Lavoro, Tiso(CS Iniziativa Comune): “Sfruttamento minori piaga allarmante” 

Lavoro, Tiso(CS Iniziativa Comune): “Sfruttamento minori piaga allarmante” 

06/12/2024 0 Di Marco Montini

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“Il lavo­ro mino­ri­le è un feno­me­no glo­ba­le che, nono­stan­te i pro­gres­si com­piu­ti nel rico­no­sce­re i dirit­ti dei bam­bi­ni, con­ti­nua a rap­pre­sen­ta­re una gra­ve vio­la­zio­ne dei dirit­ti uma­ni. Con que­sto ter­mi­ne si inten­de qual­sia­si atti­vi­tà lavo­ra­ti­va svol­ta da mino­ri al di sot­to dell’età mini­ma lega­le sta­bi­li­ta dai diver­si ordi­na­men­ti nazio­na­li e dal­le con­ven­zio­ni inter­na­zio­na­li. Ma cosa si cela die­tro que­sta real­tà? Le radi­ci del lavo­ro mino­ri­le sono pro­fon­de e com­ples­se: da pover­tà e disu­gua­glian­za eco­no­mi­ca alla assen­za di istru­zio­ne, dal­le cri­si uma­ni­ta­rie e con­flit­ti, alla (non) effi­ca­cia del­le nor­me socia­li e cul­tu­ra­li. Il lavo­ro mino­ri­le, inol­tre, ha effet­ti deva­stan­ti sui più pic­co­li, sia dal pun­to di vista edu­ca­ti­vo, fisi­co e psi­co­lo­gi­co, por­tan­do stress, ansia e man­can­za di una nor­ma­le socia­liz­za­zio­ne e com­pro­met­ten­do il loro svi­lup­po emo­ti­vo. Il lavo­ro mino­ri­le infat­ti non solo pri­va i bam­bi­ni dei loro dirit­ti fon­da­men­ta­li, ma per­pe­tua anche il ciclo del­la pover­tà, poi­ché i mino­ri non istrui­ti avran­no mag­gio­ri dif­fi­col­tà a tro­va­re un impie­go digni­to­so da adul­ti. Anche l’Italia, pur essen­do un pae­se svi­lup­pa­to, non è immu­ne da que­sto pro­ble­ma. Secon­do sti­me recen­ti, il feno­me­no coin­vol­ge bam­bi­ni ita­lia­ni e migran­ti, soprat­tut­to in set­to­ri come l’agricoltura, com­mer­cio e lavo­ro dome­sti­co. E si accom­pa­gna spes­so all’abbandono sco­la­sti­co, soprat­tut­to nel­le regio­ni del Sud, dove la pover­tà e la man­can­za di oppor­tu­ni­tà edu­ca­ti­ve sono più dif­fu­se. Cosa fare per affron­ta­re effi­ca­ce­men­te la que­stio­ne? In pri­mis, ser­ve un approc­cio inte­gra­to: raf­for­za­men­to dell’istruzione, sup­por­to eco­no­mi­co alle fami­glie, moni­to­rag­gio con­cre­to e con­se­guen­ti san­zio­ni, e ulti­mo ma non ulti­mo, lavo­ra­re sul­la sen­si­bi­liz­za­zio­ne, pro­muo­ven­do cam­pa­gne per edu­ca­re la socie­tà. In con­clu­sio­ne, il lavo­ro mino­ri­le non è solo una vio­la­zio­ne dei dirit­ti uma­ni, ma anche un osta­co­lo allo svi­lup­po socia­le ed eco­no­mi­co. È respon­sa­bi­li­tà del­le isti­tu­zio­ni, del­le fami­glie e del­la socie­tà civi­le unir­si per eli­mi­na­re que­sta pia­ga, garan­ten­do a ogni bam­bi­no il dirit­to a cre­sce­re, stu­dia­re e costrui­re un futu­ro digni­to­so. Solo così potre­mo spe­ra­re in una socie­tà più giu­sta e pro­spe­ra”.

Così, in una nota, Car­me­la Tiso, por­ta­vo­ce nazio­na­le del Cen­tro Stu­di Ini­zia­ti­va Comu­ne.

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