Cori: gli studenti del ‘Chiominto’ incontrano Elio Filippo Accrocca nel 20° anniversario della sua scomparsa

Cori: gli studenti del ‘Chiominto’ incontrano Elio Filippo Accrocca nel 20° anniversario della sua scomparsa

17/02/2016 0 Di Marco Castaldi

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LABORATORI ELIO FILIPPO ACCROCCA3Nell’anno del 20° anni­ver­sa­rio del­la mor­te di Elio Filip­po Accroc­ca (Cori, 17 Apri­le 1923 – Roma, 11 Mar­zo 1996), cir­ca 400 stu­den­ti di 15 clas­si del­la scuo­la pri­ma­ria e secon­da­ria di pri­mo gra­do dell’Istituto Com­pren­si­vo Sta­ta­le ‘Cesa­re Chio­min­to’ di Cori stan­no fre­quen­tan­do i labo­ra­to­ri didat­ti­ci dedi­ca­ti alle prin­ci­pa­li tap­pe bio­gra­fi­che dell’autore, alle sue ope­re e alle tema­ti­che a lui più care.

Gli incon­tri sono orga­niz­za­ti e cura­ti dall’Associazione cul­tu­ra­le ‘Arca­dia’ e si svol­go­no all’interno del­la Biblio­te­ca civi­ca di Cori, inti­to­la­ta ad Elio Filip­po Accroc­ca, impor­tan­te per­so­nag­gio del­la let­te­ra­tu­ra con­tem­po­ra­nea. Il per­cor­so mono­gra­fi­co su Elio Filip­po Accroc­ca è sta­to inse­ri­to per la ricor­ren­za nel­la pro­gram­ma­zio­ne didat­ti­ca del­la Biblio­te­ca di Cori, rivol­ta gli alun­ni del­le scuo­le loca­li, e ver­rà ripro­po­sto anche in futu­ro.

I pro­get­ti didat­ti­ci del­la Biblio­te­ca di Cori, che con­ti­nue­ran­no fino a metà Mag­gio, inclu­do­no per­cor­si for­ma­ti­vi in diver­si ambi­ti tema­ti­ci: dal­la scrit­tu­ra crea­ti­va all’utilizzo con­sa­pe­vo­le dei ser­vi­zi biblio­te­ca­ri. Nel caso spe­ci­fi­co vie­ne dedi­ca­ta una par­ti­co­la­re atten­zio­ne alla rifles­sio­ne sull’importanza del­la biblio­te­ca per­so­na­le di Elio Filip­po Accroc­ca, dona­ta dai suoi ere­di alla Biblio­te­ca di Cori e al momen­to in cor­so di trat­ta­men­to.

Attra­ver­so l’analisi di alcu­ni volu­mi in essa con­te­nu­ti, i ragaz­zi han­no modo di medi­ta­re sul valo­re che un libro appar­te­nu­to ad Elio Filip­po Accroc­ca può ave­re per la risco­per­ta e la valo­riz­za­zio­ne del­la sua figu­ra. Accroc­ca è un poe­ta da rileg­ge­re e stu­dia­re nel­le sue ine­sau­ri­bi­li inven­zio­ni lin­gui­sti­che. Allie­vo ed ami­co di Giu­sep­pe Unga­ret­ti, capo­sti­pi­te del Grup­po di Por­to­nac­cio, è anno­ve­ra­to tra i gran­di poe­ti post­bel­li­ci ita­lia­ni, il mag­gio­re espo­nen­te dell’area roma­na.

Un arti­sta ed intel­let­tua­le a tut­to ton­do, che sep­pe vive­re inten­sa­men­te la sua epo­ca. Una vita inten­sa e sol­ca­ta da vari lut­ti fami­lia­ri fu l’ispiratrice di ver­si dolo­ro­si. Oltre a Roma, cantò la cit­tà di ori­gi­ne, la sua fon­da­zio­ne leg­gen­da­ria e la sua sto­ria pre-roma­na. Rac­con­tò l’esistenza, l’infinito, il tem­po, lo spa­zio, la vita con­cre­ta di ogni gior­no. La poe­sia euro­pea di Accroc­ca è anco­ra straor­di­na­ria­men­te attua­le.

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