mo Mag­gio si rac­cor­da­no alla sto­ria e alla memo­ria del movi­men­to ope­ra­io. L’8 Set­tem­bre non segna solo l’inizio di una nuo­va Ita­lia, ma anche l’avvento di un pro­ta­go­ni­smo civi­le del­le don­ne, di un ine­di­to mater­na­ge di mas­sa. Il 3 Otto­bre rian­no­da il tra­gi­co ricor­do del recen­te nau­fra­gio dei migran­ti di Lam­pe­du­sa agli infau­sti pre­ce­den­ti dell’invasione ita­lia­na dell’Etiopia.

A dare ulte­rio­re sostan­za sto­ri­ca a que­sto calen­da­rio, ogni data è accom­pa­gna­ta da una pre­zio­sa appen­di­ce di bre­vi docu­men­ti di sto­ria ora­le, di bra­ni auto­bio­gra­fi­ci, poe­ti­ci o musi­ca­li. L’obiettivo è la costru­zio­ne di un patri­mo­nio di tra­di­zio­ni con­di­vi­so: la sto­ria e il pas­sa­to aiu­ta­no così a com­pren­de­re, tra­smet­te­re e ricor­da­re, raf­for­zan­do il tes­su­to del­la comu­ni­tà nazio­na­le, scon­fig­gen­do i rischi dell’oblio, e costruen­do una cit­ta­di­nan­za capa­ce di non smar­rir­si nel­le sfi­de del nostro tem­po.

Mar­co Castal­di

Addet­to Stam­pa & OLMR

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