Vini coresi da Oscar

Vini coresi da Oscar

24/11/2015 0 Di Marco Castaldi

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OSCAR BEREBENE VINI CORESIIl Casto­re Bel­lo­ne IGT 2014 e il Pan­ta­leo Gre­co IGT 2014 del­la Cin­cin­na­to e Capo­le­mo­le Bian­co 2014 di Mar­co Car­pi­ne­ti otten­go­no l’Oscar qualità/prezzo sul­la Gui­da Bere­Be­ne 2016 del Gam­be­ro Ros­so

La Gui­da Bere­Be­ne 2016 ha attri­bui­to l’Oscar qualità/prezzo 2016 a tre vini core­si, due del­la Cin­cin­na­to, Casto­re Bel­lo­ne IGT 2014 e Pan­ta­leo Gre­co IGT 2014, ed uno dell’Azienda Agri­co­la Bio­lo­gi­ca Mar­co Car­pi­ne­ti, il Capo­le­mo­le Bian­co 2014. Il pre­sti­gio­so rico­no­sci­men­to iden­ti­fi­ca la qua­li­tà miglio­re a un prez­zo acces­si­bi­le ed ogni anno vie­ne attri­bui­to a quei vini che si con­trad­di­stin­guo­no per il carat­te­re e la per­so­na­li­tà e per l’ottimo rap­por­to qualità/prezzo. Da 26 anni, la Gui­da Bere­be­ne con­tri­bui­sce a ren­de­re più niti­da la foto­gra­fia che il Gam­be­ro Ros­so offre del vasto pano­ra­ma del vino ita­lia­no. Le pagi­ne di que­sta gui­da sono dedi­ca­te a quel­le deno­mi­na­zio­ni che aiu­ta­no a sco­pri­re un’Italia fat­ta di viti­gni autoc­to­ni, più o meno cono­sciu­ti, qual­che vol­ta sot­to­va­lu­ta­ti.

In que­sta edi­zio­ne, pre­sen­ta­ta dome­ni­ca 22 Novem­bre al Lin­got­to Fie­re di Tori­no in occa­sio­ne del Gour­met Expo­fo­rum, sono sta­ti asse­gna­ti 668 Oscar qualità/prezzo a vini che sugli scaf­fa­li del­le eno­te­che o del­la gran­de distri­bu­zio­ne si asse­sta­no non oltre la soglia dei 10 euro, per­le eno­lo­gi­che che val­go­no un assag­gio, per­fet­te per un con­su­mo quo­ti­dia­no. Tan­te pic­co­le e pic­co­lis­si­me real­tà che com­pon­go­no il pro­fi­lo di un Pae­se enoi­co vario e inte­res­san­te, che meri­ta di esse­re cono­sciu­to più a fon­do. Tra que­sti i tre vini di Cori, tut­ti pro­dot­ti con viti­gni autoc­to­ni, nel cui recu­pe­ro e valo­riz­za­zio­ne le due Can­ti­ne, Cin­cin­na­to e Mar­co Car­pi­ne­ti, sono da anni impe­gna­ti in un sapien­te lavo­ro che coniu­ga tra­di­zio­ne e moder­ni­tà e, nel caso di Car­pi­ne­ti, anche un approc­cio bio­lo­gi­co e bio­di­na­mi­co alla pro­du­zio­ne. Un con­nu­bio for­tu­na­to che sta dan­do otti­mi risul­ta­ti.

Il Bel­lo­ne, uva bian­ca di ori­gi­ne anti­chis­si­ma, è pre­sen­te nel Casto­re, otte­nu­to dal­la sua vini­fi­ca­zio­ne in purez­za, un vino di raf­fi­na­ta ele­gan­za che rac­chiu­de in sé la ter­ra di ori­gi­ne e pren­de il nome dai miti­ci Dio­scu­ri cui è dedi­ca­to l’antico tem­pio di Casto­re e Pol­lu­ce, i cui resti impo­nen­ti arric­chi­sco­no il patri­mo­nio archeo­lo­gi­co di Cori. Il Pan­ta­leo inve­ce si ottie­ne dal­la vini­fi­ca­zio­ne in purez­za dell’antico viti­gno autoc­to­no Gre­co, col­ti­va­to nell’omonima loca­li­tà del com­pren­so­rio di Cori. Il Bel­lo­ne, da sem­pre col­ti­va­to nel­la riden­te e rigo­glio­sa cam­pa­gna core­se, carat­te­riz­za anche il Capo­le­mo­le Bian­co, accom­pa­gna­to da una timi­da pre­sen­za di Gre­co Moro. Il Bel­lo­ne è cono­sciu­to anche come uva pane per la sua buc­cia sot­ti­le e deli­ca­ta, che si apre ad una pode­ro­sa pol­pa, con­si­sten­te come le mura poli­go­na­li poste a pro­te­zio­ne dell’antica Cora. Gli aci­ni ema­na­no ori­gi­na­li e sin­ce­ri pro­fu­mi, gli stes­si che un tem­po, duran­te la ven­dem­mia, scor­re­va­no tra le ciot­to­lo­se vie del pae­se, nar­ran­do la mae­stria di uomi­ni sag­gi e pas­sio­na­li: i con­ta­di­ni.

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