Marino: domani confronto pubblico dei cinque candidati a Sindaco sui programmi Venerdì 20 maggio, ore…
Marino, confronto tra i candidati a Sindaco sulla scuola. Ecco il resoconto
25/05/2016Questo articolo è stato letto 10227 volte!
Si è tenuto ieri pomeriggio, presso il plesso scolastico Vivaldi a Santa Maria delle Mole, un confronto tra i candidati a Sindaco sul tema della scuola, organizzato da Barbara Cordioli.
In un clima molto rilassato e positivo che molto ha colpito i presenti, i cinque candidati hanno risposto a quattro domande precise sui problemi che affliggono il mondo della scuole e preoccupano docenti e genitori.
Uno dei temi fondamentali per chi voglia occuparsi di scuola è quello della sicurezza. Per i Comuni costituiscono precisi obblighi di legge non solo i lavori edilizi di una certa importanza, gli interventi strutturali, gli adeguamenti degli impianti elettrici, termici ecc., ma anche la manutenzione ordinaria, nonché la fornitura delle varie certificazioni di idoneità, agibilità e conformità. Se vi sono ritardi, carenze ed inadempienze nello stato degli edifici scolastici e delle strutture, la responsabilità primaria è dell’ente locale, così come spetta all’amministrazione locale la messa in sicurezza degli edifici.
Oggi il nostro problema maggiore legato alla sicurezza di chi frequenta e di chi vi lavora nella scuola è quello relativo alla bonifica dal gas Radon. In tema di manutenzione straordinaria e ordinaria degli edifici, segnaliamo come i problemi legati all’impianto termico dei plessi Verdi e Vivaldi non siano stati risolti, molti degli edifici durante il periodo invernale sono costantemente interessati da perdite e allagamenti. Nel plesso Repubblica il mal funzionamento dei cancelli ha costretto alla chiusura del cancello lato campo sportivo creando notevoli problemi; il muro di confine tra la scuola e l’Azienda Agricola, così come più volte segnalato, è pericolante, così come anche l’aiuola che delimita i tre pini è crollata. Questi sono solo pochi esempi di quanto le nostre scuole, e per nostre intendiamo tutte le scuole del Comune, abbiano bisogno di interventi più o meno importanti, più o meno urgenti non più differibili o procrastinabili.
Alla luce di quanto detto chiediamo quali siano le azioni che intendete porre in essere a difesa della salute dei più piccoli e del personale che opera nelle nostre scuole, se vi sia già un piano di intervento, e con che modalità intenderete portarlo avanti. Chiediamo in che modo intenderete reperire i fondi necessari e nello specifico se si intenderà procedere attraverso gare di evidenza pubblica o se invece vi avvarrete della possibilità dell’affido diretto. Chiediamo anche in che modo, secondo voi, il sistema di manutenzione ordinaria può essere efficientato, nei canali da attuare, per far sì che dato un problema si trovi una risposta di efficacia immediata.
Eleonora Di Giulio: L’intervento di maggiore impatto è senz’altro quello che deve avvenire sugli immobili. Il Bilancio attuale non è stato approvato da noi, ma dalla Commissaria ed ha lasciato poco spazio alla scuola, alla manutenzione e all’offerta formativa. Noi vorremmo dare più spazio anche agli interventi strutturali, con nuove aule e nuove scuole, ad esempio. La popolazione aumenta e i bambini anche, questa necessità c’è, come dimostra la vicenda del Centro Anziani di Cava dei Selci e dell’attiguo asilo nido. È ovvio che i soldi sono pochi, ma possiamo presentare fino a tre progetti l’anno per i bandi europei e lì sì che si vedrebbe la differenza. Per questo abbiamo nel programma l’istituzione di un Ufficio Progetti Europei. Per quanto riguarda l’affidamento diretto dei lavori, ricordiamo che sono vincolati per legge solo a piccoli importi, altrimenti sconfiniamo nell’illegalità. Per gli interventi strutturali ci vorranno per forza dei bandi, come stabilisce anche la legge sugli appalti.
Carlo Colizza: Noi siamo per creare un tavolo permanente tra scuola e amministrazione e pianificare a lungo termine, insieme, gli interventi da apportare. Per i fondi, si può attingere a quelli messi a disposizione del MIUR. Per quello che riguarda gli affidamenti diretti dei lavori, ricordiamo che per legge sono possibili solo sotto i 40 mila euro e proprio con questi affidamenti diretti a Marino si sono create zone d’ombra atte ad evitare le gare d’appalto. Bisogna uscire dall’emergenza ed entrare nella pianificazione, basata sul confronto.
Sabrina Minucci: La scuola deve essere una priorità amministrativa, non un’emergenza perenne. C’è bisogno di un tavolo tra scuola e amministrazione ma anche con gli altri settori interessati, ad esempio i vigili urbani e i responsabili dei settori legali per una corretta e condivisa pianificazione. Abbaimo un aumento così grande della richiesta scolastica che quest’anno molte classi sono a rischio di doppi turni, quindi la pianificazione è più che mai necessaria. Però bisogna decidere insieme qualità e misura degli interventi, individuando le priorità e sfruttando i fondi europei.
Stefano Cecchi: È logico e comprensibile che ai genitori stia a cuore lo stato delle scuole dove vivono la magior parte della giornata loro figli. La scorsa amministrazione ha avviato progetti importanti in questo settore, penso all’ampliamento della scuola di Castelluccia o alla nuova scuola Amendola.Abbaimo avviato il controllo e la riqualificazione degli ambienti scolastici con i soldi che avevamo a disposizione. Abbiamo avviato il monitoraggio sul radon, l’ho chiesto io stesso, poi interventi di bonifica e successivi controlli, sia nelle scuole che nelle case. La verità è che il Comune oggi non ha molti fondi. Dobbiamo quindi capire come aumentare questa disponibilità per impiegarla su questo settore.
Giulio Santarelli: A Marino, negli ultimi 23 anni non è stato fatto niente. Da quando ero al Comune io non è stato fatto niente. Non si sono costruite nueve scuole e vengo a sapere che per fare posto a tutti si sacrificano le aule ed i laboratori per i bambini diversamente abili, che è una cosa gravissima. Ma perché le scuole sono così intasate? Perché in questi anni si è pensato solo a costruire case. Le leggi impongono che ci siano 20 mq di verde e 10 mq di parcheggi d abitante, qui ci sono? No, qui non esistono. Ovvio che poi ci si questa condizione anche nelle scuole.
Intervento di Barbara Cordioli che ricorda come i termosifoni alla Scuola Verdi siano stati rotti tutto l’inverno e i bambini siano stati al freddo.
Tornando alla sicurezza, nell’ultimo anno si è registrato un aumento della microcriminalità, il solo plesso Repubblica nel 2015 ha subito almeno 5 effrazioni con furto,ma anche Ciari e Verdi sono stati esposti a effrazioni. Cosa intendete fare affinché si possa arginare questo fenomeno? Ricordiamo che tutte le scuole sono prive di impianti di allarme, fatta eccezione per il plesso di Repubblica e solo nella parte di competenza della Multiservizi.
Carlo Colizza: Innanzi tutto dobbiamo preoccuparci della difesa del patrimonio comunale. Mettere le telecamere significa anche controllare le aree attigue del territorio, anche perché sarebbe impossibile istituire una guardiania in tutte le scuole. Oggi, per i cittadini e il personale delle scuole c’è una ulteriore difficoltà: non è chiaro a chi rivolgersi se c’è un problema, chi debba occuparsi dell’intervento ed in quanto tempo. In genere, da contrtto, si dovrebbe risolvere un guasto in 24 ore. Se chi ha la manutenzione è inadempiente si devono prendere provvedimenti. Non si può continuare a sperare di conoscere l’assessore o il consigliere comunale che per amicizia ci mette la toppa. Così, non solo non si rispetta la legge, ma si alimenta un circuito vizioso che ha portato alla situazione attuale e non risolve mai i problemi. I costi che devono essere sostenuti devono essere pubblici, dobbiamo capire quanto spendiamo e per quale servizio e poi decidere il da farsi. questo lo si può fare da subito.
Sabrina Minucci: Legalità e sicurezza per noi sono termini prioritari. È pur vero che tra elezioni e vacanze estive, all’inizio del prossimo anno scolastico manca davvero poco, quindi è inutile fare grandi annunci propagandistici che sono solo parole vuote e promesse elettorali. Nell’immediato è importante innanzi tutto sostituire le caldaie, è inutile continuare con una manutenzione che evidentemente ha un costo e non risolve il problema. Per quello che riguarda le telecamere, voglio ricordare che questo sistema ha un costo molto elevato perché necessita anche di una sala oprativa, personale, ecc. Quindi credo si difficile metterla subito in atto.Penso sia meglio dare priorità a soluzioni più facili da realizzare nell’immediato, come palestre e laboratori. Poi, visto che la manutenzione la fa la Multuservizi, penso che vada rivist questa convenzione.
Stefano Cecchi: Io penso che sia meglio fare azioni realmente efficaci. A che serve finanziare nuovi laboratori, amgari con strumenti e computer, se poi arrivano vandali o ladri e li rubano? Per la questione del riscaldamento, mi spiace davvero che la Commissaria non abbia fatto niente in otto mesi, ma del resto, quando volevamo presentare la questione, insieme ad altre, non ci ha nemmeno voluto ricevere. Credo che ora la priorità sia nel riscaldamento e negli interventi propedeutici alla vivibilità. Ma vorrei anche fare un appello ai cittadini perché ci vuole anche la responsabilità e la collaborazione di ognuno. Cerchiamo di aiutarci e vigilare tutti, segnalando movimenti strani intorno alle scuole. Riacquistiamo il senso civico e non giriamoci dall’altra parte, perché quando questi soggetti distruggono i locali scolastici o rubano struenti e cibo, fanno un danno a tutti noi.
Giulio Santarelli: Marino non ha mai chiesto fondi al Governo Renzi per queste scuole. Dov’erano gli assessori mentre succedeva tutto questo? Io credo che sia necessario mettere a disposizioni delle associazioni sportive i locali delle scuole, quando queste non hanno lezione, così da risparmiare anche altri soldi.
Eleonora Di Giulio: Su un impegno nell’immediato che ci state chiedendo, credo che la prima cosa siano i termosifoni. Poi però bisognerà programmare nel lungo periodo, concordando gli interventi con i plessi scolastici che devono indicarci le priorità. Sicuramente le telecamere costano tanto, così come gli allarmi, ma senza di questi non si può stre, anche perché altrimenti non ci ripagano nemmeno le assicurazioni. Poi, so per certo che alcune scuole non si possono nemmeno chiudere, perché sono guasti serramenti e serrature. Certo è che non è tutta colpa della Commissaria, perché questo è un problema che viene da lontano e allora bisogna anche chiedersi del perché siamo ora in queste condizioni.
Nel nostro Comune i servizi di supporto sono stati esternalizzati da tempo. Tra questi quello che maggiormente fa discutere è il servizio mensa gestito dalla Soc. Multiservizi. Pur segnalando come negli ultimi anni lo stesso sia migliorato, non si può non tacere però che ancora oggi molte sono le problematiche legate al servizio erogato. Nell’ultimo anno si sono verificati vari episodi che hanno indotto proteste da parte dei genitori circa il servizio, il suo livello di qualità e il processo di distribuzione dei pasti, soprattutto nei plessi che non sono centro di cottura.
In relazione invece al servizio di trasporto scolastico, le nuove linee guida e il nuovo regolamento emanato dal Commissario, con l’attuazione del principio della zonizzazione, hanno messo in difficoltà gran parte delle famiglie che usufruivano del servizio le quali si sono viste rifiutare la domanda, dall’altra la situazione venutasi a creare rischia di avere un grosso impatto negativo anche sull’organizzazione interna delle scuole. Sembra inoltre che le tariffe siano interessate da un consistente fenomeno di evasione che l’amministrazione sembra non essere in grado di recuperare. I Comitati scolastici sono stati istituiti, ma sono ignorati, diventado una mera facciata.
In relazione a questi ambiti la sua amministrazione come intende approcciarsi. Quali misure di trasparenza avete in programma di adottare per quanto riguarda l’affidamento dei servizi di supporto alla scuola (manutenzione, mensa, trasporti) e quali controlli di qualità adotterete per presidiare e verificare il livello di qualità dei servizi dati in concessione. Sempre in un’ottica di trasparenza e controllo, che ruolo potranno svolgere la scuola e i genitori e con che modalità, che misure intendete porre in essere, salvaguardando i bambini, affinché si paghi tutti, secondo il principio per cui pagare tutti equivale a pagare meno.
Sabrina Minucci: Visto che si tratta di scuola dell’obbligo, un’ammiistrazione dovrebbe facilitare l’arrivo a scuola dei bambini, non ostacolarlo. È ovvio che la Commissaria abbia adottato questo piano per risparmiare, lo possiamo capire, ma non ha tenuto conto delle scelte dei genitori. Anche questa è una soluzione che andrebbe concertata in un tavolo di confronto.
Stefano Cecchi: Essendo questa del trasporto una spesa notevole, la Commissaria ha pensato bene di risparmiare riducendo le corse. Così si è ridotto però un servizio importante. Si può invece ottenere una razionalizzazione del trasporto scolastico con relativo risparmio intervenendo con i Comuni limitrofi. Ad esempio, una corsa scolastica di Castel Gandolfo, comprende anche due frazioni di Marino, perché non dividere i costi evitando corse doppie? Sarebeb conveniente per tutti.
Giulio Santarelli: Chiedo ai genitori se hanno mai invitato qui Sindaco ed ssessori e fatto presenti questi problemi. No? Questa è la prima volta? Perché mi chiedo, ma a Marino c’è qualcosa che funziona? Qui non è che non funziona lo straordinario, qui non funziona nemmeno l’ordinario. Allora di chi è la responsabilità? Dei vari assessori che si succedono o dei funzionari? Il vero problema qui è capire perché tutto questo non è stato fatto finora.
Eleonora Di Giulio: Il fatto grave è che il Commissario abbia preso questa decisione senza interpellare nessuno e dopo che erano già state fatte le iscrizioni. Ora, non sempre le decisioni che assume un’amministrazione sono pienamente condivise e accettate da tutti, però bisogna prenderle almeno ascoltando i circoli didattici. Se i soldi mancano, è troppo facile ridurre i servizi. Ora la Commissaria ha fatto uan delibera e un Regolamento che chi andrà a governare si ritroverà in eredità, bisognerà verificare se il costo è sostenibile e trovare altre soluzioni. Per la mensa, secndo noi è necessario rivedere il contratto di servizio in tutte le sue parti. il fatto che il servizio sia fornito dalla Multiservizi fa sì che il Comune abbia un motivo in più per lamentarsi e pretendere il rispetto dei paramentri contrattuali. E a questo punto direi che sarebbe opportuno anche rivedere i menu, erché mi dicono che si danno da mangiare ai bambini pasta con le cipolle o con i peperoni, di difficile digeribilità anche per gli adulti, e puntare sull’educazione alimentare.
Carlo Colizza: Abbiamo capito che il Comitato Mensa è fittizio, non perché in mala fede, ma perché non viene preso in considerazione. Questo deve avere un funzione di indirizzo e controllo e i suoi compiti sono stati mortificati, mentre il Comune non dceva niente. Il servizio mensa deve essere condotto secondo le basi dell’educazione alimentare e della trasparenza. Qui si tagliano, invece i servizi, senza pensare alle conseguenze, va bene la razionalizzazione, ma facciamola in modo intelligente. Per quello che riguarda il trasporto scolastico, pensiamo che sia da rivedere il trasporto monomandatario di Schiaffini. Mettiamo al centro il bambino e il suo mondo. Collaborando.
Il nostro Comune langue quanto ad offerte culturali volte all’infanzia, non ci sono luoghi di aggregazione per i giovani e, laddove esistono, sono spesso abbandonati a loro stessi. Le ultime vicende legate alle gestione dei parchi cittadini hanno ulteriormente privato soprattutto i più piccoli di luoghi dove incontrarsi e giocare serenamente e in sicurezza.
Come futuri amministratori, quali sono le proposte o i progetti che avete per sopperire a questa mancanza. In che modo intendete far si che soprattutto i giovani conoscano il nostro territorio e la nostra storia. Avete proposte o iniziative da mettere in atto per lo sviluppo e la conoscenza del nostro territorio. In che modo intendete, se lo intendete, sviluppare il rapporto scuole genitori amministrazione?
Stefano Cecchi: Le attività culturali del Comune ci sono state, ma sempre andavano vagliate dalle scuole. Siamo stati uno dei paesi più attivi da questo punto di vista. Dato che in passato ci sono state tante esperienze positive, siamo più che disponibili a concordarne e pianificarne di nuove.
Giulio Santarelli: Nessun popolo ha un futuro se non conosce il proprio passato. Bisogna salvare la storia di Marino e farla conoscere ai più giovani. Io sono un nonno e ho vissuto pezzi importanti della storia di Marino. Ho scritto due libri, uno dei quali sulla tradizione delle vigne, la vera ricchezza di Marino. Ecco ricominciamo da qui: questa è la vera cultura.
Eleonora Di Giulio: La cultura è crescita sociale e civile, quindi è alla base del nostro programma, specialmente qui a Marino, dove abbiamo beni che nemmeno noi conosciamo. Abbiamo già molti progetti pronti, alcuni dei quali già avviati nelle passate stagioni con le scuole. L’importante è capire che le scuole non possono andare avanti da sole, c’è bisogno del partenariato con l’amministrazione. Il Comune può mettere competenze e le professionalità per i bandi europei. Dobbiamo cominciare a pensare a progetti di formazione per questi che saranno i nuovi cittadini.
Carlo Colizza: È importante immaginare sia i corsi scolastici che corsi extra-scolastici, perché i cittadini più piccoli devono superare in senso civico anche i loro genitori. Bisogna formare al riciclo, agli orti urbani, e così via. Sono molte le associazioni del territorio che possono aiutare le scuole in questi percorsi formativi extra-scolastici, allo scopo di creare cittadini consapevoli delle bellezze e delle unicità del nostro territorio, per far capire loro che dobbiamo mantenere quello che abbiamo. Mancano a Marino gli spazi di aggregazione. Il Comune può recuperare piccoli spazi in mezzo a questo sviluppo urbanistico asfissiante e deve farlo. Se pensate che abbiamo circa 1300 bambini in età scolare e soli 60 post disponibili! La colpa d ciò è di chi, in questi anni, non ha creato le condizioni per la vivibilità di base. Per i nostri ragazzi speriamo in una licenza media, non in una licenza edilizia!
Sabrina Minucci: Noi sognamo e vogliamo far sognare i bambini. Le giovani generazioni devono poter sognare un futuro migliore e la cultura è il solo mezzo per ottenerlo. Vogliamo alimentare questo sogno, che sia un’attitudine o un mestiere, ma aiutare i ragazzi a realizzarlo è fondamentale. Questo è quello che un’amministrazione deve fare: dare un futuro migliore a tutti, attraverso la cultura.
Le maestre hanno infine regalato ai candidati i pensierini dei bambini su come vorrebbero Marino, che vi riportiamo qui di seguito, mentre una nonna ha ricordato che da tre giorni la scuola Morosini è invasa dall’immondizia.
Vi consigliamo di leggere attentamente come vorrebbero i nostri bambini quest città. Credo siano un esempio per tutti gli adulti.
Il mio paese è molto bello, ma vorrei che ci sia meno smog, un centro commerciale, meno case, un museo, un campo di calcio pubblico, un negozio di sport, un negozio più grand di giocattoli, più sicurezza e uno spazio per le bici. Lorenzo
Santa Maria delle Mole è un paesino molto bello, però, per me, ci vorrebbe anche un po’ di verde. Non solo un po’, ma molto verde. Il pianeta è importante e se noi lo roviniamo: inquinando, costruendo, facendo male alla natura, ecc. non solo facciamo del male alla Terra, ma nche a noi stessi! L’ambiente è come una persona che va rispettata. Alessia
Per migliorare Santa Maria delle Mole vorrei che fosse costruito un ospedale, un parco giochi anche per i cani, vorrei pssaggi pedonali più sicuri e anche un Centro Anziani per tutti i pensionati che gli dia la possibilità di passare qualche ora di serenità. Luciano
Santa Maria delle Mole è un paese molto carino, solo che dovrebbero esserci più negozi, più ospedali, più sicurezza per andare in giro, più posti per i disabili. Santa Maria delle Mole è molto inquinata, ma biogna rimediare subito. Ci dovrebbero essere più aree verdi per andare a passeggiare. Valeria
Per migliorare Santa Maria delle Mole io vorrei che ci fosse un Leroy Merlin, un campo da calcio pubblico poi verde anche per portare a spasso i cani. vorrei anche una piscina pubblica all’aperto. Francesco
Santa Maria delle Mole è molto bella, però ci sarebbe qualche imperfezione: io vorrei che a Santa Maria ci fosse più pulizia, vorrei anche che ci fossero più aree verdi. Mi piacerebbe che tutti gli autobus di Santa Maria fossero dotati di pedana per fare salire le persone disabili, vorrei anche diminuire la circolazione delle automobili e meno costruzioni edili. Vladimiro
In questo paesino chiamato Santa Maria delle Mole per tutti i cittadini e per me, vorrei molta sicurezza, ospedali, meno macchine, voglio che rispettino e vorrei anche un po’ di verde. Vorrei meno inquinamento, un cinema e infine un campo di calcio. Matteo
Il mio paese è molto bello ma vorrei che ci fossero più siti archeologici, meno negozi di elettronica, un parco, un negozio di cioccolata, vorrei anche un parco giochi per cani, un Centro anziani, un grosso ospedale, più scuole, passaggi pedonali più sicuri e magari anche qualche pista ciclabile. Giada R.
Santa Maria delle Mole è un paesino di collina che io adoro, anche se mi piace viaggiare sto molto di più qui, dove vivo. Santa Maria delle Mole ha molti pregi, ma ha comunque abbastanza difetti da poter dire che bisogna migliorare qualcosina come: più aree verdi e quindi costruire meno case; vorrei un ospedale e avere il diritto di camminare per le strade con più sicurezza, ma non tanto per le strade, quanto nelle scuole. Meglio prevenire che curare! Andrea Romani
Il mio paese è molto bello, Santa Maria delle Mole è un paese a due passi da Roma, la capitale, ci sono molti negozi, servizi, ma… Sinceramente io mi baso molto sui diritti e i doveri. Come per esempio, un diritto è avere un parco o una piazza, ma un dovere è rispettarli, non buttare cartacce, lattine o cicche. Al di là di questo io vorrei un ospedale, perché se qualcuno si sente male, non è giusto che debba andare fino a Marino o a Roma. Io ho il negozio di verdura a meno di 100 metri da casa e mia mamma ha paura che se io vado a comprare qualcosa ci sono i barboni, vorrei un ambiente più sicuro! Questo è il mio parere. Santa Maria delle Mole è un paese, ma abbastnza piccolo e meno male che altri edifici non entrano. Quindi, più che il sindaco se ne dovrebbe occupare, il primo passo toccherebbe a noi cittadini, per mantenere gli ambienti pubblici puliti! Nina Olivieri
Il mio paese è molto bello e divertente. Io vorrei però che diventi un paese modello e che tutti lo invidiassero, ad esempio ci vorrebbe un bel cinema per non subirci tre ore di macchina! Ci dovrebbero essere meno case e più verde, almeno i bambini che stanno iniziando a camminare e a capire che gli succede intorno non stanno perennemente in casa a vedere la TV ma posono esplorare il mondo. Molte sono le persone che si ammalano d’invrno e in estate quindi ci vorrebbe un ospedale con dottori bravi. Così voglio il mio mondo pulito e divertente, insomma un paese modello come ho detto all’inizio! Beatrice
Santa Maria delle Mole è molto bella e anche calma. A me piace molto perché: ci sono prchi, chiese, case anche in abbondanza, scuole, farmacia, negozi. Però a Santa Maria delle Mole migliorerei il semaforo vicino al passaggio a livello perché il verde dovrebbe durare più tempo. Far costruire un cinema ed un ospedale e tenere i marciapiedi puliti. Filacchioni F.
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Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.