Marino, “industriamoci”: Gotto d’oro apre le porte ai ragazzi Grande successo al Salotto del Vino…
Gotto D’Oro: Luca Maroni premia il Marino Superiore Dop 2015. I complimenti di Cecchi
08/11/2016Questo articolo è stato letto 4851 volte!
Gotto D’Oro: Luca Maroni premia il Marino Superiore Dop 2015
L’eccellenza di Marino si chiama Gotto d’oro che conquista l’ambito premio di miglior vino quali-quantitativo del Lazio con il Marino Superiore Dop 2015. A ritirare il premio, assegnato dall’enologo Luca Maroni nel corso di una serata di premiazioni avvenuta ieri a Frascati presso le mura del Valadier, il presidente della cooperativa marinese Luigi Caporicci.
Un premio dunque al binomio qualità / quantità per la storica cantina di Marino conquistato con le 140mila bottiglie prodotte con il Marino Superiore Dop 2015. “Il vostro Merlot è meraviglioso” ha anche detto Luca Maroni rivolgendosi al presidente Caporicci, ricordando anche l’enologo Paolo Peira che si occupa dei vini Gotto d’oro, incoraggiandolo dunque a proseguire sul cammino quali quantitativo che ormai contraddistingue questa storica realtà vitivinicola orgoglio del made in Italy.
“I miei complimenti alla storica azienda vitivinicola marinese “Il Gotto d’Oro” e al suo presidente Luigi Caporicci, per il prestigioso riconoscimento ottenuto dai suoi vini “Doc” che l’enologo Luca Maroni ha giudicato “migliori” a livello qualitativo e quantitativo in contesto regionale, all’interno dell’evento “I Colori dell’Autunno”.
Un risultato importante che va a premiare l’impegno di un’azienda che, come molte nel nostro territorio, è sinonimo di qualità e serietà.
In un settore come quello del vino che, da sempre grande attrattore, è protagonista della nostra storia. Una tradizione ancora viva, della quale noi siamo parte, da sostenere e valorizzare con ogni risorsa e iniziativa.
Testimonianza ne sia la nostra Sagra dell’Uva, la più antica d’Europa che, alla vigilia della sua centesima edizione, risulta ancora apprezzatissima.
Per questo era impossibile pensare che Marino potesse recedere dall’Associazione Nazionale Città del Vino. Una decisione difficile da comprendere poiché, a mio avviso, non ragionata in funzione della vocazione vitivinicola del territorio e delle politiche di crescita e sviluppo turistico/produttivo in suo favore. Mi fa piacere che l’assessore Ada Santamaita sia tornata finalmente sui suoi passi nella decisione di recedere dall’associazione, organismo di rete e tutela della qualità dei prodotti e dei territori a forte vocazione vitivinicola che, nel 1987, all’atto della sua fondazione, vedeva presenti solo tre comuni del Lazio: Frascati, Marino e Zagarolo.
Mi auguro che la decisione dell’Amministrazione di cambiare rotta nella questione Città del Vino, appresa con sollievo da più fronti, sia fonte di profonda riflessione oltre che foriera di altre importanti azioni revocative di deliberazioni che, a mio parere, vanno a colpire settori nodali pregiudicando il futuro della nostra Città”.
Così in una nota Stefano Cecchi, leader della lista civica “Costruiamo il Decentramento”, consigliere comunale di opposizione e candidato sindaco per la Coalizione “L’Officina delle Idee”.
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