Marino: il Liceo Artistico presenta un progetto per riqualificare il Terrazzone. Un esempio per i politici

18/04/2016 0 Di Francesca Marrucci

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Schermata 2016-04-18 alle 13.25.48di Fran­ce­sca Mar­ruc­ci

Vener­dì 15 apri­le, il Liceo Arti­sti­co ‘Pao­lo Mer­cu­ri’ di Mari­no ha pre­sen­ta­to alla nostra testa­ta e alle ter­ze clas­si del­le scuo­le medie, un pro­get­to ela­bo­ra­to dai ragaz­zi del VB, insie­me ad uno staff tec­ni­co e pro­fes­sio­na­le di pro­fes­so­ri, ‘capi­ta­na­ti’ dal Prof. Filip­po Man­zia. Si trat­ta di un pro­get­to par­ti­to dal bas­so, dal­la popo­la­zio­ne, che è sta­ta inter­pel­la­ta in manie­ra diret­ta dai ragaz­zi, che han­no son­da­to le pre­fe­ren­za degli stes­si mari­ne­si su un luo­go emble­ma­ti­co del cen­tro sto­ri­co, il Ter­raz­zo­ne e su un altro luo­go indi­spen­sa­bi­le: la Sta­zio­ne di Mari­no, ecco quin­di il tito­lo: PASSEGGIO A LIVELLI.

Inter­vi­sta­ti, i mari­ne­si, han­no espres­so il loro desi­de­rio di vede­re impie­ga­ta la strut­tu­ra diver­sa­men­te, soprat­tut­to come luo­go di sva­go e da qui i ragaz­zi sono par­ti­ti. Uni­to al risul­ta­to del son­dag­gio c’è sta­to un pro­ble­ma sen­ti­to per­so­na­le­men­te non solo da mol­ti dei ragaz­zi che ven­go­no a scuo­la con il tre­no, ma anche dal­la mag­gior par­te dei pen­do­la­ri: la dif­fi­col­tà a rag­giun­ge­re dal­la Sta­zio­ne di Mari­no, Lar­go Ober­dan sot­to il Comu­ne e la pre­sen­za di bar­rie­re archi­tet­to­ni­che.

Schermata 2016-04-18 alle 13.25.31Il pro­get­to è sta­to pre­sen­ta­to, pen­sa­to, ela­bo­ra­to e rea­liz­za­to, anche con un pla­sti­co, dai ragaz­zi coa­diu­va­ti da una squa­dra for­mi­da­bi­le di pro­fes­so­ri moti­va­ti che han­no loro tra­smes­so l’en­tu­sia­smo e appog­gia­ti con sod­di­sfa­zio­ne dal Pre­si­de, Pie­tro Vol­po­nes che ci ha tenu­to a sfa­ta­re una dice­ria che da trop­po tem­po aleg­gia a Mari­no: “Chi ha det­to che il Liceo Arti­sti­co sta per chiu­de­re? Sono tre anni che sono qui e sen­to que­sta voce sen­za fon­da­men­to. Non solo il Liceo non chiu­de, ma pre­sen­ta pro­get­ti come que­sto che dimo­stra­no che è vivo, inte­ra­gi­sce con il ter­ri­to­rio e pro­du­ce eccel­len­ze.”

Il pro­get­to riguar­da il pri­mo pia­no del­la strut­tu­ra e la ter­raz­za vera e pro­pria. Su que­sta è pre­vi­sta una siste­ma­zio­ne non solo di impat­to archi­tet­to­ni­co leg­ge­ro (a dif­fe­ren­za dei mega pro­get­ti che van­no in giro negli ulti­mi anni, di dav­ve­ro dif­fi­ci­le rea­liz­za­zio­ne visto che pre­ve­de­reb­be­ro esbor­si di fon­di esa­ge­ra­ti), ma estre­ma­men­te fun­zio­na­le: un col­le­ga­men­to con il pia­no sot­to­stan­te, un’a­rea per il tea­tro all’a­per­to, un’a­rea risto­ro, un ascen­so­re che arri­ve­reb­be fino alla pri­ma par­te del­la ram­pa del­le auto che par­te dal­la sta­zio­ne e per­met­te­reb­be una sali­ta rapi­da e soprat­tut­to acces­si­bi­le anche ai diver­sa­men­te abi­li, inve­ce degli attua­li 252 gra­di­ni.

Al pri­mo pia­no, i ragaz­zi han­no pen­sa­to ad una risi­ste­ma­zio­ne in caf­fé let­te­ra­rio, con ampi spa­zi per even­ti cul­tu­ra­li o sem­pli­ce­men­te per seder­si a leg­ge­re e chiac­chie­ra­re. Il pia­no ter­ra, inve­ce, è sta­to lascia­to libe­ro per altri usi, come potreb­be esse­re quel­lo già pre­sen­te.

È incre­di­bi­le ed esem­pla­re il lavo­ro svol­to da que­sti ragaz­zi, anche per­ché non stia­mo par­lan­do di un pro­get­to fat­to da un cor­so uni­ver­si­ta­rio di Archi­tet­tu­ra, ma da un quin­to pie­no di pas­sio­ne e volon­tà. Cer­to, il pro­get­to man­ca di alcu­ne fasi essen­zia­li, tipo il bud­get o l’ap­pli­ca­zio­ne di alcu­ne fon­ti rin­no­va­bi­li di ener­gia, ma ovvia­men­te, come ci han­no spie­ga­to gli stes­si pro­fes­so­ri, è anco­ra in pro­gress e i ragaz­zi stan­no anco­ra stu­dian­do coper­tu­re e altri det­ta­gli per finir­lo.

Il lavo­ro d’ec­cel­len­za por­ta­to avan­ti da que­sta clas­se riflet­te i suc­ces­si, pur­trop­po non cono­sciu­ti, di tan­ti stu­den­ti ed ex-stu­den­ti che usci­ti da que­sta Scuo­la sto­ri­ca mari­ne­se, rice­vo­no enco­mi, rico­no­sci­men­ti e pre­mi in tut­to il mon­do e rie­sco­no ad entra­re nel­le più pre­sti­gio­se acca­de­mie inter­na­zio­na­li.

“Pur­trop­po per anni a Mari­no e din­tor­ni, i ragaz­zi veni­va­no man­da­ti all’I­sti­tu­to d’Ar­te se non ave­va­no voglia di stu­dia­re,” si sfo­ga una del­le pro­fes­so­res­se. “Inve­ce qui biso­gna arri­va­re con un talen­to arti­sti­co e i talen­ti miglio­ri ragiun­go­no livel­li altis­si­mi, ma non lo sa nes­su­no.”

La rifor­ma sco­la­sti­ca che si basa sul­l’au­to­no­mia degli isti­tu­ti, impo­ne che sia la scuo­la stes­sa a pub­bli­ciz­za­re i pro­pri cor­si ed i pro­pri suc­ces­si, ma i fon­di man­ca­no. A que­sto si aggiun­go­no voci infon­da­te e sen­za sen­so del­la chiu­su­ra, che cer­to non aiu­ta­no.

Qui quan­ti han­no par­te­ci­pa­to:

Elen­co degli stu­den­ti del­la clas­se 5^B che han­no par­te­ci­pa­to: Amo­rot­ti Ali­ce, Bar­be­ri­ni Mat­teo, Buia Sere­na, Del Val­le Car­lot­ta, Fabia­ni Mat­tia, Gra­zia­ni Emi­lia­no, Iacen­da Nico­le, Lou­rier Giu­lia, Mar­ti­no­li Melis­sa, Navis­se Vale­ria, Paglia­ri­ni Valen­ti­na, Palo­kaj Kla­ra, Panet­ta Andrea, Pen­za Sil­via, Pisched­da Ila­ria, Quat­ti Fede­ri­ca, Ron­ca Caro­li­na, San­du Amalia,Savina Tizia­no, Sini Mar­ti­na, Ter­rac­cia­no Rita, Tre­gua Lau­ra, Gabrie­le Ciaf­fo­ni.

E dei docen­ti che han­no col­la­bo­ra­to: Prof. Filip­po Man­zia, Prof.ssa Mari­na Muz­zi­ni, Prof.ssa Maria Cle­lia Valz, Prof.Valentino Di Pil­la, Prof.ssa Maria Rosa­ria Sti­glia­no, Prof.ssa Mari­na De Luca, Prof. Bru­no Limi­ti.

Il diri­gen­te sco­la­sti­co è il Prof Pie­tro Vol­po­nes. Ha for­ni­to alcu­ne imma­gi­ni ai ragaz­zi anche Vit­to­rio Rufo, una del­le memo­rie sto­ri­che del­la Cit­tà.

ECCO IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO: 

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