Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Rapporto Ismea conferma nostre preoccupazioni”

Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Rapporto Ismea conferma nostre preoccupazioni”

02/12/2024 0 Di Marco Montini

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“Il Rap­por­to 2024 sull’agroalimentare ita­lia­no di Ismea, pre­sen­ta­to nei gior­ni scor­si, con­fer­ma indi­ret­ta­men­te quan­to da tem­po sot­to­li­nea la nostra con­fe­de­ra­zio­ne: la pre­oc­cu­pan­te esi­sten­za di squi­li­bri strut­tu­ra­li nel­la distri­bu­zio­ne del valo­re lun­go la filie­ra agroa­li­men­ta­re e, come al soli­to, pur­trop­po, a paga­re le con­se­guen­ze di que­sta con­giun­tu­ra nega­ti­va sono i pic­co­li e medi agri­col­to­ri, vero e pro­prio anel­lo debo­le di tut­ta la cate­na. Pic­co­li e medi pro­dut­to­ri, peral­tro pena­liz­za­ti da un cam­bia­men­to cli­ma­ti­co sem­pre più peri­co­lo­so e da incre­men­ti dei costi di pro­du­zio­ni che han­no mes­so e stan­no met­ten­do in ginoc­chio il set­to­re. C’è poi una altra que­stio­ne fon­da­men­ta­le: lo stra­po­te­re eco­no­mi­co e con­trat­tua­le del­la gran­de distri­bu­zio­ne orga­niz­za­ta, che impo­ne di fat­to al com­par­to pri­ma­rio deter­mi­na­ti prez­zi di ven­di­ta, inso­ste­ni­bi­li per le pic­co­le e medie impre­se. E’ chia­ro ed evi­den­te che se l’attività pri­ma­ria non diven­ta red­di­ti­zia e pro­fit­te­vo­le in tem­pi defi­ni­ti e velo­ci, l’intero siste­ma ali­men­ta­re rischia let­te­ral­men­te di col­las­sa­re: un po’ come un palaz­zo sen­za fon­da­men­ta. Una ipo­te­si da evi­ta­re con ogni for­za e ogni mez­zo isti­tu­zio­na­le. Cosa fare, dun­que? Innan­zi­tut­to è neces­sa­rio incen­ti­va­re poli­ti­che che tute­li­no la giu­sta remu­ne­ra­zio­ne del pic­co­lo e medio agri­col­to­re, sino­ra schiac­cia­to dal­lo stra­po­te­re del­la gran­de distru­zio­ne orga­niz­za­ta. E in que­sto per­cor­so un ruo­lo chia­ve devo­no aver­lo gover­no ita­lia­no ed Unio­ne Euro­pea, che dovreb­be­ro lavo­ra­re ala­cre­men­te per una più fic­can­te e con­cre­ta rego­la­men­ta­zio­ne dell’azione e del­la l’attività del­le mul­ti­na­zio­na­li. Cosa che, sin­ce­ra­men­te, allo sta­to attua­le non sta avve­nen­do: ed è pro­prio que­sto immo­bi­li­smo poli­ti­co che pre­oc­cu­pa Con­feu­ro”.

Cosi, in una nota stam­pa, Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le Con­feu­ro, la Con­fe­de­ra­zio­ne degli agri­col­to­ri Euro­pei e del Mon­do.

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