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Marino: il Liceo Artistico presenta un progetto per riqualificare il Terrazzone. Un esempio per i politici
18/04/2016Questo articolo è stato letto 15139 volte!
Venerdì 15 aprile, il Liceo Artistico ‘Paolo Mercuri’ di Marino ha presentato alla nostra testata e alle terze classi delle scuole medie, un progetto elaborato dai ragazzi del VB, insieme ad uno staff tecnico e professionale di professori, ‘capitanati’ dal Prof. Filippo Manzia. Si tratta di un progetto partito dal basso, dalla popolazione, che è stata interpellata in maniera diretta dai ragazzi, che hanno sondato le preferenza degli stessi marinesi su un luogo emblematico del centro storico, il Terrazzone e su un altro luogo indispensabile: la Stazione di Marino, ecco quindi il titolo: PASSEGGIO A LIVELLI.
Intervistati, i marinesi, hanno espresso il loro desiderio di vedere impiegata la struttura diversamente, soprattutto come luogo di svago e da qui i ragazzi sono partiti. Unito al risultato del sondaggio c’è stato un problema sentito personalemente non solo da molti dei ragazzi che vengono a scuola con il treno, ma anche dalla maggior parte dei pendolari: la difficoltà a raggiungere dalla Stazione di Marino, Largo Oberdan sotto il Comune e la presenza di barriere architettoniche.
Il progetto è stato presentato, pensato, elaborato e realizzato, anche con un plastico, dai ragazzi coadiuvati da una squadra formidabile di professori motivati che hanno loro trasmesso l’entusiasmo e appoggiati con soddisfazione dal Preside, Pietro Volpones che ci ha tenuto a sfatare una diceria che da troppo tempo aleggia a Marino: “Chi ha detto che il Liceo Artistico sta per chiudere? Sono tre anni che sono qui e sento questa voce senza fondamento. Non solo il Liceo non chiude, ma presenta progetti come questo che dimostrano che è vivo, interagisce con il territorio e produce eccellenze.”
Il progetto riguarda il primo piano della struttura e la terrazza vera e propria. Su questa è prevista una sistemazione non solo di impatto architettonico leggero (a differenza dei mega progetti che vanno in giro negli ultimi anni, di davvero difficile realizzazione visto che prevederebbero esborsi di fondi esagerati), ma estremamente funzionale: un collegamento con il piano sottostante, un’area per il teatro all’aperto, un’area ristoro, un ascensore che arriverebbe fino alla prima parte della rampa delle auto che parte dalla stazione e permetterebbe una salita rapida e soprattutto accessibile anche ai diversamente abili, invece degli attuali 252 gradini.
Al primo piano, i ragazzi hanno pensato ad una risistemazione in caffé letterario, con ampi spazi per eventi culturali o semplicemente per sedersi a leggere e chiacchierare. Il piano terra, invece, è stato lasciato libero per altri usi, come potrebbe essere quello già presente.
È incredibile ed esemplare il lavoro svolto da questi ragazzi, anche perché non stiamo parlando di un progetto fatto da un corso universitario di Architettura, ma da un quinto pieno di passione e volontà. Certo, il progetto manca di alcune fasi essenziali, tipo il budget o l’applicazione di alcune fonti rinnovabili di energia, ma ovviamente, come ci hanno spiegato gli stessi professori, è ancora in progress e i ragazzi stanno ancora studiando coperture e altri dettagli per finirlo.
Il lavoro d’eccellenza portato avanti da questa classe riflette i successi, purtroppo non conosciuti, di tanti studenti ed ex-studenti che usciti da questa Scuola storica marinese, ricevono encomi, riconoscimenti e premi in tutto il mondo e riescono ad entrare nelle più prestigiose accademie internazionali.
“Purtroppo per anni a Marino e dintorni, i ragazzi venivano mandati all’Istituto d’Arte se non avevano voglia di studiare,” si sfoga una delle professoresse. “Invece qui bisogna arrivare con un talento artistico e i talenti migliori ragiungono livelli altissimi, ma non lo sa nessuno.”
La riforma scolastica che si basa sull’autonomia degli istituti, impone che sia la scuola stessa a pubblicizzare i propri corsi ed i propri successi, ma i fondi mancano. A questo si aggiungono voci infondate e senza senso della chiusura, che certo non aiutano.
Qui quanti hanno partecipato:
Elenco degli studenti della classe 5^B che hanno partecipato: Amorotti Alice, Barberini Matteo, Buia Serena, Del Valle Carlotta, Fabiani Mattia, Graziani Emiliano, Iacenda Nicole, Lourier Giulia, Martinoli Melissa, Navisse Valeria, Pagliarini Valentina, Palokaj Klara, Panetta Andrea, Penza Silvia, Pischedda Ilaria, Quatti Federica, Ronca Carolina, Sandu Amalia,Savina Tiziano, Sini Martina, Terracciano Rita, Tregua Laura, Gabriele Ciaffoni.
E dei docenti che hanno collaborato: Prof. Filippo Manzia, Prof.ssa Marina Muzzini, Prof.ssa Maria Clelia Valz, Prof.Valentino Di Pilla, Prof.ssa Maria Rosaria Stigliano, Prof.ssa Marina De Luca, Prof. Bruno Limiti.
Il dirigente scolastico è il Prof Pietro Volpones. Ha fornito alcune immagini ai ragazzi anche Vittorio Rufo, una delle memorie storiche della Città.
ECCO IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO:
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Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
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