Marino, Di Giulio: Villa Desideri. Un nome, un destino. Forse.

Marino, Di Giulio: Villa Desideri. Un nome, un destino. Forse.

21/02/2017 1 Di Redazione

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Marino, Di Giulio: Villa Desideri. Un nome, un destino. Forse.

 
A Mari­no, all’in­ter­no di Vil­la Desi­de­ri vi è una strut­tu­ra meglio cono­sciu­ta come “lo sca­to­lo­ne”, dal­la vita tri­bo­la­ta e da poco ristrut­tu­ra­ta con fon­di  regio­na­li.
L’Amministrazione Comu­na­le però, ha le idee mol­to chia­re sul futu­ro del­la strut­tu­ra: una pro­ce­du­ra nego­zia­ta per la gestio­ne del­la sala Tea­tro.
Ma c’è un ban­do di gara? Cer­to! Per­ché vi stu­pi­te?
Ma quan­to costa? Nul­la, anzi, chi vin­ce, avrà anche poco più di mil­le euro al mese per la gestio­ne.
Un affa­re!
Chi vin­ce deve met­ter­ci, però:
- le luci
- l’amplificazione
- paga­re uten­ze
- paga­re assi­cu­ra­zio­ni,
- paga­re per le puli­zie
- paga­re il per­so­na­le tec­ni­co.
 
Si, vab­bè, dire­te voi, ma poi il rica­va­to da spet­ta­co­li, mostre, even­ti si som­ma al con­tri­bu­to comu­na­le e copre abbon­dan­te­men­te tut­te le spe­se.
Ecco qui la vera chic­ca: nel ban­do è scrit­to — in neret­to — che: “ E’ fat­to divie­to asso­lu­to di qual­sia­si introi­to deri­van­te dal sud­det­to ser­vi­zio in quan­to trat­ta­si di atti­vi­tà finan­zia­ta dall’Amministrazione Comu­na­le. ”
Que­sto ban­do – dichia­ra Eleo­no­ra Di Giu­lio, capo­grup­po del Cen­tro Sini­stra di Mari­no — è uno schiaf­fo in pie­no viso a tut­te le real­tà cul­tu­ra­li ed asso­cia­ti­ve di Mari­no, che pro­va­no da anni a ren­de­re que­sto ter­ri­to­rio meno spen­to. Il testo ovvia­men­te non è mai pas­sa­to in una com­mis­sio­ne Con­si­lia­re, e l’abbiamo let­to in que­sti gior­ni dal sito inter­net comu­na­le. E’ un copia incol­la dell’idea già fal­li­men­ta­re con l’Ostello e la gestio­ne degli spa­zi ver­di, quel­la di voler fare le noz­ze con i fichi sec­chi. Si chie­de in pra­ti­ca all’associazionismo non solo di sosti­tuir­si all’Ente, ma di gesti­re gli spa­zi rimet­ten­do­ci di tasca pro­pria.
Come han­no fat­to in fret­ta e furia a revo­ca­re il ban­do per la gestio­ne di altri loca­li, ren­den­do­si con­to che così cac­cia­va­no  un’associazione radi­ca­ta da anni, ades­so mi augu­ro che  il Sin­da­co revo­chi anche que­sti ban­di (l’ex Con­ven­to degli Ago­sti­nia­ni e il tea­tro comu­na­le ) e coin­vol­ga il Con­si­glio Comu­na­le e l’associazionismo per una gestio­ne par­te­ci­pa­ta e dal bas­so, così come ave­va pro­mes­so in cam­pa­gna elet­to­ra­le. E nes­su­no pro­vi a sca­ri­ca­re solo sui diri­gen­ti comu­na­li le respon­sa­bi­li­tà di que­ste nefan­dez­ze. I poli­ti­ci dan­no l’indirizzo ed effet­tua­no il con­trol­lo sul loro ope­ra­to, quin­di è del tut­to evi­den­te dove sono le respon­sa­bi­li­tà.  Io com­pren­do – con­clu­de la Di Giu­lio — che il con­fron­to demo­cra­ti­co non è il loro for­te, ormai comu­ni­ca­no solo con i video  ( sul deli­ca­to tema dei migran­ti ) ma pri­ma o poi dovran­no spie­ga­re a chi li ha vota­ti come stan­no rispet­tan­do gli impe­gni pre­si, e soprat­tut­to come inten­do­no rilan­cia­re l’occupazione in que­sto Comu­ne. La vicen­da anco­ra aper­ta del tra­spor­to sco­la­sti­co è la pro­va che urla­re è faci­le, mol­to più dif­fi­ci­le gover­na­re.                        
 

– 

Eleo­no­ra Di Giu­lio

Capo­grup­po Cen­tro sini­stra

 
Comu­ne di Mari­no ( RM )

mail: comitatodigiulio@gmail.com

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