Marino, Divino Amore. Di Giulio: Colizza, adesso è uno di noi?

Marino, Divino Amore. Di Giulio: Colizza, adesso è uno di noi?

11/08/2016 1 Di Redazione

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Di Giulio

Eleo­no­ra Di Giu­lio

Marino, Divino Amore. Di Giulio: Colizza, adesso è uno di noi?

Il Comu­ne di Mari­no, tra­mi­te un comu­ni­ca­to stam­pa, annun­cia la road map scel­ta dal Sin­da­co Coliz­za per le que­stio­ne urba­ni­sti­che. “Non pos­so che esse­re d’accordo – dichia­ra Eleo­no­ra Di Giu­lio, capo­grup­po del Cen­tro sini­stra – aspet­to gli atti uffi­cia­li, ma quan­to scrit­to nel comu­ni­ca­to è in linea con quan­to noi ave­va­mo det­to e scrit­to in cam­pa­gna elet­to­ra­le. Bene, Coliz­za quin­di è uno di noi! Ha for­se sco­per­to che il disa­stro urba­ni­sti­co cau­sa­to dal­le scel­te sba­glia­te di die­ci anni di cen­tro destra non si can­cel­la a slo­gan e ciao­ni dal pal­co, per la gio­ia di qual­che lea­der nazio­na­le e dei tifo­si accla­man­ti.  O for­se lo sape­va ma non pote­va delu­de­re i suoi?

Inve­ce era chia­ro a chiun­que sapes­se di Ammi­ni­stra­zio­ne pub­bli­ca che atti sedi­men­ta­ti nel tem­po anda­va­no ana­liz­za­ti uno per uno, e su ognu­no di esso capi­re come inter­ve­ni­re. Vi sono situa­zio­ni com­ples­se e diver­si­fi­ca­te. Quin­di, men­tre a Palaz­zo Colon­na si stu­dia oggi l’ABC del buon ammi­ni­stra­to­re pub­bli­co, e  si sco­pre che la buro­cra­zia ha tem­pi, modi e pas­sag­gi defi­ni­ti, a Mugil­la i costrut­to­ri in pos­ses­so di licen­ze van­no avan­ti nel loro ope­ra­to.

O for­se qual­cu­no pen­sa­va che si pren­de­va­no una pau­sa in atte­sa degli even­ti?  Que­sto signi­fi­che­rà  che al ter­mi­ne degli stu­di e degli iter ammi­ni­stra­ti­vi ci tro­ve­re­mo di fron­te ad uno sce­na­rio ancor più com­ples­so, con il rischio rea­le di ave­re uno sky­li­ne ben diver­so da quel­lo di ades­so. Insom­ma, il rischio di ave­re tan­te Pun­te Perot­ti è con­cre­to. Noi lo sape­va­mo, in ogni occa­sio­ne pub­bli­ca, l’abbiamo  det­to e riba­di­to.

Coliz­za inve­ce, pur aven­do una sto­ria sep­pur recen­te di ammi­ni­stra­to­re pub­bli­co, e quin­di pre­pa­ra­to, ha gio­ca­to sui ter­mi­ni, slo­gan d’impatto. Zero cemen­to era faci­le urlar­lo, come la paro­la scu­det­to nel pre­cam­pio­na­to.

Per­ché disil­lu­de­re chi ti ha scel­to  come can­di­da­to a Sin­da­co?

Ades­so comun­que mi fa pia­ce­re pen­sa­re che è uno di noi, di quel­li che pen­sa­no che la buo­na ammi­ni­stra­zio­ne si met­te in pra­ti­ca sce­glien­do la solu­zio­ne miglio­re tra quel­le pos­si­bi­li.

L’importante – con­clu­de la Di Giu­lio – è che a set­tem­bre in Con­si­glio non ci ven­ga­no a rac­con­ta­re che la stra­da scel­ta è quel­la che ave­va­no gri­da­to nel­le piaz­ze elet­to­ra­li. Le gru dell’area Mugil­la e le beto­nie­re che con­ti­nua­no a sca­ri­ca­re cemen­to saran­no lì a ricor­dar­lo.

Grup­po Con­si­lia­re Cen­tro Sini­stra
Comu­ne di Mari­no

Capo­grup­po

Eleo­no­ra Di Giu­lio

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