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L’Opinione: la FOCSIV spiega perché votare Si’ contro le trivellazioni il 17 aprile
16/03/2016Questo articolo è stato letto 4215 volte!
17 aprile 2016 — Referendum contro le trivelle
FOCSIV — VOTARE SI
Fermare le trivelle per l’estrazione di idrocarburi è sostenere la giustizia climatica.
“Sta crescendo la consapevolezza mondiale sulla causa del cambiamento climatico: un sistema economico fondato sullo sfruttamento senza limiti delle risorse naturali e dell’uomo. Il grido della terra e dei poveri è sempre più forte. Occorre cambiare il sistema, il paradigma tecno-scientifico su cui si basa, e la nostra cultura che depreda, che provoca ingiustizia sociale e scarti umani al Sud e al Nord del mondo, perché tutto è interconnesso.” Il messaggio di Papa Francesco è chiaro e inequivocabile così come la voce delle numerose comunità locali con cui lavorano gli organismi della FOCSIV.
Sono queste le ragioni che spingono FOCSIV a sostenere il referendum contro le trivelle. Chiediamo perciò a tutti i membri della Federazione, a tutte le amiche ed amici, ai volontari, alle ragazze e ragazzi del servizio civile, ai compagni di strada del pellegrinaggio, alle persone che credono nella giustizia sociale e ambientale di ritrovare l’entusiasmo per partecipare a uno strumento di democrazia diretta troppo volte defraudato.
Dopo il referendum per l’acqua pubblica, quello per fermare le trivelle è un altro appuntamento dove i cittadini italiani devono lanciare un chiaro messaggio alla politica a favore della salvaguardia dei beni comuni. Partecipare al referendum sulle trivelle significa ridare voce anche al referendum sull’acqua, disatteso da ben 5 anni dalla politica.
Fermare le trivelle significa avere consapevolezza che dobbiamo cambiare il sistema, non cambiare il clima! Dobbiamo agire per ridurre gli effetti del cambiamento climatico attraverso un nuovo modello di produrre e consumare energia, diminuendo sempre di più l’utilizzo di carburanti fossili sostituendoli con le energie rinnovabili e adottando stili di vita più sobri e capaci di migliorare la qualità della nostra vita. In questo modo, ridurremmo anche il debito ecologico che abbiamo creato a danno dei popoli del sud, che subiscono e soffrono sempre di più gli effetti disastrosi degli eventi climatici.
Vi invitiamo ad agire, diffondere l’informazione e sensibilizzare i cittadini dei vostri territori sul quesito referendario, affinché si vada a votare per il referendum del 17 aprile 2016 e a votare SI per abrogare la norma — introdotta con l’ultima Legge di Stabilità — che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa di non avere più scadenze.
La Legge di Stabilità 2016, infatti, pur vietando il rilascio di nuove autorizzazioni entro le 12 miglia dalla costa, rende sine die le licenze già rilasciate in quel perimetro di mare.
Il vero quesito è: “vuoi che l’Italia investa sull’efficienza energetica, sul 100% fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione?” e, come FOCSIV aggiungiamo, “vuoi che l’Italia sia il paese che tutela i beni comuni, la giustizia sociale e climatica?”.
Partecipiamo, creiamo comitati a livello locale per il referendum, utilizziamo uno strumento democratico per dire SI, e continuiamo con il nostro impegno quotidiano per la giustizia climatica.
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