*Mozart come lo suonava Mozart. Claudio Brizi e i suoi strumenti a tastiera d’epoca al Palazzo Chigi

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*Mozart come lo suo­na­va Mozart. Clau­dio Bri­zi e i suoi stru­men­ti a tastie­ra d’epoca al Palaz­zo Chi­gi di Aric­cia per gli “Sfac­cen­da­ti”*
Mozart come lo suo­na­va Mozart.
Quel­lo che “I Con­cer­ti dell’Accademia degli Sfac­cen­da­ti” pro­pon­go­no, dome­ni­ca 6 otto­bre, alle ore 18:30, nel­la Sala Mae­stra di Palaz­zo Chi­gi, è un con­cer­to di musi­che del gran­de sali­sbur­ghe­se suo­na­te dal M° Clau­dio Bri­zi sugli straor­di­na­ri stru­men­ti a tastie­ra d’epoca di sua pro­prie­tà.
Il con­cer­to fa par­te del Pro­get­to “La Tastie­ra Infi­ni­ta” e vuo­le sot­to­li­nea­re un dato sto­ri­co: le musi­che scrit­te da Mozart per tastie­ra veni­va­no suo­na­te (da lui e da altri) per lo più su cla­vi­cem­ba­li, orga­ni e har­mo­nium che su pia­no­for­ti (o, meglio, for­te­pia­ni).
Mozart, inol­tre, cono­sce­va e suo­na­va il Cla­vior­ga­no, lo sto­ri­co stru­men­to ibri­do com­po­sto da un cla­vi­cem­ba­lo e un orga­no, che dome­ni­ca 6 otto­bre tor­ne­rà nel­la Sala Mae­stra di Palaz­zo Chi­gi.
Ma Clau­dio Bri­zi con il cla­vior­ga­no por­te­rà anche gli altri stru­men­ti a tastie­ra che for­ma­no la Gal­le­ria Armo­ni­ca: un Har­mo­ni­no (Debain, 1870 e un Pedal­kla­vier (Pefeif­fer, 1870). Quat­tro tastie­re ed una peda­lie­ra ed infi­ni­te com­bi­na­zio­ni di suo­ni: il para­di­so del­la fan­tia­sia al ser­vi­zio di die­ci dita, due pie­di ed una men­te!
“I Con­cer­ti dell’Accademia degli Sfac­cen­da­ti” sono orga­niz­za­ti dal­la Coop Art di Roma con il patro­ci­nio ed il soste­gno del Mini­ste­ro del­la Cul­tu­ra, del­la Regio­ne Lazio e del Comu­ne di Aric­cia.
Info e pre­no­ta­zio­ni: 3331375561.

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Marco Montini

Clas­se ’82, gior­na­li­sta pub­bli­ci­sta dal 2012, cro­ni­sta di stra­da dal 2007, scri­vo ormai da tem­po di sport, poli­ti­ca, socia­le e cul­tu­ra. Attual­men­te col­la­bo­ro con testa­te dei Castel­li Roma­ni e del­la Capi­ta­le, for­nen­do al con­tem­po pre­sta­zio­ni e con­su­len­ze di comu­ni­ca­zio­ne per nume­ro­se real­tà ter­ri­to­ria­li, pri­va­te e pub­bli­che. Lazia­le, tea­tran­te, ani­ma­le socia­le, ado­ro viag­gia­re, cono­sce­re e nutrir­mi del­la diver­si­tà, del nuo­vo, del­lo sco­no­sciu­to.