Rinnovo del Consiglio provinciale di Latina: l’appello del PCI ai candidati delle liste civiche e sinistra

Rinnovo del Consiglio provinciale di Latina: l’appello del PCI ai candidati delle liste civiche e sinistra

20/12/2016 0 Di Marco Castaldi

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Dome­ni­ca 18 Dicem­bre sono sta­te pre­sen­ta­te le liste per il rin­no­vo del Con­si­glio pro­vin­cia­le di Lati­na in pro­gram­ma per l’8 Gen­na­io 2017. Si trat­ta di ele­zio­ni di secon­do livel­lo, in cui gli elet­to­ri sono i sin­da­ci e i con­si­glie­ri comu­na­li del­la nostra pro­vin­cia. La sovra­ni­tà popo­la­re, riba­di­ta con for­za dal refe­ren­dum del 4 Dicem­bre, è sta­ta accan­to­na­ta con que­sto tipo di ele­zio­ne.

Le fun­zio­ni del­le Pro­vin­ce (scuo­le, stra­de, ambien­te) dovran­no esse­re esple­ta­te con 3,4 MLD di Euro, con­tro gli 11 MLD del 2011. La scar­si­tà di risor­se influi­rà su: gestio­ne degli isti­tu­ti supe­rio­ri (manu­ten­zio­ne ordi­na­ria, straor­di­na­ria e riscal­da­men­to), sicu­rez­za del­le stra­de, tute­la dell’ambiente. Del get­ti­to dei tri­bu­ti spet­tan­ti alle pro­vin­ce, 5 MLD, lo Sta­to trat­tie­ne 2,0 MLD.

In nome del rispar­mio sui  “costi” del­la demo­cra­zia, vale a dire toglie­re ai cit­ta­di­ni il dirit­to di sce­glie­re i pro­pri rap­pre­sen­tan­ti in cam­bio di 100/150 ML di mino­ri spe­se per le ele­zio­ni pro­vin­cia­li, equi­va­len­ti a  2,00/2,50 Euro/anno per abi­tan­te, la poli­ti­ca gover­na­ti­va ridu­ce i costi per l’istruzione, per la sicu­rez­za sul­le stra­de e per la dife­sa dell’ambiente. Per il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no il rispar­mio sui “costi” del­la poli­ti­ca va otte­nu­to dimez­zan­do gli sti­pen­di dei par­la­men­ta­ri che risul­ta­no net­ta­men­te i pri­mi in Euro­pa.

Il Gover­no che si è dimes­so dopo il risul­ta­to del refe­ren­dum, si è distin­to per arro­gan­za e igno­ran­za dei pro­ble­mi rea­li del­le clas­si popo­la­ri, ed ha crea­to con­fu­sio­ne legi­sla­ti­va sul­le attua­li fun­zio­ni del­le pro­vin­ce rego­la­te dal­la L. 56/2014, Leg­ge Del­rio, com­po­sta di un solo arti­co­lo e 151 com­mi. Il com­ma 51 reci­ta: In atte­sa del­la rifor­ma del tito­lo V del­la par­te secon­da del­la Costi­tu­zio­ne e del­le rela­ti­ve nor­me di attua­zio­ne, le pro­vin­ce sono disci­pli­na­te dal­la pre­sen­te leg­ge. La boc­cia­tu­ra del­la rifor­ma costi­tu­zio­na­le lascia inten­de­re tem­pi lun­ghi, for­se decen­ni, per la rifor­ma dell’art. V, a meno che il pros­si­mo Gover­no non indi­ca le ele­zio­ni per l’istituzione del­la Assem­blea Costi­tuen­te.

Il PCI – Fede­ra­zio­ne di Lati­na — invi­ta i can­di­da­ti pon­ti­ni del­le liste civi­che e sini­stra a dare con­ti­nui­tà al refe­ren­dum costi­tu­zio­na­le riba­den­do il dirit­to dei cit­ta­di­ni di sce­glier­si i pro­pri rap­pre­sen­tan­ti, ricon­se­gnan­do alle pro­vin­ce le com­pe­ten­ze pre­ce­den­ti alla L. 56/2014 e la pie­na dispo­ni­bi­li­tà dei tri­bu­ti loro spet­tan­ti, 5 MLD, ed affer­man­do il prin­ci­pio che i rispar­mi van­no rea­liz­za­ti sen­za lede­re i dirit­ti costi­tu­zio­na­li.

Il PCI – Fede­ra­zio­ne di Lati­na — chie­de ai can­di­da­ti del­le liste civi­che e sini­stra di indi­ca­re, nei limi­ti del­le com­pe­ten­ze attua­li, gli obiet­ti­vi da con­se­gui­re nel­le poli­ti­che del lavo­ro, ela­bo­ran­do un pia­no indu­stria­le che rilan­ci la nostra pro­vin­cia, con­si­de­ra­ti i limi­ti del libe­ro mer­ca­to, nel­la sicu­rez­za degli edi­fi­ci sco­la­sti­ci, nel­la via­bi­li­tà e nell’ambiente.

 

 

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