Valentina Corrado dichiara: “In virtù della regola dell’avvicendamento del Capogruppo tra tutti gli eletti prevista…
REGIONE, ACQUA: M5S LAZIO: MAGGIORANZA E GIUNTA NON RISPETTANO IMPEGNI PRESI
10/09/2015Questo articolo è stato letto 4838 volte!
Devid Porrello, consigliere del M5S Lazio, dichiara:
“Il nulla di fatto emerso dall’ultima capigruppo è lo specchio di un consiglio regionale con il freno a mano tirato dalle inchieste e dai problemi interni alla maggioranza che non può ottemperare agli impegni presi, come nel caso delle necessarie modifiche alla legge sulla Tutela e Gestione delle acque e a quella per l’individuazione degli ambiti di bacino idrografico. E’ evidente che alla maggioranza e alla giunta non interessa che dal 30 settembre il governo nazionale potrebbe commissariare la regione per non aver promulgato le leggi di attuazione ma bisogna assumersi le proprie responsabilità, fosse solo per rispetto ai cittadini, ai comitati e alle associazioni che si sono impegnati duramente per la raccolta firma per la legge di iniziativa popolare sull’acqua pubblica.”
Silvia Blasi, consigliera del M5S Lazio, dichiara:
“Mentre il consiglio tituba e rimanda l’approvazione delle leggi di attuazione a livello locale la gestione idrica si sta convertendo in un far west. A Rieti, per esempio, l’ATO 3 ha deciso di costituire una nuova società in house per gestire il servizio idrico integrato, nonostante ai sensi di legge l’ATO sia un’entita da considerarsi estinta i cui atti sono nulli. L’ennesimo atto sconsiderato che nasconde la logica di affidare il servizio idrico ad un solo gestore, contravvenendo a tutti quei principi che il consiglio regionale ha trasformato in legge pochi mesi fa per tutelare la volontà popolare sull’acqua pubblica.”
Gruppo Consiliare M5S Regione Lazio
Related Images:
La Redazione delle testate Punto a Capo è composta da volontari che collaborano ad un progetto di condivisione delle informazioni indipendente. La maggior parte dei collaboratori sono pubblicisti, giornalisti, addetti stampa, ma ci sono anche collaboratori alle prime armi che iniziano ad approcciarsi al mestiere in un ambiente libero e senza padroni, il cui principio è dal lontano 1989 di essere la voce di chi voce non ha.