Lunedì 28 gennaio 2019, alle ore 18,00, presso la Sala Consiliare del Palazzo Comunale, si…
Marino: Stefano Piali protagonista del restyling della Sala Consiliare
29/09/2024 0 Di Anna Maria GavottiQuesto articolo è stato letto 1213 volte!
Il ciclo “Viaggio nella storia dei Colonna” è un viaggio nel tempo
Grande evento a Palazzo Colonna per la presentazione
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di Anna Maria Gavotti
Dopo circa 23 anni dall’ultimo restiling della Sala Consiliare di Palazzo Colonna, anche allora inaugurato nel corso di una Sagra dell’Uva, abbiamo assistito sabato 28 settembre 2024 ad un evento che resterà nella storia non solo dei marinesi, ma anche degli ospiti intervenuti.
Stiamo parlando della presentazione fatta alla cittadinanza del grande lavoro di riqualificazione della Sala Consiliare posta al primo piano di Palazzo Colonna, sede municipale, dove si tengono principalmente le riunioni di Consiglio Comunale ma anche altri eventi di tipo istituzionale e culturale in senso lato.
L’impatto è veramente forte. La parte artistica la fa veramente da padrona grazie al ciclo di opere pittoriche dell’artista Stefano Piali collocate alle pareti che ha per tema “Viaggio nella storia dei Colonna”, una delle famiglie più potenti del Rinascimento, Signori del Castello di Marino.
È con grande orgoglio che l’Assessore alla Cultura Pamela Muccini ha aperto il convegno dedicato a questo importante momento che vede trasformata la Sala Consiliare anche nei tendaggi appropriati nei colori e nelle sedute che danno un tocco di eleganza ulteriore, se mai ce ne fosse bisogno, al tutto.
Come ha ricordato il Sindaco Stefano Cecchi il progetto è iniziato nel 2021 con la precedente sindacatura ed è proseguito per tre anni fino ad oggi. “Una Sala Consiliare ritrovata – ha detto il Sindaco ringraziando il M° Piali – una delle più belle della Regione Lazio. E’ stato fatto un lavoro importante, sono stati colti momenti importanti di una profondità tale che è come se fossimo catapultati nell’epoca storica alla quale si riferiscono le opere. Un progetto portato avanti in collaborazione con il Liceo Artistico Amari-Mercuri diretto fino a poco fa dal prof. Salvatore Montesano, oggi in pensione”.
Il Prof. Montesano venuto apposta da Napoli per l’occasione ha ribadito la collaborazione con il Comune di Marino ed il M° Piali dicendosi commosso all’inverosimile per la degna conclusione del progetto.
Il M° Piali dal canto suo ha confessato che non è stato facile mantenere il livello di concentrazione per così tanto tempo “In molti casi ho risolto le opere alle 4 di mattina, grazie a delle visioni. Questo viaggio non si conclude oggi, ma si apre oggi – ha detto Piali – lo faremo tutti insieme osservando i dipinti ogni giorno con sentimenti diversi”.
Piali ha sottolineato come fin dall’inizio la sua intenzione fosse quella di realizzare un’opera “evocativa” nel suo complesso con immagini pittoriche senza cadere nella trappola della retorica. “Ho voluto creare momenti di emozioni, di riflessione e di contemplazione, permettendo ai fruitori di condividere una esperienza unica e di sentire un legame di appartenenza e di identità culturale”.
Le opere sono uno spaccato di storia della famiglia Colonna, che nasce già nel 2000 con la realizzazione della grande tela “Ritorno dalla Battaglia di Lepanto” collocata nella sala del vestibolo e si conclude con quelle attuali ora esposte nella Sala Consiliare.
“Guardiamole con il nostro profondo, con il nostro cuore” ha detto Piali, che ha voluto altresì puntare su messaggi positivi per far riflettere sulla Pace e sul significato stesso di umanità per dialogare e combattere le divisioni di ogni genere. “Spero che questo ciclo di opere possa essere non solo motivi di ammirazione e valutazione artistica – conclude Piali – ma soprattutto fonte di ispirazione per uno scambio istruttivo attraverso l’arte”.
Nel corso della serata è stato proiettato lo splendido video molto esplicativo realizzato dalla giornalista videomaker Loredana Gelli, suscitando notevoli consensi tra i presenti, nel quale è stato dato ampio spazio a commenti e interviste che, come ha detto il critico d’arte Franco Campegiani, “hanno evidenziato gli aspetti estetici di questo straordinario viaggio nella storia dei Colonna”.
Il Video è pubblicato su You Tube e visibile qui:
A Campegiani è stata affidata l’esegesi critica delle opere molto dettagliata ed interessante.
“Questi nove maestosi elaborati – ha sottolineato Campegiani – non sono soltanto il racconto di una saga, i Colonna, signori del Castello di Marino, per far questo non ci sarebbe stato bisogno di un artista e un cronista sarebbe bastato. L’impianto di queste tele non è celebrativo o apologetico bensì vitalistico e prorompente, vulcanico ed esplosivo. Sì che le storie narrate non sembrano appartenere al passato ma al presente e a noi sembra di assistere in diretta agli eventi narrati. In pratica non siamo noi a rammentare la storia ma è la storia stessa ad investirci, a proiettarsi verso di noi sfondandole barriere spazio temporali per scuoterci dal nostro torpore e portarci un messaggio vivo ed attuale”. Una proposta artistica, quella di Stefano – ha aggiunto Campegiani – che irrompe sulla scena visiva dei nostri tempi con una potenza di inusitate proporzioni. Un vero e proprio tsunami. E che sia la pace, al di là della guerra, il messaggio che l’artista vuol far trapelare, affiora in moltissime altre opere del ciclo”.
Una analisi storica infine è stata fatta da Ugo Onorati che ha ricordato come nell’antichità, non essendoci la fotografia, l’unico modo per fissare le immagini fosse quello di affidarsi all’artista che ritraeva i grandi avvenimenti disegnandoli, oppure attraverso la pittura o la scultura. Opere che venivano esposte nella piazze, nei palazzi nei saloni istituzionali. Che rivivevano ogni volta che venivano ammirate.
“Nel Castello di Marino – afferma Onorati — non sappiamo se ci siano state volte affrescate, o dipinti celebrativi dell’impresa di Marcantonio Colonna nella Battaglia di Lepanto nella quadreria originale. Per quanto attiene alla Sala Ducale, corrispondente pressappoco all’attuale Sala Consiliare abbiamo una sola immagine sulle cui pareti campeggiavano varie pitture.
Dal 1958, vale a dire dalla conclusione della ricostruzione di Palazzo Colonna, le pareti e la volta sono apparse per decenni prive di decorazioni e interamente imbiancate per l’impossibilità di un qualsivoglia intervento di restauro e con l’obiettiva difficoltà di un valido progetto innovativo in sostituzione di quello precedente. Nel nostro secolo un ciclo pittorico da collocare in una sede istituzionale aperta al pubblico, non può prescindere dall’esigenza di una rappresentazione che nel rievocare le memorie storiche collettive contribuisca alla formazione dell’identità culturale della comunità locale, espressa a un grado artistico elevato reinterpretando i fatti del passato nella coscienza dell’attualità.
Il presente apparato iconografico non costituisce una mera decorazione, né una commemorazione celebrativa, ma un monumento, che trae ispirazione dalle memorie cittadine. Un memento alla nostra e alle future generazioni, una lettura del passato che si fa presente. La macchina del tempo di Stefano Piali è nell’arte del suo pennello, del suo scalpello, quando riesce a farci viaggiare all’indietro nella storia, evocano e rievocando atmosfere e situazioni e personaggi gravidi di significato. Il naturalismo delle rappresentazioni è trasfigurato e spirituale, perennemente dinamico e alla ricerca di nuovo equilibrio. La forma della pittura di Stefano Piali è la forma stessa della storia”.
Presente anche per la Fondazione Palazzo Colonna di Roma, Nicole Bardelloni che ha rivolto un caro ringraziamento a Stefano Piali che, con il suo talento ha interpretato valori e sentimenti universali.
Nicole Bardelloni ha poi letto un messaggio inviato dal Presidente della Fondazione, il Principe Don Prospero Colonna, impossibilitato a partecipare. “Questo momento non è solo di incontro tra la tradizione Marinese e la famiglia Colonna, ma anche per ricordare la storia dei Colonna, la battaglia di Lepanto nel 1571, la poetessa Vittoria Colonna e la pax Romana tra le famiglie Colonna e Orsini. Allo stesso tempo è anche un momento per riconoscere come la storia l’arte e la cultura siano maestri di vita che dovrebbero insegnare l’importanza del dialogo, del rispetto per il prossimo, e la forza della condivisione di emozioni che creano connessioni”.
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Anna Maria Gavotti nasce a Grottaferrata (RM) il 20 luglio 1956 e all’età di 13 anni si trasferisce con la famiglia a Marino dove tuttora risiede. Si diploma nel 1974/75 al Liceo Classico “Ugo Foscolo” di Albano Laziale e nel 1983 comincia a lavorare presso il Comune di Marino fino all’agosto 2023, data del suo pensionamento, con una parentesi importante al Parco Regionale dei Castelli Romani dal 1989 al 1998. Dal 1993 è iscritta all’Ordine dei Giornalisti di Roma e del Lazio, che le ha permesso di svolgere l’attività di Addetto Stampa all’interno dell’Ente negli ultimi venticinque anni. Appassionata anche di Cerimoniale vanta numerosi Corsi di formazione con i massimi esperti italiani nel settore. Attualmente è iscritta al 3° anno del Corso di laurea in Comunicazione e Multimedia presso l’Università telematica Mercatorum (perché aveva un sogno nel cassetto da realizzare), svolge attività di ufficio stampa per associazioni socio-culturali e collabora con la testata giornalistica Castelli Notizie.
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Anna Maria Gavotti nasce a Grottaferrata (RM) il 20 luglio 1956 e all’età di 13 anni si trasferisce con la famiglia a Marino dove tuttora risiede. Si diploma nel 1974/75 al Liceo Classico “Ugo Foscolo” di Albano Laziale e nel 1983 comincia a lavorare presso il Comune di Marino fino all’agosto 2023, data del suo pensionamento, con una parentesi importante al Parco Regionale dei Castelli Romani dal 1989 al 1998. Dal 1993 è iscritta all’Ordine dei Giornalisti di Roma e del Lazio, che le ha permesso di svolgere l’attività di Addetto Stampa all’interno dell’Ente negli ultimi venticinque anni. Appassionata anche di Cerimoniale vanta numerosi Corsi di formazione con i massimi esperti italiani nel settore. Attualmente è iscritta al 3° anno del Corso di laurea in Comunicazione e Multimedia presso l’Università telematica Mercatorum (perché aveva un sogno nel cassetto da realizzare), svolge attività di ufficio stampa per associazioni socio-culturali e collabora con la testata giornalistica Castelli Notizie.