di Francesca Marrucci Ci è arrivata ieri sera una segnalazione Redazione riguardante Marino e avallata…
Marino: la Multiservizi non ha rimosso le locandine, ecco com’è nata la vicenda
29/11/2016Questo articolo è stato letto 8852 volte!
di Francesca Marrucci
Dobbiamo dirlo: a tempi record oggi, e in collaborazione con il Direttore della Multiservizi, Aldo Crisanti, e dell’Assessore alle Attività Produttive, Ada Santamaita, abbiamo diciamo ‘quasi’ risolto la questione delle locandine rimosse.
Crisanti si è subito attivato e ci ha confermato che nessun impiegato, donna o uomo, è stato incaricato dalla Multiservizi di fare accertamenti e nessuno poteva quindi qualificarsi come tale. Abbiamo riferito le segnalazioni, chiedendo quindi di fare subito una comunicazione ufficiale in tal senso, che specificasse anche che le associazioni no-profit erano esentate dal pagamento delle tasse di affissione.
Subito la Multiservizi ha inviato la comunicazione (la trovate qui di seguito) e intanto sono continuate le ricerche per capire chi e in che modo avesse suscitato tanta ritrosia e addirittura paura di sanzioni a carico dei negozianti. Proprio ora mi è stato comunicato dall’Assessore Santamaita che si è subito attivata, che probabilmente ha avuto tutto inizio da un equivoco oppure da una spiegazione errata fatte da delle ragazze che prima avevano affisso in giro le locandine di un esercizio commerciale e in seguito, sono passate a ritirale, spiegando a chi più e a chi meno, evidentemente, che non potevano affiggerle perché non avevano il permesso della Multiservizi, in quanto non avevano pagato la tassa.
Ora, essendo a volte entrate con i clienti in negozio, avendo magari dato spiegazioni a persone diverse da quelle a cui avevano originariamente chiesto il permesso di affiggerle, un po’ forse qualcuno ha voluto capire diversamente, fatto sta che in poco tempo il risultato è stato che molti negozianti, così da non correre rischi e non fare torto a nessuno, non sapendo bene cosa stava succedendo e quale versione fosse attendibile, forse, hanno preferito dire di no a tutti, senza fare distinguo di sorta.
Siamo soddisfatti che ancora una volta la Multiservizi abbia recepito subito la nostra segnalazione, anche perché stavolta non era nemmeno di sua effettiva competenza, e ringraziamo anche il Direttore Crisanti che, nonostante la norma fosse già in vigore, ha ribadito l’esenzione per le no-profit così da informare e garantire gli stessi commercianti.
Crisanti ci faceva presente stamattina che, comunque, chi si qualifica come addetto comunale o, come in questo caso, della Multiservizi o di altra azienda partecipata, deve esibire un tesserino, e seppur vero, abbiamo fatto presente che spesso il semplice cittadino non è in grado effettivamente di distinguere un tesserino falso da uno finto ed infatti molte truffe si basano proprio su questa ignoranza. Anche perché, come ricorda lo stesso Direttore, spacciarsi per un pubblico ufficiale non avendone i titoli è questo sì un reato.
Ora però c’è ancora una questione e riguarda le associazioni: queste dovrebbero comunque affiggere le locandine solo se preventivamente timbrate e approvate dalla Multiservizi, anche se esenti e questo spesso diventa un problema dal punto di vista organizzativo, visto che spesso vengono stampate in casa o all’ultimo momento.
Su questo punto le Associazioni cercheranno con Direttore ed Assessore una soluzione più pratica se possibile e nel frattempo tirano un sospiro di sollievo, nella speranza che la comunicazione rassereni i commercianti e che non si creino più equivoci di questo genere che recano solo danno alle associazioni e che non sempre trovano un’amministrazione comunale e un Direttore della Multiservizi (che negli anni ci ha sempre supportato e sopportato, bisogna ricordarlo), che recepiscono le urgenze ingenerate dalla cattiva informazione e dal passaparola cittadino e cercano subito soluzioni.
La Redazione continua a ricevere e pubblicare le segnalazioni che giriamo all’Amministrazione, ma c’è bisogno anche di più attenzione e meno allarmismo. Se una norma era in vigore fino a ieri e non c’è contezza che sia cambiata, i cittadini, i commercianti e chiunque altro, chiedano informazioni prima di dare per scontato che quel fatto porterà loro problemi, perché, come in questo caso, la legge e la consuetidine, valgono più di una spiegazione, forse capita e riferita male.
Sia ben chiaro, non crediamo a tesi di complotti o situazioni create ad arte. Vista la testimonianza dei diretti interessati è più plausibile un fraintendimento, ma questo conferma che nella vita reale, così come sui social, dare per vera una supposizione e diffonderla può indurre ad azioni collettive che poi risultano deleterie ai danni di uno o più soggetti, in questo caso le associazioni no-profit, ma poteva anche capitare di peggio.
Siccome non era scontato che fosse così, nonostante la collaborazione che esiste da anni, ringraziamo il Direttore Crisanti per la disponibilità a ribadire qualcosa che doveva essere scontato e a ricordare la norma in modo semplice e comprensibile per tutti e anche l’interessamento dell’Assessore Santamaita che ha subito voluto far luce sulla situazione per evitare che si diffondessero altri allarmismi o false informazioni che non avrebbero aiutato nessuno, in specie le associazioni e gli stessi commercianti, con cui di fatto collabora lei stessa a tempo pieno.
LA COMUNICAZIONE DEL Dr. CRISANTI DELLA MULTISERVIZI
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Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.
Io sono un negoziante del Corso Trieste di arino. Mia moglie ha fatto appendere questi manifestini, ma io non voglio problemi e vito che stiamo anche in problemi economici ci manca pure la multa. A me è meglio lasciare stare e basta. I manifesti li andassero ad attaccare al Comune.
Ma Crisanti è ancora direttore della Multiservizi? Roba da pazzi!!