Ladispoli, Affare campo sportivo: il Comitato per la Legalità chiede di sospendere tutto in attesa del referendum

Ladispoli, Affare campo sportivo: il Comitato per la Legalità chiede di sospendere tutto in attesa del referendum

17/09/2015 0 Di Redazione

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Ladi­spo­li, Affa­re cam­po spor­ti­vo: chie­dia­mo una mozio­ne per sospen­de­re ogni azio­ne in atte­sa del refe­ren­dum

La cit­tà con­ti­nua a mani­fe­sta­re disap­pro­va­zio­ne per l’affare del cam­po spor­ti­vo e la vicen­da mon­ta sem­pre di più per­ché, in que­sto caso, come mai in pre­ce­den­za, si rive­la la vera con­trap­po­si­zio­ne socia­le del­la cit­tà di Ladi­spo­li: da un lato gli inte­res­si dei cit­ta­di­ni e la valo­riz­za­zio­ne del ter­ri­to­rio; dall’altro gli accor­di e le que­stio­ni oscu­re, con­no­ta­te da atti disper­si, ammi­ni­stra­to­ri in con­flit­to di inte­res­si e con­si­glie­ri comu­na­li asser­vi­ti.

La vicen­da, che qual­cu­no spe­ra­va di aver mes­so a tace­re, tor­na sul­la cro­na­ca gra­zie alla par­te­ci­pa­zio­ne del sin­da­co Paliot­ta a una tra­smis­sio­ne di radio radi­ca­le (link in fon­do alla pagi­na) nel cor­so del­la qua­le per­si­no il “guru” Oli­vie­ro Tosca­ni, che dimo­stra di cono­sce­re Ladi­spo­li e aver­la già foto­gra­fa­ta e anno­ve­ra­ta tra le “cit­tà peg­gio­ri, dal pun­to di vista urba­ni­sti­co” costrui­te sen­za gusto da “geo­me­tri asser­vi­ti a logi­che di par­ti­to”, con­te­sta la deci­sio­ne assun­ta dal Con­si­glio Comu­na­le.

A soste­gno del­la deci­sio­ne, bal­bet­tan­do, il sin­da­co Paliot­ta, affer­ma che si trat­te­reb­be di un ope­ra che resti­tui­sce ser­vi­zi a un zona del­la cit­tà che ne è pri­va. E che la deci­sio­ne sarà ogget­to di un refe­ren­dum tra i cit­ta­di­ni del Cer­re­to.

.Al riguar­do è oppor­tu­no pre­ci­sa­re che non è affat­to vero che la zona non ha ser­vi­zi.poco più a est, infat­ti, sor­ge una piaz­za (che il Comu­ne avreb­be acqui­si­to per com­pen­sa­zio­ne urba­ni­sti­ca, pro­prio da un altro paren­te del­la stes­sa fami­glia in gio­co, ma anco­ra dimen­ti­ca di inca­me­ra­re al patri­mo­nio comu­na­le) che rap­pre­sen­ta il cen­tro del quar­tie­re. E più a ove­st, inve­ce, sor­ge un vero e pro­prio “cen­tro com­mer­cia­le a cie­lo aper­to”, cioè Via­le Ita­lia. E’ evi­den­te che la deci­sio­ne del sin­da­co (e di chi lo sostie­ne) oltre a costrui­re un ulte­rio­re obbro­brio, cer­ta­men­te arre­che­rà seri dan­ni al siste­ma del pic­co­lo com­mer­cio, già in gra­vi dif­fi­col­tà.

Per quan­to riguar­da il refe­ren­dum che il sin­da­co invo­ca, in modo insin­ce­ro, per taci­ta­re chi insi­ste sul­la ille­git­ti­mi­tà e inop­por­tu­ni­tà dell’operazione, si rile­va che, pro­prio oggi, 6 set­tem­bre, ricor­re un anno dal­la pre­sen­ta­zio­ne del­la richie­sta da par­te di diver­se asso­cia­zio­ni (nel­la foto), di dota­re il Comu­ne, di un rego­la­men­to che ne per­met­ta il rego­la­re svol­gi­men­to, sen­za che ciò abbia por­ta­to ad alcu­na deci­sio­ne al riguar­do.

Ebbe­ne, poi­ché il sin­da­co con­ti­nua ad affer­ma­re, anche nel­la tra­smis­sio­ne di radio radi­ca­le, di vole­re rispet­ta­re la volon­tà dei cit­ta­di­ni attra­ver­so l’indizione di un refe­ren­dum, chie­dia­mo a uno o più con­si­glie­ri comu­na­li, a dimo­stra­zio­ne del “rea­le rispet­to del­la volon­tà dei cit­ta­di­ni” di vole­re pre­sen­ta­re una mozio­ne affin­ché si impe­gni l’amministrazione comu­na­le a sospen­de­re ogni azio­ne a van­tag­gio del pro­get­to pre­sen­ta­to da “piaz­za gran­de”, fino al com­ple­to esple­ta­men­to del refe­ren­dum e in rela­zio­ne all’esito che ne sca­tu­ri­rà.

Comi­ta­to per la Lega­li­tà

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