Sordi (PD): per la Raggi la Città Metropolitana non esiste?

Sordi (PD): per la Raggi la Città Metropolitana non esiste?

05/08/2016 0 Di Redazione

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Virginia Raggi

Vir­gi­nia Rag­gi

La Cit­tà Metro­po­li­ta­na non esi­ste? Sor­di (PD) sot­to­li­nea come la Rag­gi si sia dimen­ti­ca­ta del­l’a­rea metro­po­li­ta­na.

Nel­le 45 pagi­ne che con­ten­go­no le linee pro­gram­ma­ti­che,  pre­sen­ta­te al Con­si­glio Comu­na­le di Roma, la Cit­tà Metro­po­li­ta­na non è mai nean­che cita­ta, non esi­ste. Eppu­re la Rag­gi, per effet­to del­la Leg­ge Del Rio, è anche Sin­da­co di que­sto Ente ed il 29 luglio u.s. ha pre­sie­du­to il Con­si­glio Metro­po­li­ta­no!

“È mol­to gra­ve – dichia­ra Dani­lo Sor­di, capo­grup­po del PD in que­sta assi­se, che si costrui­sca un pro­get­to per Roma sen­za tener pre­sen­te il suo hin­ter­land. Roma non è Las Vegas, cir­con­da­ta dal deser­to, il GRA non è il muro di Ber­li­no. Intor­no a Roma gra­vi­ta­no 120 Comu­ni, con oltre un milio­ne di abi­tan­ti. I con­fi­ni del­la Cit­tà eter­na si con­fon­do­no con quel­li dei Comu­ni di pri­ma fascia. Come è pos­si­bi­le non tener­ne con­to?

Le linee pro­gram­ma­ti­che pre­sen­ta­te in Cam­pi­do­glio con­ten­go­no inte­ri capi­to­li che par­to­no da ana­li­si, ad esse­re edu­ca­ti, per­lo­me­no par­zia­li. Come si fa a par­la­re di mobi­li­tà e di tra­spor­ti sen­za tener con­to dei flus­si da e per Roma che pro­ven­go­no dai Comu­ni ester­ni? Sono solo i roma­ni a vive­re ogni gior­no il dram­ma del­le vie con­so­la­ri? IL GRA è inta­sa­to da auto­mo­bi­li­sti che si diver­to­no a gira­re in ton­do?

Oppu­re il tema del­la cul­tu­ra che vie­ne visto anch’esso come tut­to inter­no, sen­za coglie­re l’occasione per valo­riz­za­re quan­to c’è di vivo e cono­sciu­to a due pas­si. Non si cita mai nean­che la Rete del wifi Metro­po­li­ta­no, la più gran­de d’Europa, oppu­re come fare Rete sul­le que­stio­ni del con­tra­sto ai rea­ti ambien­ta­li o del ruo­lo del­la Poli­zia Pro­vin­cia­le.

Par­ten­do da un’analisi quin­di mol­to par­zia­le  – con­clu­de Sor­di — è del tut­to evi­den­te che le solu­zio­ni non sono all’altezza del­la sfi­da. Una sfi­da che si può vin­ce­re se si par­te appun­to da una vision che com­pren­da l’area metro­po­li­ta­na, ne inter­cet­ti i biso­gni ed offra solu­zio­ni, con un for­te dia­lo­go tra tut­ti i sog­get­ti inte­res­sa­ti, com­pre­sa la Regio­ne.

Intan­to noi sia­mo con­vin­ti che la Cit­tà Metro­po­li­ta­na di Roma Capi­ta­le deb­ba ini­zia­re i neces­sa­ri  pas­sag­gi isti­tu­zio­na­li per poter arri­va­re in un pros­si­mo futu­ro all’elezione diret­ta del pro­prio Sin­da­co e del Con­si­glio Metro­po­li­ta­no. Per fare que­sto occor­re dise­gna­re e ren­de­re i Muni­ci­pi Roma­ni, veri e pro­pri Comu­ni. Anche que­sta opzio­ne non è con­te­nu­ta nel docu­men­to del­la Rag­gi.

Tut­to ciò sta a signi­fi­ca­re la coe­ren­te posi­zio­ne del Sin­da­co, come già in cam­pa­gna elet­to­ra­le era evi­den­te, con­tro il decen­tra­men­to ver­so i Muni­ci­pi, rea­le sino­ni­mo di par­te­ci­pa­zio­ne. E vista la non curan­za ver­so la Cit­tà Metro­po­li­ta­na a tutt’oggi non è sta­to nomi­na­to nean­che il Vice Sin­da­co dell’Ente, lascian­do così 120 Comu­ni sen­za un rife­ri­men­to poli­ti­co ed Isti­tu­zio­na­le con il qua­le con­fron­tar­si.

 

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