Di Giulio, buona la prima E’ iniziata ieri, con una sorta di prova generale, la…
Marino: Ciamberlano attacca la coalizione Di Giulio e chiede verità
20/04/2016Questo articolo è stato letto 6064 volte!
Emanuele Ciamberlano
Stamattina ho letto su alcuni giornali locali un attacco sembra nei miei confronti dei portavoce di SEL, Liberazione in Corso,e Socialisti per Marino.
Onestà vorrebbe quantomeno che questi presunti portavoce si firmassero e mettessero la faccia e che non si nascondessero dietro presunti autoreferenziali nomignoli come quello di “portavoce”.
Voglio dire a questi portavoce che la verità è una tazza di veleno e che non riusciranno a nasconderla dietro a grandi parole come: legalità, trasparenza e discontinuità. Semplicemente per il fatto che loro non rappresentano affatto la cosiddetta discontinuità.
Si ricorda per caso il firmatario della candidatura della Di Giulio, certo Enzo Candi, quando si recava quasi ogni mattina al magazzino della Nettezza Urbana per colloquiare con Silvagni insieme all’ex Consigliere Comunale del PD Ambrogiani?
Si ricorda Mirko Laurenti, immagino portavoce di Sel, quando approvò il Piano regolatore nel 2003?
Piano regolatore che oggi ha ridotto la Città nello stato in cui si trova?
È vero o non è vero che la candidatura della Di Giulio è sponsorizzata fortemente dall’ex Assessore all’Urbanistica della Giunta Palozzi- Silvagni, Gianfranco Bartoloni e dall’ex Presidente della Commissione Lavori Pubblici, Franco Marcaurelio, anch’egli eletto nella Lista Bartoloni che era a sostegno della coalizione di Silvagni nel 2014?
È vero o non è vero? Ve lo dico io. È Vero!
È vero o non è vero che la candidatura della Di Giulio nasce per imposizione del PD Provinciale ad opera soprattutto del Consigliere Regionale Lupi?
Ve lo dico io: è vero! Voi sareste la discontinuità?
Emanuele Ciamberlano
Related Images:
La Redazione delle testate Punto a Capo è composta da volontari che collaborano ad un progetto di condivisione delle informazioni indipendente. La maggior parte dei collaboratori sono pubblicisti, giornalisti, addetti stampa, ma ci sono anche collaboratori alle prime armi che iniziano ad approcciarsi al mestiere in un ambiente libero e senza padroni, il cui principio è dal lontano 1989 di essere la voce di chi voce non ha.
Con queste ciance da bar, più simili a pettegolezzi incrociati che a qualsiasi cosa che somigli ad un dibattito politico, Emanuele Ciamberlano, in sostanza, esce di scena. Colui che deve ancora spiegarci i retroscena (in realtà segreto di Pulcinella..) della sua “vittoria trasversale” nelle primarie PD 2013, vittoria che profetizzava le maggioranze alla Renzi, è anche quello che dal suo stesso partito è stato liquidato. Certo, quel fantastico inciucio dovrebbe essere ben noto tanto a Palozzi quanto ad Astorre, ma perché l’improvviso spostamento a “sinistra“del prode Astorre passa per il … superamento di Ciamberlano? Perché mai sembra lui la vittima sacrificale di un maquillage di smarcamento verso una rinnovata credibilità? Ed è vero che ha impiegato poco, l’Emanuele, ad essere accolto alla corte di coloro di cui non è mai stato oppositore? Non conosco Laurenti né la sua storia, so quello che risponde qui sopra a Ciamberlano. Semplicemente, lo invita ad un chiarimento pubblico. Ci vada, invece di fare ciance da bar. Risponda, se può. Poi, se ne vada, contribuendo alla necessaria restituzione della dignità a ciò che resta di Marino
A Emanuele Ciamberlano, che racconta solo le sue interpretazioni di fatti e presunti fatti, ricordo, per quel che riguarda il sottoscritto che io votai nel 2003 un PRG che presupponeva già negli atti collegati a tale approvazione, una pesante rivisitazione verso la tutela del territorio. Lo feci con un voto palese in un consiglio comunale. Non in un sottoscala di notte con 4 furfanti. Quando, dopo poco, la Giunta Onorati cadde fui l’unico a dichiarare pubblicamente, non a 4 amici al bar, ma pubblicamente, che sbagliammo a fidarci degli impegni presi da chi guardava solo agli interessi. Chiesi scusa e presi le distanze. Prima di allora e da allora in poi, mi sono sempre battuto per la tutela del territorio, sostenendo assieme a tutto il mio partito anche i ricorsi dei Comitati e cittadini. Non ho nulla da nascondere, io. E’ lui, forse, che per qualche scelta del passato (più o meno recente) ha qualcosa che lo turba. Lo invito a stare sereno e a prendersi anche lui le responsabilità delle sue scelte, quelle giuste e quelle sbagliate, come dovrebbero fare sempre tutti. Resto comunque sempre disponibile a ogni chiarimento pubblico su qualsiasi tema e su qualsivoglia “livello” di confronto. Se ne ha voglia, Emanuele Ciamberlano, io e Sinistra Ecologia e Libertà siamo qui. Avanti con Eleonora Di Giulio, con coerenza e serenità. Mirko Laurenti