Sicilia, Confeuro: “Crisi idrica è cartina tornasole dell’emergenza siccità nel Meridione”

Sicilia, Confeuro: “Crisi idrica è cartina tornasole dell’emergenza siccità nel Meridione”

04/10/2024 0 Di Marco Montini

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“L’avevamo sol­le­ci­ta­to alla vigi­lia del G7 di Orti­gia, a Sira­cu­sa: bene par­la­re del rilan­cio del­la agri­col­tu­ra a livel­lo glo­ba­le ma non si dimen­ti­chi l’altra Sici­lia, quel­la che sof­fre il cam­bia­men­to cli­ma­ti­co, la cri­si idri­ca, la sic­ci­tà. Ma, pur­trop­po, pun­tua­le come un oro­lo­gio sviz­ze­ro, ecco la noti­zia che dimo­stra l’immobilismo isti­tu­zio­na­le di fron­te all’ennesima cri­ti­ci­tà ambien­ta­le in atto ter­ra sicu­la, dove le dighe sono pra­ti­ca­men­te a sec­co, pio­ve pochis­si­mo e il razio­na­men­to dell’acqua è il pal­lia­ti­vo neces­sa­rio per con­tra­sta­re l’emergenza. Quan­to sta acca­den­do in Sici­lia, e più in gene­ra­le, nel Meri­dio­ne, infat­ti rap­pre­sen­ta un vero e pro­prio allar­me ros­so, lega­to alla sic­ci­tà e quin­di al cam­bia­men­to cli­ma­ti­co, che rischia di ave­re con­se­guen­ze socia­li, eco­no­mi­che e pro­dut­ti­ve disa­stro­se per il nostro ter­ri­to­rio. È chia­ro ed evi­den­te che da par­te del gover­no nazio­na­le, Masaf e Regio­ni ser­vo­no prov­ve­di­men­ti urgen­ti e inve­sti­men­ti mag­gior­men­te cor­po­si al fine di alleg­ge­ri­re un con­te­sto di una gra­vi­da inau­di­ta, non degno per una nazio­ne come la nostra che si defi­ni­sce moder­na, e che richie­de inter­ven­ti riso­lu­ti­vi sia nel bre­ve che nel lun­go perio­do. In tal sen­so, pri­ma di tut­to è neces­sa­ria una riqua­li­fi­ca­zio­ne infra­strut­tu­ra­le. Anzi, in atte­sa che nel nostro pae­se si rea­liz­zi­no i pro­get­ti pre­vi­sti dal Pnrr, è impro­cra­sti­na­bi­le coin­vol­ge­re di più i con­sor­zi di boni­fi­ca al fine di ren­de­re più dif­fu­se le moda­li­tà di irri­ga­zio­ne di pre­ci­sio­ne e stru­men­ti di dife­sa del suo­lo. Al momen­to l’u­ti­liz­zo di nuo­ve tec­no­lo­gie sem­bra esse­re poi la stra­da obbli­ga­ta al fine di gesti­re il con­su­mo di acqua nel set­to­re agroa­li­men­ta­re. In ulti­mo ma non meno impor­tan­te, biso­gna comin­cia­re a dif­fon­de­re una nuo­va cul­tu­ra del rispar­mio sul­l’ac­qua. Le isti­tu­zio­ni non pos­so­no più girar­si dall’altra par­te o agi­re tam­po­nan­do sem­pli­ce­men­te l’emergenza: le nuo­ve paro­le d’ordine devo­no esse­re pre­ven­zio­ne e lot­ta costan­te al riscal­da­men­to glo­ba­le”.

Così, in una nota, Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le di Con­feu­ro, la Con­fe­de­ra­zio­ne degli agri­col­to­ri euro­pei e del mon­do.

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