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Tarquinia, Ranucci: Pessima figura di M5S sulla centrale unica di committenza
06/04/2016Questo articolo è stato letto 5462 volte!
Pessima figura di M5S sulla centrale unica di committenza
L’assessore Ranucci: «Perché non si ha il coraggio di chiedere scusa, quando si sbaglia»
«Perché quando si fa una figuraccia non si ha il coraggio di chiedere scusa invece di perseverare nell’errore». Lo afferma l’assessore ai lavori pubblici, in risposta al Movimento 5 Stelle, in merito alla riunione sulla centrale unica di committenza (CUC). «Ho rappresentato il Comune di Tarquinia alla riunione a Montalto di Castro – prosegue – e, appena tornato in sede, ho dato l’incarico ai miei funzionari di organizzare una riunione con tutte le ditte di Tarquinia, per portarle a conoscenza dei cambiamenti. La riunione è stata fatta in comune alla presenza di tantissime ditte e i funzionari hanno preso le presenze per contattare subito anche le ditte assenti. Alla presenza mia, del dirigente e della funzionaria abbiamo edotto i presenti dei cambiamenti e delle procedure da fare al più presto. Nessun altro Comune – prosegue ha fatto quello che noi abbiamo fatto, a tempo di record. Le ditte presenti ci hanno riconosciuto pubblicamente la tempestività con la quale abbiamo illustrato la CUC. Non era un obbligo del Comune, ma l’abbiamo fatto proprio per evitare che qualche ditta restasse all’oscuro di tali cambiamenti. Ora qualcuno ha bucato la notizia? Non sapeva che c’era stata già una riunione a tal proposito? Può succedere, basta chiedere scusa senza alimentare polemiche e magari andare alla ricerca spasmodica di qualche ditta che non ha partecipato per gridare allo scandalo. Il mio ufficio resterà comunque, come già detto, a disposizione di tutte le ditte per tutti i chiarimenti del caso. Come si vede tanto rumore per nulla: un autentico autogol fatto perché si cerca sempre del marcio pure quando il marcio non c’è. Ringrazio le ditte che sui social network hanno evidenziato la tempestività e la correttezza del Comune e, in particolare, del mio assessorato».
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