Ambiente, Confeuro: “Cop29 passi da parole a fatti: pianeta e agricoltura a rischio”

Ambiente, Confeuro: “Cop29 passi da parole a fatti: pianeta e agricoltura a rischio”

13/11/2024 0 Di Marco Montini

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“COP 29 tra pre­oc­cu­pa­zio­ne e spe­ran­ze. Innan­zi­tut­to, Con­feu­ro inten­de ester­na­re tut­ta la pro­pria delu­sio­ne per le moda­li­tà di avvio del­la Con­fe­ren­za del­le Par­ti COP29, che si è aper­ta sen­za la par­te­ci­pa­zio­ne di alcu­ni tra i prin­ci­pa­li lea­der mon­dia­li. La man­ca­ta pre­sen­za di figu­re chia­ve glo­ba­li, sen­za dub­bio, inde­bo­li­sce l’intero pro­ces­so di nego­zia­zio­ne, ral­len­tan­do l’a­do­zio­ne di prov­ve­di­men­ti fon­da­men­ta­li per con­tra­sta­re la cri­si cli­ma­ti­ca. Assen­ze tan­to più gra­vi se si pen­sa che l’agricoltura, di cui Con­feu­ro è da sem­pre stre­nuo difen­so­re, è uno dei com­par­ti più espo­sti e vul­ne­ra­bi­li alle con­se­guen­ze del riscal­da­men­to glo­ba­le. Allu­vio­ni, sic­ci­tà e feno­me­ni estre­mi infat­ti stan­no met­ten­do in peri­co­lo la soste­ni­bi­li­tà del­le pro­du­zio­ni agri­co­le, la sicu­rez­za ali­men­ta­re e la vita del­le comu­ni­tà rura­li. Con­feu­ro sol­le­ci­ta per­tan­to i gover­ni ad agi­re con inter­ven­ti mira­ti e impe­gni con­cre­ti, a par­ti­re da una tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca dei siste­mi agri­co­li e ali­men­ta­ri che garan­ti­sca soste­ni­bi­li­tà e tute­la per l’ambiente. Sia­mo dell’opinione che sia pos­si­bi­le adot­ta­re model­li di agri­col­tu­ra rige­ne­ra­ti­va, ridur­re l’uso di sostan­ze chi­mi­che e incen­ti­va­re pra­ti­che che incre­men­ti­no la dife­sa del­la bio­di­ver­si­tà. Sot­to­li­neia­mo, inol­tre, la neces­si­tà di risor­se pub­bli­che ade­gua­te per soste­ne­re le nazio­ni più col­pi­te dal riscal­da­men­to glo­ba­le, affin­ché pos­sa­no adot­ta­re tec­no­lo­gie e stra­te­gie di adat­ta­men­to e miti­ga­zio­ne. Sen­za un appog­gio rea­le e un dia­lo­go ser­ra­to, la cri­si cli­ma­ti­ca con­ti­nue­rà a col­pi­re i più fra­gi­li. Il con­tra­sto al cam­bia­men­to cli­ma­ti­co non può esse­re ulte­rior­men­te rin­via­to né affi­da­to esclu­si­va­men­te alla buo­na volon­tà del­le sin­go­le nazio­ni: è neces­sa­rio uno sfor­zo col­let­ti­vo, una con­di­vi­sio­ne mon­dia­le, che garan­ti­sca risul­ta­ti tan­gi­bi­li, tute­lan­do il pia­ne­ta e tut­ta la comu­ni­tà inter­na­zio­na­le. Que­sti devo­no esse­re gli obiet­ti­vi por­tan­ti del­la Cop29”.
Così, in una nota stam­pa, Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le Con­feu­ro, la Con­fe­de­ra­zio­ne degli Agri­col­to­ri Euro­pei e del Mon­do.

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