Marino: Il cemento al Divino Amore/Mugilla si può fermare: tutto ancora in mano al TAR e alla politica

Marino: Il cemento al Divino Amore/Mugilla si può fermare: tutto ancora in mano al TAR e alla politica

11/03/2016 0 Di Redazione

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discarica_falcognana_ardeatina_divino_amore_2Il cemen­to al Divi­no Amore/Mugilla si può fer­ma­re: tut­to anco­ra in mano al TAR e alla poli­ti­ca

ADA: “Chi spar­ge voce che non si può più fare nien­te per fer­ma­re il cemen­to non sa cosa dice o men­te”

Il comi­ta­to Argi­ne via Divi­no Amo­re (ADA) com­bat­te dal 2011 attra­ver­so il Tri­bu­na­le Ammi­ni­stra­ti­vo Regio­na­le, con tre ricor­si e due depo­si­ti di atti aggiun­ti­vi, l’operazione per oltre 1.300.000 m cubi di cemen­to appro­va­ta dall’allora sin­da­co di Mari­no Adria­no Paloz­zi con la sua giun­ta e mag­gio­ran­za di cen­tro­de­stra com­po­sta da Sil­va­gni, Cec­chi, Pisa­ni, Bar­to­lo­ni, Prin­zi, Minot­ti e altri nomi sto­ri­ci del­la vec­chia poli­ti­ca mari­ne­se.

Le soli­te voci dif­fu­se ad hoc da alcu­ni poli­ti­ci loca­li” dichia­ra il Comi­ta­to ADA “vor­reb­be­ro ora­mai ine­lut­ta­bi­le, pra­ti­ca­men­te sui nastri di par­ten­za, la cemen­ti­fi­ca­zio­ne di cir­ca 100 etta­ri di ter­ri­to­rio nel­la pia­nu­ra di Mari­no. Si trat­ta di un’operazione da cir­ca 15.000 abi­tan­ti per il rad­dop­pio di San­ta Maria del­le Mole e Frat­toc­chie. A que­sto riguar­do in nostro Comi­ta­to ADA ricor­da a tut­ta la popo­la­zio­ne che que­sta cemen­ti­fi­ca­zio­ne non è affat­to anda­ta a buon fine e che su di essa pen­do­no dei ricor­si al TAR, non ulti­mo quel­lo avan­za­to dal­la stes­sa Cit­tà Metro­po­li­ta­na con­tro la Regio­ne Lazio ed il Comu­ne di Mari­no in quan­to il deva­stan­te pro­get­to edi­fi­ca­to­rio è in con­tra­sto con il Pia­no Ter­ri­to­ria­le Pro­vin­cia­le Gene­ra­le (PTPG). Su que­sti ricor­si si atten­de il pro­nun­cia­men­to del giu­di­ce.

Chi spar­ge voce che non sia pos­si­bi­le fare nien­te per fer­ma­re il cemen­to non sa cosa dice o men­te. Inol­tre, la poli­ti­ca che fino­ra ha visto a Mari­no pro­ta­go­ni­sti per­so­nag­gi come Paloz­zi, Sil­va­gni e tut­to cen­tro­de­stra di Mari­no, pur­trop­po nel silen­zio del­la mag­gio­ran­za di Zin­ga­ret­ti in Regio­ne Lazio, potreb­be tro­va­re nei pros­si­mi mesi dei nuo­vi inter­lo­cu­to­ri di mag­gio­ran­za al comu­ne, diver­si dal cen­tro­de­stra, con la dichia­ra­ta volon­tà di rive­de­re tut­to que­sto assur­do impian­to spe­cu­la­ti­vo e ripri­sti­na­re la sal­va­guar­dia di un’area di enor­me valo­re agri­co­lo, pae­sag­gi­sti­co e archeo­lo­gi­co. L’azione di ADA, e di altre asso­cia­zio­ni, ha impe­di­to da 5 anni a que­sta par­te la distru­zio­ne del ter­ri­to­rio e l’impegno di ADA non si fer­me­rà fin­chè que­sta mano­vra imma­gi­na­ta da poli­ti­ci ambi­gui, ambi­zio­si e car­rie­ri­sti non sarà archi­via­ta per­chè incom­pa­ti­bi­le con la tute­la del bene comu­ne.

 

Argi­ne via Divi­no Amo­re

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