Marino: Moretti chiede un’analisi politica sulla candidatura della Bugheanu

Marino: Moretti chiede un’analisi politica sulla candidatura della Bugheanu

15/04/2016 0 Di Redazione

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Ivano Moretti

Iva­no Moret­ti

Moret­ti: Roxa­na Bughea­nu si can­di­da a sin­da­co per­ché emar­gi­na­ta? Il caso meri­ta una ana­li­si poli­ti­ca, quin­di non raz­zia­le e nem­me­no di bel­lez­za!!

Pre­mes­so che se la cit­ta­di­na ita­lia­na di ori­gi­ne rume­na si è can­di­da­ta a Sin­da­co di Mari­no ne ha tut­ti i dirit­ti, pur­ché in rego­la con le nor­me che rego­la­men­ta­no la mate­ria elet­to­ra­le.

Dopo que­sto inci­so a soste­gno del­le rego­le demo­cra­ti­che, però, la que­stio­ne dob­bia­mo dire per chia­rez­za non riguar­da né la con­di­zio­ne raz­zia­le, né l’aspetto fisi­co del­la can­di­da­ta, come da più par­ti è sta­to osser­va­to. L’elezione del sin­da­co, non è un con­cor­so di bel­lez­za!! Si trat­ta, inve­ce, di un appun­ta­men­to impor­tan­te per il cit­ta­di­no-elet­to­re di Mari­no che deve met­te­re mano sul­la mate­ria poli­ti­co-isti­tu­zio­na­le che riguar­da la pro­pria vita socio-eco­no­mi­ca ed il pro­prio futu­ro. Si deve cioè espri­me­re, si spe­ra dopo atten­ta valu­ta­zio­ne (cosa che non è sta­to fat­to pre­ce­den­te­men­te e ne abbia­mo visti i risul­ta­ti e le con­se­guen­ze), sul­le per­so­ne che si can­di­da­no a sin­da­co ed a con­si­glie­re comu­na­le del nostro Comu­ne, e sui rispet­ti­vi pro­gram­mi, da cui occor­re ripar­ti­re per  assi­cu­ra­re l’affermazione del buon gover­no e il cor­ret­to svi­lup­po socio-eco­no­mi­co del ter­ri­to­rio, la sicu­rez­za ed il rispet­to dei dirit­ti del cit­ta­di­no. Una pro­spet­ti­va, que­sta, che non pos­so­no assi­cu­ra­re PDL e PD, per­ché nei 10 anni tra­scor­si han­no rea­liz­za­to, con atti e fat­ti con­cre­ti,  un let­te­ra­le disa­stro socio-eco­no­mi­co-ambien­ta­le. Il PD ed il PDL-Offi­ci­ne di que­sto sono con­sa­pe­vo­li e nel­le tra­scor­se set­ti­ma­ne han­no dato un chia­ro esem­pio di come sia­no bra­vi a fare gio­chi di com­po­si­zio­ne e scom­po­si­zio­ne del­le aggre­ga­zio­ni elet­to­ra­li al solo sco­po di con­fon­de­re il cit­ta­di­no-elet­to­re, per acca­par­rar­si voti, facen­do­gli per­de­re di vista il ricor­do del­la pes­si­ma ammi­ni­stra­zio­ne e dei gra­vi dan­ni cau­sa­ti al cit­ta­di­no ed all’economia loca­le.

Par­ten­do da que­sti momen­ti fon­da­men­ta­li del­la poli­ti­ca loca­le e sot­to­li­nean­do che in que­sti mesi l’unica lista che ha incal­za­to il PDL ed il PD è sta­ta DAMOSE DA FA’ (per il bene di Mari­no), men­tre la lista (e asso­cia­zio­ne) dei rume­ni era ben inte­gra­ta nel cen­tro-destra ed in que­sti 10 anni non ha mai con­te­sta­to nul­la, anzi è sem­bra­ta ben sod­di­sfat­ta del ruo­lo stru­men­ta­le svol­to in favo­re di Paloz­zi, Sil­va­gni e Cec­chi.

Oggi, però, con una dichia­ra­zio­ne sem­pli­ce e fin trop­po ele­men­ta­re, ci ven­go­no a dire: sia­mo usci­ti dal­la coa­li­zio­ne del PDL-Offi­ci­ne per­ché “emar­gi­na­ti” e per que­sto pre­sen­tia­mo la nostra lista con can­di­da­ta a sin­da­co la sig.ra Roxa­na Bughea­nu. Un momen­to, abbia­mo det­to che è nel loro pie­no dirit­to can­di­dar­si per­ché la leg­ge lo pre­ve­de e lo con­sen­te, ma non pos­so­no pen­sa­re que­sti signo­ri di poter pren­de­re in giro il nostro pae­se e la nostra intel­li­gen­za. Allo­ra, la moti­va­zio­ne for­ni­ta dal­la Bughea­nu è trop­po fan­ciul­le­sca e non reg­ge al ragio­na­men­to poli­ti­co.

Intan­to, voglio dire che una dele­ga­zio­ne di DAMOSE DA FA’ per il bene di Mari­no, ha incon­tra­to la sig.ra Bughea­nu ed il sig. Toma Romu­lus Sin­ca e ci sia­mo con­fron­ta­ti sul­le diver­se e gra­vi que­stio­ni che stan­no riguar­dan­do da oltre un anno il nostro Comu­ne, a comin­cia­re dal­la lega­li­tà ed i rischi che pos­so­no deri­va­re da cer­te situa­zio­ni e non abbia­mo avu­ta la sen­sa­zio­ne che fos­se­ro mol­to sen­si­bi­li a que­sto pro­ble­ma. Anzi, la rispo­sta che abbia­mo avu­ta è sta­ta: ma noi ora­mai stia­mo nel cen­tro-destra da sem­pre, abbia­mo con­di­vi­so un per­cor­so con Paloz­zi e Sil­va­gni, ades­so soste­nia­mo Cec­chi e non abbia­mo moti­vo che ci spin­ga ad usci­re dal­la coa­li­zio­ne di cen­tro-destra. Da que­sta posi­zio­ne dichia­ra­ta cir­ca 20 gior­ni fa, fer­ma e con­vin­ta del­la Bughea­nu e Toma Romu­lus che cosa è cam­bia­to? Qua­li sono gli ele­men­ti poli­ti­ci emar­gi­nan­ti e quin­di inac­cet­ta­bi­li da par­te di que­sti signo­ri, tan­to da indur­li ad usci­re dal­la coa­li­zio­ne di Paloz­zi, Sil­va­gni e Cec­chi?

Non pos­so­no pen­sa­re che sia suf­fi­cien­te dire “sia­mo sta­ti emar­gi­na­ti e quin­di pre­sen­tia­mo una nostra lista”. Ripe­to, la lista la pos­so­no pre­sen­ta­re, ma pren­der­ci in  giro no!! Per­ché allo­ra noi dicia­mo che i veri emar­gi­na­ti sono le dit­te arti­gia­ne loca­li che sono sta­te esclu­se dai pro­ces­si lavo­ra­ti­vi e non mi pare abbia­no han­no avu­to i favo­ri di cer­te impre­se arti­gia­ne rume­ne che han­no intra­pre­so un rap­por­to decen­na­le di col­la­bo­ra­zio­ne con il siste­ma mes­so in pie­di dal PDL di Paloz­zi, Sil­va­gni e Cec­chi, oggi “tra­ve­sti­ti” o “masche­ra­ti” da mec­ca­ni­ci del­la “Offi­ci­na del­le idee”. Dopo 10 anni di otti­mi e pro­fi­cui rap­por­ti con il pote­re isti­tu­zio­na­le gesti­to dal PDL che for­ni­va loro occa­sio­ni di lavo­ro, e di buo­ni gua­da­gni, con affi­da­men­ti diret­ti, oggi, solo oggi, ci dico­no che Cec­chi & co. sic­co­me li han­no emar­gi­na­ti non meri­ta­no più la com­pa­gnia ed il soste­gno dei cit­ta­di­ni rume­ni! Totò direbbe:…Ma ci fac­cia il pia­ce­re!! Da tut­ta que­sta vicen­da noi rile­via­mo alcu­ne situa­zio­ni:

1°) La Bughea­nu e Toma Romu­lus, ce lo ha det­to lo stes­so Toma, han­no par­te­ci­pa­to a diver­si incon­tri con Paloz­zi e Cec­chi, anche recen­tis­si­ma­men­te, per­ché allo­ra non han­no comu­ni­ca­to in quel­la sede la volon­tà di usci­re dal­la coa­li­zio­ne inve­ce che man­da­re un mes­sag­gi­no al coor­di­na­to­re del PDL-Offi­ci­ne? Dichia­ra­re di esse­re emar­gi­na­ti è un fat­to gra­ve che pre­ve­de un cer­to per­cor­so, degli atti ben pre­ci­si, for­se anche giu­ri­di­ci, e qua­li sareb­be­ro allo­ra que­sti fat­ti che han­no por­ta­to all’emarginazione dei cit­ta­di­ni di ori­gi­ne rume­na?

2°) dal fron­te PDL-Offi­ci­na di Paloz­zi, Sil­va­gni e Cec­chi non c’è sta­ta alcu­na leva­ta di scu­di con­tro la lista dei rume­ni che si sono resi “indi­pen­den­ti” e la cosa è tut­to dire;

3°) l’inconsistenza del­la moti­va­zio­ne for­ni­ta e la pre­sen­ta­zio­ne del­la can­di­da­tu­ra a sin­da­co del­la sig.ra Roxa­na Bughea­nu, che ha dichia­ra­to che il loro vero obiet­ti­vo è di entra­re in con­si­glio comu­na­le. Ma que­sto obiet­ti­vo, con­si­de­ra­ta la poten­zia­li­tà dei cit­ta­di­ni resi­den­ti di ori­gi­ne rume­na (pare cir­ca 1800), pote­va­no otte­ner­lo anche col­le­gan­do la pro­pria lista al PDL-Offi­ci­na del can­di­da­to Cec­chi, con il qua­le ha col­la­bo­ra­to, insie­me a Toma Romu­lus,  sen­za pro­ble­mi per un decen­nio.

A nostro avvi­so, che pro­via­mo a guar­da­re la que­stio­ne da una ango­la­zio­ne poli­ti­ca e non ci pia­ce far­ci pren­de­re in giro, il vero moti­vo del­la sce­sa in cam­po del­la Bughea­nu con una pro­pria lista, sta nel fat­to che una lista allea­ta al PDL-Offi­ci­ne di Cec­chi, non distur­be­reb­be mini­ma­men­te le liste civi­che che si con­trap­pon­go­no in modo sem­pre più incal­zan­te allo stes­so Cec­chi ed al PD!!

Inve­ce, con la can­di­da­tu­ra a sin­da­co di Roxa­na Bughea­nu, indi­pen­den­te da Cec­chi, si vuo­le distrar­re l’opinione pub­bli­ca e distur­ba­re l’a­zio­ne di con­tra­sto e con­cor­ren­zia­le del­le liste civi­che, in par­ti­co­la­re di DAMOSE DA FA’.., che mira­no a far emer­ge­re i rovi­no­si (per i cit­ta­di­ni ed il ter­ri­to­rio) lega­mi anti­te­ti­ci deter­mi­na­ti­si, in que­sto decen­nio tra­scor­so, tra il PDL ed il PD.

La can­di­da­tu­ra del­la Bughea­nu, quin­di, mira a inde­bo­li­re l’attenzione sul­le liste civi­che ed in par­ti­co­la­re su  DAMOSE DA FA’ peer il bene di Mari­no, crean­do così una sor­ta di “cor­ti­na pro­tet­ti­va” a tute­la innan­zi tut­to di Cec­chi e del PDL-Offi­ci­na. Infat­ti, di ciò ne abbia­mo subi­to avu­to la pal­pa­bi­le dimo­stra­zio­ne: il cit­ta­di­no ha subi­to indi­riz­za­to la sua atten­zio­ne sul­la per­so­na del­la can­di­da­ta ita­lo-rume­na, espri­men­do i giu­di­zi più sva­ria­ti, dimen­ti­can­do e tra­scu­ran­do le gra­vi respon­sa­bi­li­tà poli­ti­che ed ammi­ni­stra­ti­ve sia del PDL (di cui l’associazione dei rume­ni è sta­ta per 10 anni par­te atti­va e ser­vi­zie­vo­le), e sia del PD che da un decen­nio stan­no vio­len­tan­do il nostro ter­ri­to­rio e impo­ve­ri­to l’economia loca­le, rite­nen­do in que­sto modo di poter rin­sal­da­re il lega­me a dop­pio filo per por­ta­re a ter­mi­ne, in un modo (PDL-Offi­ci­na) o in un altro (PD), l’affare di Via del Divi­no Amo­re oltre a defi­ni­re tut­te le altre que­stio­ni aper­te. In con­clu­sio­ne, tan­to per ricor­da­re come sono anda­te le cose, e per­ché come cit­ta­di­ni di Mari­no non gra­dia­mo esse­re pre­si ulte­rior­men­te in giro, dicia­mo alla sig.ra Bughea­nu, che in que­sti 10 anni,  che se ci sono sta­ti cit­ta­di­ni emar­gi­na­ti, quel­li sono i cit­ta­di­ni di Mari­no e le impre­se arti­gia­ne loca­li, men­tre la sig.ra Bughea­nu ed il sig. Toma Romu­lus Sin­ca sono sta­ti ben silen­ti, inte­gra­ti e fun­zio­na­li al PDL di Paloz­zi, Sil­va­gni e Cec­chi.

Dopo l’e­ven­tua­le ele­zio­ne del sin­da­co PDL-Offi­ci­na o del  PD, la can­di­da­ta sin­da­co ita­lo-rume­na, acqui­si­to il seg­gio in con­si­glio comu­na­le,  potreb­be aspi­ra­re ed otte­ne­re un posto in giun­ta come ricom­pen­sa del buon lavo­ro di “distur­bo” svol­to in dan­no del­le liste civi­che ed in par­ti­co­la­re del­la lista DAMOSE DA FA’… per il bene di Mari­no. Ma in que­sto pos­si­bi­le sce­na­rio, cioè con la ripro­po­si­zio­ne di un sin­da­co PDL-Offi­ci­na o addi­rit­tu­ra PD (meno pro­ba­bi­le vista la pre­si­den­za del­la regio­ne Lazio a con­du­zio­ne PD), raf­for­za­to dal con­si­glie­re ita­lo-rume­no, qua­li sareb­be­ro i bene­fi­ci e le pro­spet­ti­ve del nostro ter­ri­to­rio e del­la Comu­ni­tà mari­ne­se,  già dura­men­te pro­va­ta dal mal­go­ver­no di que­sti 10 anni tra­scor­si? Il pae­se ha un biso­gno estre­mo di cam­bia­re ed il cit­ta­di­no ha il dirit­to-dove­re di crea­re le con­di­zio­ni per il con­cre­to cam­bia­men­to!

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