Ciampino Bene Comune e varie liste e partiti scendono in campo per l’IGDO

Ciampino Bene Comune e varie liste e partiti scendono in campo per l’IGDO

30/03/2016 0 Di Redazione

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IGDO_retroDa qual­che gior­no i cit­ta­di­ni han­no appre­so la noti­zia di un’asta pub­bli­ca per l’IGDO. Vener­dì 18 Mar­zo,  nell’incontro che Ciam­pi­no Bene Comu­ne ha orga­niz­za­to alla Sala Con­si­lia­re per il Par­co pub­bli­co al Muro dei Fran­ce­si, è inter­ve­nu­to il Sin­da­co che ha con­fer­ma­to la dispo­ni­bi­li­tà dell’Amministrazione Comu­na­le per rea­liz­za­re il par­co, ma ha anche par­la­to dell’IGDO. Ter­zul­li ha det­to che ci sono sta­ti erro­ri nel pas­sa­to per le scel­te recen­ti e lon­ta­ne intra­pre­se per il gran­de com­ples­so edi­li­zio cit­ta­di­no e che non è però nel­le inten­zio­ni dell’amministrazione comu­na­le par­te­ci­pa­re all’asta pub­bli­ca, anche se si par­te dall’importo mini­mo di solo 1.500.000 di euro. Il Sin­da­co ha dun­que lascia­to la paro­la all’Assessore Pazien­za che ha ricon­fer­ma­to come non ci sia da par­te del Comu­ne né la volon­tà né la dispo­ni­bi­li­tà eco­no­mi­ca per par­te­ci­pa­re all’asta. Sap­pia­mo però, dall’intervista che lo stes­so Pazien­za ha rila­scia­to qual­che gior­no fa agli orga­ni di stam­pa, che il Comu­ne stes­so ha indi­riz­za­to la Siciet, socie­tà pro­prie­ta­ria dell’IGDO, ver­so l’asta pub­bli­ca, ma sen­za mai nean­che pen­sa­re di poter par­te­ci­pa­re o di acqui­si­re in qual­che modo l’intero com­ples­so edi­li­zio. Eppu­re è pro­prio il pro­gram­ma di man­da­to del Sin­da­co che indi­ca chia­ra­men­te que­sta stra­da poi­ché per l’IGDO è ripor­ta­to espres­sa­men­te: “Saran­no valu­ta­te e pri­vi­le­gia­te tut­te le pos­si­bi­li col­la­bo­ra­zio­ni con enti e isti­tu­zio­ni sovra­co­mu­na­li per arri­va­re ad una acqui­si­zio­ne pub­bli­ca dell’area”!

 Ecco dun­que alcu­ne doman­de che nasco­no imme­dia­te di fron­te a que­sta vicen­da:

1) Il Sin­da­co e l’Assessore Pazien­za si sono alme­no ado­pe­ra­ti per atti­va­re e intra­pren­de­re con­tat­ti con gli enti e le isti­tu­zio­ni sovra­co­mu­na­li per poter giun­ge­re all’acquisizione pub­bli­ca dell’area?

2) Per­ché l’amministrazione comu­na­le rifiu­ta di par­te­ci­pa­re all’asta pub­bli­ca e lascia così aper­ta l’acquisizione dell’IGDO non per la col­let­ti­vi­tà ma per i costrut­to­ri che si pre­sen­te­ran­no e che con una offer­ta esi­gua potran­no dispor­re dell’intero com­ples­so?

3)  In que­sti qua­si due anni i cit­ta­di­ni non han­no sapu­to nul­la di quan­to matu­ra­va per l’IGDO. Qua­li sono sta­te dun­que le stra­te­gie e le ini­zia­ti­ve mes­se in cam­po dall’amministrazione comu­na­le per man­te­ner fede a que­sto impe­gno del pro­gram­ma di gover­no?

4) Per l’acquisizione dell’IGDO si potreb­be­ro uti­liz­za­re le risor­se di mutui già atti­vi che potreb­be­ro ren­de­re dispo­ni­bi­li già ora mol­to dena­ro pub­bli­co e dun­que per­ché ci sono tan­ti dub­bi nell’utilizzarli con pro­fi­cui­tà, coglien­do un obiet­ti­vo ampia­men­te con­di­vi­so dal­la gran par­te dei cit­ta­di­ni?

Sull’asta dell’IGDO resta­no comun­que mol­ti dub­bi poi­ché i docu­men­ti alle­ga­ti all’avviso ripor­ta­no una peri­zia per l’edificio che si rife­ri­sce a un pro­get­to mai appro­va­to, anzi boc­cia­to dal­la Com­mis­sio­ne Con­si­lia­re IGDO nel 2009. Anche il pre­ce­den­te pro­get­to, risa­len­te al 2001, fu rite­nu­to “inat­tua­bi­le” dal Con­si­glio Comu­na­le nel 2008. Inol­tre il com­ples­so sem­bra gra­va­to da tute­le e vin­co­li che appa­io­no tutt’ora effi­ca­ci, men­tre l’avviso d’asta non li rife­ri­sce affat­to. Indub­bia­men­te per tut­ta la vicen­da è sta­ta attua­ta una trat­ta­ti­va con la pro­prie­tà, sen­za infor­ma­re i cit­ta­di­ni. C’è trop­pa poca chia­rez­za e tra­spa­ren­za poi­ché, in con­clu­sio­ne, non si com­pren­de cosa sia affet­ti­va­men­te posto all’asta: un rude­re di 73.000 metri cubi che ha il vin­co­lo di “cen­tro sto­ri­co cit­ta­di­no” impo­sto dal PTPR (Pia­no Ter­ri­to­ria­le Pae­si­sti­co Regio­na­le) oppu­re una volu­me­tria che si può varia­re in chia­ve spe­cu­la­ti­va, rivol­to solo agli inte­res­si dei soli­ti costrut­to­ri loca­li?

La rinun­cia del Sin­da­co e dell’amministrazione comu­na­le di cen­tro­si­ni­stra alla acqui­si­zio­ne pub­bli­ca è la rinun­cia alla cit­tà pub­bli­ca ed una aper­tu­ra tota­le all’interesse di par­te e pri­va­to. E’ la rinun­cia a dota­re l’intera cit­tà e il cen­tro cit­ta­di­no dei ser­vi­zi pub­bli­ci che da decen­ni man­ca­no. A loro poco impor­ta se così tra­di­sco­no aper­ta­men­te il man­da­to degli elet­to­ri e non rispet­ta­no gli impe­gni che han­no dichia­ra­to di attua­re. Solo per que­sto dovreb­be­ro dimet­ter­si, ma pos­sia­mo aspet­tar­ci una cosa simi­le da chi inve­ce mostra di non ave­re rispet­to per gli altri?

Cit­tà in Comu­ne invi­ta tut­ti i cit­ta­di­ni a riap­pro­priar­si del dirit­to di deci­de­re e sce­glie­re il meglio per la cit­tà dove abi­ta­no. Soste­nia­mo e rilan­cia­mo quel per­cor­so di par­te­ci­pa­zio­ne diret­ta, mobi­li­ta­zio­ne e discus­sio­ne pub­bli­ca e tra­spa­ren­te che diver­se real­tà cit­ta­di­ne ave­va­no già intra­pre­so mol­ti anni fa in dife­sa dell’IGDO. Ora spet­ta alla nostra capa­ci­tà col­let­ti­va la pos­si­bi­li­tà di impe­di­re di sven­de­re la memo­ria, la sto­ria e il futu­ro del­la cit­tà pub­bli­ca.

 

Par­te­ci­pia­mo al Con­si­glio Comu­na­le con­vo­ca­to per discu­te­re del­la vicen­da dell’IGDO

Gio­ve­dì 31 mar­zo ore 15,30 – sala con­si­lia­re via IV Novem­bre

 

Pre­si­dio cit­ta­di­no con micro­fo­no aper­to a chiun­que voglia dire la sua

Saba­to 2 Apri­le ore 17,00 — Piaz­za del­la Pace

 

Colo­ra­ta pre­sen­za alla “Vola Ciam­pi­no” per infor­ma­re e discu­te­re fra cit­ta­di­ni

Dome­ni­ca 3 Apri­le ore 9.00 – 12,00 vie del cen­tro

Ciam­pi­no, 26 mar­zo 2016

Ade­ri­sco­no:

Cit­tà In Comu­ne

Offi­ci­ne Civi­che

Rifon­da­zio­ne Comu­ni­sta

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