Marino/S. Maria delle Mole. Successo, storia e politica a BiblioPop: “Togliatti una biografia” di Morgia. Dura critica al Presidente Mattarella

Marino/S. Maria delle Mole. Successo, storia e politica a BiblioPop: “Togliatti una biografia” di Morgia. Dura critica al Presidente Mattarella

27/11/2024 0 Di Maurizio Aversa

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 130 vol­te!

Il Pre­si­den­te del­la Repub­bli­ca, Ser­gio Mat­ta­rel­la


C’è sta­ta, nep­pu­re vela­ta, una diret­ta cri­ti­ca al Pre­si­den­te del­la Repub­bli­ca Ser­gio Mat­te­rel­la. Non è cosa da poco in un incon­tro pub­bli­co che pre­sen­ta un volu­me, scrit­to come risul­ta­to di quat­tro anni di ricer­ca e met­ten­do nero su bian­co cono­scen­ze sedi­men­ta­te e per­fi­no vita vis­su­ta diret­ta­men­te dall’autore, Cor­ra­do Mor­gia: “Togliat­ti una bio­gra­fia. 1944–1964”. Orga­niz­za­to in die­ci capi­to­li e il tut­to per i tipi del­le edi­zio­ni Bor­deaux. Sostan­zial­men­te, la cri­ti­ca al capo del­lo Sta­to è di natu­ra sto­ri­ca, cul­tu­ra­le, poli­ti­ca e anche costituzionale/isitituzionale. Infat­ti, più di un rela­to­re all’incontro, dav­ve­ro mol­to nutri­to e qua­li­fi­ca­to, si è det­to scon­cer­ta­to e addi­ta­to come incre­di­bi­le que­sto sci­vo­lo­ne. Qua­le? Il fat­to che il Pre­si­den­te Mat­ta­rel­la, giu­sta­men­te han­no sot­to­li­nea­to tut­ti, ha ricor­da­to che quest’anno ricor­ro­no i set­tan­ta anni dal­la scom­par­sa di Alci­de De Gaspe­ri. Capo di Gover­no, capo del­la DC e, soprat­tut­to uno dei padri del­la Costi­tu­zio­ne repub­bli­ca­na anti­fa­sci­sta nata dal­la Resi­sten­za.

Pal­mi­ro Togliat­ti, segre­ta­rio del P.C.I. e uno dei padri del­la Costi­tuen­te


Però, fan­no rile­va­re i rela­to­ri, appun­to cri­ti­ca­men­te, che que­sto è anche l’anno ses­san­te­si­mo del­la scom­par­sa di Pal­mi­ro Togliat­ti, capo del PCI, mini­stro del­la Repub­bli­ca, e, al pari di De Gaspe­ri, uno dei padri del­la Costi­tu­zio­ne. Non a caso, pri­ma dell’appuntamento a Biblio­pop, una dele­ga­zio­ne di comu­ni­sti dei Castel­li e non solo, accom­pa­gna­ti dal segre­ta­rio regio­na­le del PCI, Bru­no Bar­bo­na e dall’autore del libro, han­no sim­bo­li­ca­men­te posto un maz­zo­li­no di fio­ri nell’aiuola del­la piaz­za inti­to­la­ta a Pal­mi­ro Togliat­ti a S. Maria del­le Mole e affis­so una tar­ga com­me­mo­ra­ti­va.

Nel­la biblio­te­ca popo­la­re, Biblio­pop appun­to, l’ambiente oppor­tu­na­men­te riscal­da­to vista la gior­na­ta rigi­da, ha accol­to le deci­ne di par­te­ci­pan­ti. Pos­sia­mo dire appas­sio­na­ta­men­te par­te­ci­pi. Tra il pub­bli­co oltre al segre­ta­rio del PCI Lazio Bar­bo­na; diri­gen­ti dell’Anpi, Anna Giac­ci e Sau­ro Ros­si­ni; il pre­si­den­te del Comi­ta­to di Quar­tie­re S. Maria del­le Mole, Anto­nio Cal­ca­gni; il segre­ta­rio del PD di Mari­no cen­tro, Mar­co Coman­di­ni; il segre­ta­rio del PCI di Aric­cia, Rober­to Boc­chi­no; atti­vi­sti comu­ni­sti di Ciam­pi­no e Grot­ta­fer­ra­ta. Il pre­si­den­te di Biblio­pop, Ser­gio San­ti­nel­li, dopo aver rin­gra­zia­to gli inter­ve­nu­ti e gli ospi­ti, ha ricor­da­to che, pur non aven­do una gran­de cono­scen­za di Togliat­ti, ha ini­zia­to a leg­ger­lo e stu­diar­lo. Ha volu­to quin­di dare un con­tri­bu­to ini­zia­le – sem­pre insi­sten­do sul tasto “chi leg­ge acqui­si­sce capa­ci­tà cri­ti­ca ed è quin­di più libe­ro”, — dan­do let­tu­ra di un bra­no sull’impegno per la pace. Che la guer­ra tut­to distrug­ge e tut­to nascon­de dei dirit­ti e del­la digni­tà del­le per­so­ne. E, per­ciò, indi­ca Togliat­ti, tut­ta la for­za uni­ta­ria pos­si­bi­le per lot­ta­re per la pace è ener­gia ben spe­sa.

Seer­gio San­ti­nel­li, pre­si­den­te di Biblio­pop


Il mode­ra­to­re, Mau­ri­zio Aver­sa, ha intro­dot­to alla discus­sio­ne sot­to­li­nean­do l’attualità di Togliat­ti e del suo ori­gi­na­le pen­sie­ro di comu­ni­sta ita­lia­no. Quin­di è inter­ve­nu­ta Ada Scal­chi, già sin­da­co P.C.I. di Alba­no ed attual­men­te pre­si­den­te APS Sto­ria e Memo­ria dei Castel­li roma­ni. “Si, c’è mol­ta attua­li­tà nel pen­sie­ro di Togliat­ti, ma sia que­sta fol­ta pre­sen­za, che mol­ti segna­li nel­la socie­tà testi­mo­nia­no due cose: che c’è biso­gno di poli­ti­ca. E che sopra ogni cosa c’è neces­si­tà di una gran­de impe­gno sul ver­san­te del­la pace.”. E lan­cia una pro­po­sta: “la crea­zio­ne, anzi l’espansione per­ché qui e là già avvie­ne, nei nostri Castel­li roma­ni di una rete del­le asso­cia­zio­ni che uni­sca­no le for­ze pro­prio per rivi­ta­liz­za­re la poli­ti­ca, pro­prio per met­te­re sem­pre più in pri­mo pia­no la lot­ta per la pace.”.

Da sini­stra: Mau­ro Otta­via­no, Ada Scal­chi, Mau­ri­zio Aver­sa. Sedu­to Cor­ra­do Mor­gia


Mau­ro Otta­via­no, pre­si­den­te del­la Asso­cia­zio­ne del­la­Re­pub­bli­ca, ha svol­to l’intervento prin­ci­pe: “ E’ auspi­ca­bi­le che l’i­ni­zia­ti­va di que­sta sera pos­sa costi­tui­re l’i­ni­zio di una col­la­bo­ra­zio­ne tra l’as­so­cia­zio­ne del­la Repub­bli­ca e Biblio­pop. Gli obiet­ti­vi che ci uni­sco­no sono tan­ti. Per que­sto riten­go che sia impor­tan­te cer­ca­re di svi­lup­pa­re una col­la­bo­ra­zio­ne tra le nostre asso­cia­zio­ni, Innan­zi­tut­to l’af­fer­ma­zio­ne dei valo­ri del­la costi­tuen­te. Anzi, direi del­la Costi­tu­zio­ne nata dal­la lot­ta di libe­ra­zio­ne e dal­la Resi­sten­za al nazi­smo e al fasci­smo, l’af­fer­ma­zio­ne del valo­re del­la cono­scen­za, come ele­men­to, fon­da­men­ta­le di cre­sci­ta e svi­lup­po del­la coscien­za uma­na, l’a­na­li­si del­la sto­ria del­la nostra Repub­bli­ca, la dif­fu­sio­ne del­le infor­ma­zio­ni e del­la sto­ria che noi sap­pia­mo e cono­scia­mo sia del­la sto­ria del­la Repub­bli­ca, sia dei suoi pro­ta­go­ni­sti.”, — quin­di ha pro­se­gui­to – “Oggi più che mai è impor­tan­te che ci sia una ini­zia­ti­va, soprat­tut­to da par­te del socia­le, oltre che del­le for­ze poli­ti­che più sen­si­bi­li per svi­lup­pa­re ulte­rior­men­te i nostri valo­ri pre­sen­ti nel­la Costi­tu­zio­ne. Sia­mo in pre­sen­za di ten­ta­ti­vi di riscri­ve­re la sto­ria del­la Repub­bli­ca Ita­lia­na di nega­re, quel­la che è sta­ta la lot­ta di libe­ra­zio­ne dal fasci­smo e dal nazi­fa­sci­smo, quel­la che è sta­ta la sto­ria e il ruo­lo di par­ti­ti fon­da­men­ta­li per la nasci­ta del­la demo­cra­zia nel nostro pae­se, ten­ta­ti­vi, quin­di di riscri­ve­re una sto­ria fat­ta di bat­ta­glie di lot­te che han­no visto pro­ta­go­ni­sti i lavo­ra­to­ri, i gio­va­ni, gli stu­den­ti, le don­ne insie­me a diver­se for­ze poli­ti­che. Vi è quin­di una ten­den­za oggi ad una cosid­det­ta demo­cra­tu­ra e noi come asso­cia­zio­ne del­la Repub­bli­ca e pen­so anche come Biblio­pop ci oppor­re­mo con tut­te le nostre for­ze.” – quin­di inter­vie­ne nel meri­to – “Cor­ra­do Mor­gia affron­ta l’o­pe­ra di Togliat­ti dal 44 al 64. Ovvia­men­te con qual­che rife­ri­men­to anche agli anni pre­ce­den­ti al 44, per­ché vi è una linea di con­ti­nui­tà tra l’e­la­bo­ra­zio­ne togliat­tia­na dal 44 in poi, con quel­la che è sta­ta dicia­mo l’e­la­bo­ra­zio­ne di Togliat­ti negli anni del­la Resi­sten­za e ancor pri­ma negli anni del­la clan­de­sti­ni­tà. Il secon­do e nel ter­zo capi­to­lo ad esem­pio ven­go­no affron­ta­ti in manie­ra det­ta­glia­ta i rap­por­ti con l’U­nio­ne sovie­ti­ca e Sta­lin impor­tan­ti sono i rife­ri­men­ti al ven­te­si­mo con­gres­so del pcus e all’ot­ta­vo con­gres­so del PCI il rin­no­va­men­to all’in­ter­no del PCI attra­ver­so l’i­dea del par­ti­to nuo­vo è un altro dei pun­ti impor­tan­ti che vie­ne affron­ta­to nel libro di Cor­ra­do così come il ruo­lo del­le don­ne e il ruo­lo degli intel­let­tua­li.”- poi sot­to­li­nea sem­pre rife­ren­do il per­cor­so dei con­te­nu­ti del libro – “La poli­ti­ca uni­ta­ria è un altro dei pun­ti che vie­ne affron­ta­to nel libro di Cor­ra­do e ovvia­men­te que­sto è uno dei pun­ti più impor­tan­ti nel­la impo­sta­zio­ne di Pal­mi­ro Togliat­ti. Que­sta impo­sta­zio­ne vie­ne esa­mi­na­ta in manie­ra det­ta­glia­ta par­ti­co­lar­men­te nel capi­to­lo Set­ti­mo con rife­ri­men­ti alla poli­ti­ca uni­ta­ria nei con­fron­ti del par­ti­to con la sini­stra in gene­ra­le con il Par­ti­to socia­li­sta e con il mon­do cat­to­li­co demo­cra­ti­co quin­di una visio­ne di una poli­ti­ca uni­ta­ria impor­tan­tis­si­ma nel­lo svi­lup­po del­la demo­cra­zia nel nostro pae­se. Impor­tan­tis­si­mi sono inol­tre i rife­ri­men­ti che Togliat­ti fa alla sto­ria del nostro pae­se in par­ti­co­la­re al ruo­lo che ha svol­to il Risor­gi­men­to ita­lia­no come momen­to fon­da­men­ta­le per lo svi­lup­po pro­gres­si­vo del nostro pae­se infi­ne nel libro si ricor­da il memo­ria­le di yal­ta alta altro pun­to impor­tan­te del­l’e­la­bo­ra­zio­ne togliat­tia­na.

Mau­ro Otta­via­no, pre­si­den­te del­l’as­so­cia­zio­ne del­la­Re­pub­bli­ca


Un altro dei temi fon­da­men­ta­li che vie­ne affron­ta­to nel libro di Cor­ra­do è il rap­por­to demo­cra­zia socia­li­smo che uno dei capi­sal­di del­la poli­ti­ca togliat­tia­na que­sto tema è pre­sen­te in mol­te pagi­ne del libro e per­cor­re­re tra­sver­sal­men­te i diver­si capi­to­li del libro stes­so.” – quin­di uno dei temi “cen­tra­li” del libro e del­la sto­ria con Togliat­ti pro­ta­go­ni­sta – “Il tema del­l’U­ni­tà altro tema par­ti­co­lar­men­te signi­fi­ca­ti­vo: la svol­ta di Saler­no del 44 quin­di la scel­ta del fron­te uni­ta­rio anti­fa­sci­sta la uni­tà come abbia­mo det­to all’in­ter­no del Par­ti­to comu­ni­sta l’u­ni­tà con il Par­ti­to socia­li­sta ita­lia­no che è un cruc­cio che Togliat­ti ha con sé e che ter­rà pre­sen­te anche nei momen­ti più dif­fi­ci­li dei rap­por­ti tra comu­ni­sti e socia­li­sti in par­ti­co­la­re anche nel momen­to in cui nasce il cen­tro-sini­stra con un accor­do fra demo­cri­stia­ni e socia­li­sti che ten­de ad emar­gi­na­re il Par­ti­to comu­ni­sta Ita­lia­no tut­ta­via anche in quel­la cir­co­stan­za Togliat­ti non demor­de da un prin­ci­pio fon­da­men­ta­le che è quel­lo del­la uni­tà con le for­ze del lavo­ro con le for­ze del pro­gres­so e del­l’In­no­va­zio­ne e vede nel Par­ti­to socia­li­sta un pun­to impor­tan­te anche se con enor­mi con­trad­di­zio­ni con il mon­do cat­to­li­co demo­cra­ti­co è un altro impor­tan­te tas­sel­lo del­la poli­ti­ca di uni­tà ela­bo­ra­ta da Togliat­ti un pun­to fon­da­men­ta­le mi sem­bra che sia un con­cet­to che Togliat­ti espri­me con gran­de chia­rez­za nel­le sue affer­ma­zio­ni l’im­por­tan­za del­la uni­tà nel­la diver­si­tà del­le sen­si­bi­li­tà e del­le rap­pre­sen­tan­ze di inte­res­si eco­no­mi­ci cul­tu­ra­li poli­ti­ci rap­pre­sen­ta­ti dai diver­si set­to­ri del movi­men­to ope­ra­io.” – quin­di attua­liz­zan­do, Mau­ro Otta­via­no ci pre­sen­ta in con­clu­sio­ne il nes­so tra pen­sie­ro togliat­tia­no, stu­dio e dif­fu­sio­ne del­lo stes­so da par­te di Mor­gia e le dram­ma­ti­che neces­si­tà odier­ne – “I diver­si gli immi­gra­ti le orga­niz­za­zio­ni sta­ta­li i par­ti­ti la sto­ria la cul­tu­ra le lot­te per miglio­ra­re le con­di­zio­ni di milio­ni di lavo­ra­to­ri. Le demo­cra­zie per pri­me sof­fro­no di que­sta per­ce­zio­ne sem­bra­no non esse­re in gra­do di rispon­de­re alle pau­re insi­te nel­l’uo­mo.

Pub­bli­co par­te­ci­pe a Biblio­pop


La demo­cra­zia quin­di come stru­men­to e valo­re per com­bat­te­re le disu­gua­glian­ze e costrui­re un cam­bia­men­to. Se la demo­cra­zia si svuo­ta di que­sti con­cet­ti essa si tra­sfor­ma in demo­cra­tu­ra, eli­ta­ri­smo e bul­li­smo di sta­to. Sen­za la lot­ta per valo­ri fon­da­men­ta­li qua­li la pace l’u­gua­glian­za la soli­da­rie­tà la liber­tà la dife­sa del­la ter­ra e del­l’am­bien­te il miglio­ra­men­to del­le con­di­zio­ni eco­no­mi­che lo svi­lup­po del­l’e­ti­ca del­lo sta­to la demo­cra­zia depe­ri­sce e non è più vista come stru­men­to di eman­ci­pa­zio­ne e poli­ti­ca, cul­tu­ra­le, socia­le ed eco­no­mi­ca. Que­sti mi sem­bra­no esse­re ele­men­ti di attua­li­tà del pen­sie­ro di Togliat­ti rispet­to alla situa­zio­ne in cui stia­mo viven­do e in cui ope­ria­mo ecco dun­que che l’in­se­gna­men­to di Togliat­ti a me pare esse­re un inse­gna­men­to che va al di là del perio­do sto­ri­co in cui è vis­su­to ma ci lascia a noi la pos­si­bi­li­tà di guar­da­re al futu­ro con spe­ran­za e con fidu­cia. In que­sto sen­so il libro di Cor­ra­do ci dà una mano a riflet­te­re a pen­sa­re e ad ela­bo­ra­re un nostro pen­sie­ro cri­ti­co e auto­cri­ti­co ma con­sa­pe­vo­le del­la pos­si­bi­li­tà che un mon­do miglio­re è comun­que pos­si­bi­le.”.

Andrea Sona­glio­ni, del Diret­ti­vo di Futu­ra Uma­ni­tà


Anche Andrea Sona­glio­ni, non nuo­vo alla par­te­ci­pa­zio­ne di pre­sen­ta­zio­ni di que­sto volu­me in altre occa­sio­ni, nel­la sua qua­li­tà di com­po­nen­te il Diret­ti­vo di Futu­ra Uma­ni­tà, asso­cia­zio­ne per la sto­ria e la memo­ria del P.C.I., ha offer­to un qua­li­fi­ca­to con­tri­bu­to di meri­to che qui rias­su­mia­mo: “ L’occasione del­la pre­sen­ta­zio­ne del libro di Cor­ra­do Mor­gia “Togliat­ti. Una bio­gra­fia dal 1944 al 1964” edi­to da Bor­deaux, nel 60° anni­ver­sa­rio dal­la mor­te del segre­ta­rio comu­ni­sta, ci per­met­te di riflet­te­re sul­la por­ta­ta e sul ruo­lo che Pal­mi­ro Togliat­ti ha avu­to nel­la sto­ria del movi­men­to del­le lavo­ra­tri­ci e dei lavo­ra­to­ri e, per­tan­to, nel­la sto­ria del nostro Pae­se. – ricor­da l’esponente comu­ni­sta — La trat­ta­zio­ne dei capi­to­li in cui si arti­co­la il testo, sep­pur cor­po­sa viste le cir­ca 500 pagi­ne, è ordi­na­ta secon­do il cri­te­rio cro­no­lo­gi­co ma con­sen­te comun­que un com­pren­si­bi­le svi­lup­po tema­ti­co che ren­de la let­tu­ra age­vo­le e, al con­tem­po, oppor­tu­na­men­te appro­fon­di­ta. Innan­zi­tut­to, ciò che si pale­sa imme­dia­ta­men­te è l’evidentissima distan­za side­ra­le tra la cara­tu­ra, l’apporto idea­le e la coe­ren­za poli­ti­ca di Togliat­ti – comu­ne a lar­ga par­te del­la clas­se diri­gen­te del suo tem­po – e le per­so­na­li­tà poli­ti­che a noi con­tem­po­ra­nee. Subi­to dopo si è in gra­do di iden­ti­fi­ca­re gli sno­di fon­da­men­ta­li del­la sto­ria ita­lia­na del seco­lo scor­so e le moda­li­tà con le qua­li Togliat­ti – e il Par­ti­to di cui era segre­ta­rio – li ha sapu­ti ana­liz­za­re, inter­pre­ta­re e affron­ta­re. Pro­prio qui ho per­so­nal­men­te ritro­va­to le (due) fasi secon­do me fon­da­men­ta­li e più signi­fi­ca­ti­ve dell’elaborazione del pen­sie­ro di Togliat­ti, tenu­te insie­me da un fat­to­re di attua­li­tà ine­lu­di­bi­le che le erge a pie­tre milia­ri tut­to­ra estre­ma­men­te vali­de per qual­sia­si orga­niz­za­zio­ne poli­ti­ca del­la clas­se lavo­ra­tri­ce.
Par­lo del­le fasi del “par­ti­to nuo­vo” e del­la “costi­tuen­te”. – sot­to­li­nea con for­za Andrea Sona­glio­ni — Il par­ti­to nuo­vo – lan­cia­to con la Svol­ta di Saler­no al ritor­no di Togliat­ti da Mosca – è l’organizzazione di mas­sa con cui la clas­se lavo­ra­tri­ce ha la pos­si­bi­li­tà di lot­ta­re, eman­ci­par­si e, ordi­na­to sui prin­ci­pi del­la demo­cra­zia pro­gres­si­va, di ado­pe­ra­re la tran­si­zio­ne demo­cra­ti­ca e paci­fi­ca al socia­li­smo. La fase costi­tuen­te, con­te­stual­men­te, rap­pre­sen­ta il perio­do più alto del­la dia­let­ti­ca poli­ti­ca del nostro Pae­se tra tut­te le cor­ren­ti idea­li che ave­va­no col­la­bo­ra­to uni­ta­ria­men­te nel­la Resi­sten­za e nel­la Libe­ra­zio­ne dal nazi­fa­sci­smo e den­tro alla qua­le Togliat­ti emer­ge come gran­dis­si­mo rivo­lu­zio­na­rio costi­tuen­te e incar­di­na nel det­ta­to costi­tu­zio­na­le quei bina­ri sui qua­li i cor­pi inter­me­di pos­so­no lavo­ra­re alla tra­sfor­ma­zio­ne in sen­so socia­li­sta del­la socie­tà ita­lia­na. Que­ste due fasi, — con­clu­de Sona­glio­ni — tre­men­da­men­te attua­li, stan­no a con­fer­ma­re la dua­li­tà vita­le e inscin­di­bi­le tra demo­cra­zia e socia­li­smo, una dua­li­tà che può anco­ra ispi­ra­re e orien­ta­re le orga­niz­za­zio­ni del­la clas­se lavo­ra­tri­ce nel­la lot­ta poli­ti­ca, oggi più che mai, nel sol­co del­la pace e del­la dife­sa del­la Costi­tu­zio­ne.”

Gra­ziel­la Fal­co­ni, sag­gi­sta


Il con­tri­bu­to di Gra­ziel­la Fal­co­ni, sag­gi­sta e con una sto­ria alle spal­le di respon­sa­bi­le del­la Biblio­te­ca del P.C.I. pres­so l’Istituto di Stu­di Comu­ni­sti “Pal­mi­ro Togliat­ti”, alle Frat­toc­chie, non solo inter­vie­ne nel meri­to e attua­li­tà del pen­sie­ro togliat­tia­no, ma avan­za anche una cri­ti­ca al libro. “Per­ché, — chie­de Fal­co­ni a Cor­ra­do Mor­gia – non è ripor­ta­ta, non emer­ge, la figu­ra di Nil­de Iot­ti, ovve­ro del­le varie don­ne comu­ni­ste che, sia in rela­zio­ne a Togliat­ti, sia in rela­zio­ne alle fasi attra­ver­sa­te col grup­po diri­gen­te del P.C.I di quel perio­do sto­ri­co-poli­ti­co?”. E’ un que­si­to al qua­le non si sot­trae Cor­ra­do Mor­gia.

Cor­ra­do Mor­gia


Sarà pro­prio da que­sta rispo­sta che par­te il suo inter­ven­to: “Ho scel­to di non assu­me­re la bio­gra­fia come vita pri­va­ta mista con la vita pub­bli­ca di Pal­mi­ro Togliat­ti. Una scel­ta che ho assun­to per esse­re con­cen­tra­to sul­la pro­po­sta poli­ti­ca, la sua evo­lu­zio­ne sto­ri­ca, le impli­ca­zio­ni del­le rela­zio­ni con l’Unione Sovie­ti­ca, con la poten­za del­la pro­po­si­zio­ne del Par­ti­to Nuo­vo (non più con la cara­tu­ra del par­ti­to in clan­de­sti­ni­tà). Qui Mor­gia ha cita­to l’aneddoto sto­ri­co-poli­ti­co di Pal­mi­ro Togliat­ti pres­so la Fede­ra­zio­ne di Napo­li quan­do par­lò agli atti­vi­sti che, mol­ti, non cono­sce­va­no per­so­nal­men­te. Poi l’autore ha riaf­fer­ma­to l’importanza del­le fasi prin­ci­pa­li del­la sto­ria del P.C.I. e del Pae­se e del per­cor­so per­so­na­le di Pal­mi­ro Togliat­ti così come emer­ge dal­la ogget­ti­va atti­vi­tà del gran­de padre del­la Repub­bli­ca. Anzi, rin­gra­zian­do l’esposizione di Mau­ro Otta­via­no e degli altri inter­ve­nu­ti, ci ha tenu­to a riba­di­re due con­cet­ti car­di­ne, che cer­to ren­do­no attua­le Togliat­ti: da un lato la sua gran­de intui­zio­ne teo­ri­ca, pra­ti­ca e poli­ti­ca del Par­ti­to Nuo­vo che ha reso inscin­di­bi­le il nes­so movi­men­to ope­ra­io-demo­cra­zia-socia­li­smo; e dall’altro il pila­stro del­la costi­tuen­te che dà for­za, gam­be e strut­tu­ra per­ma­nen­te alla pos­si­bi­li­tà del­la costru­zio­ne di una repub­bli­ca socia­li­sta. Ecco per­ché, tut­ta l’attualità pas­sa per la pos­si­bi­li­tà di uni­re le for­ze, ver­so que­sto cam­bia­men­to pos­si­bi­le: per­ché sen­za la pace l’u­gua­glian­za la soli­da­rie­tà la liber­tà la dife­sa del­la ter­ra e del­l’am­bien­te il miglio­ra­men­to del­le con­di­zio­ni eco­no­mi­che lo svi­lup­po del­l’e­ti­ca del­lo sta­to la demo­cra­zia depe­ri­sce e non è più vista come stru­men­to di eman­ci­pa­zio­ne e poli­ti­ca, cul­tu­ra­le, socia­le ed eco­no­mi­ca. Al ter­mi­ne, mol­ti volu­mi sono sta­ti acqui­sta­ti – con l’immancabile dedi­ca fir­ma­ta dall’autore – per poter esse­re let­ti, stu­dia­ti e tra­dot­ti nel­la attua­li­tà per chi è atti­vo nel­la socie­tà.

Related Images: