Albano. Omaggio a Mauro Parretti molto intenso e partecipato. Vero e proprio lascito intellettuale e politico/filosofico

Albano. Omaggio a Mauro Parretti molto intenso e partecipato. Vero e proprio lascito intellettuale e politico/filosofico

03/09/2024 0 Di Maurizio Aversa

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Omag­gio a Mau­ro Par­ret­ti, salu­to lai­co


Vener­dì 30 ad Alba­no. La gior­na­ta è di quel­le cal­de ed afo­se di que­sta esta­te ita­lia­na 2024. For­tu­na­ta­men­te, Lilian, Clau­dio e Tizia­na, han­no ben scel­to, affet­ti­va­men­te e logi­sti­ca­men­te, il luo­go in cui riu­ni­re paren­ti, ami­ci eco­no­mi­sti con cui Mau­ro ha intrat­te­nu­to inten­si scam­bi negli anni, com­pa­gni di lot­ta, ‑vici­ni e lon­ta­ni- per por­ge­re l’ul­ti­mo salu­to — ma non l’ul­ti­mo ricor­do — a Mau­ro. Lui è pre­sen­te fisi­ca­men­te con le sue cene­ri sul ban­chet­to posto al cen­tro del­la ceri­mo­nia. E, soprat­tut­to pre­sen­te in aned­do­ti — di quan­to fos­se rom­pi­sca­to­le e deter­mi­na­to -, di quan­to fos­se amo­re­vo­le, di quan­to si sen­tis­se e fos­se impe­gna­to a tra­smet­te­re a chi resta. L’ha fat­to anche negli ulti­mi gior­ni del­le scar­se for­ze rima­ste a sua dispo­si­zio­ne e spe­se a rila­scia­re a Tizia­na — che dili­gen­te­men­te ha ese­gui­to — il suo ulti­mo “rias­sun­to dei rias­sun­ti” del­le cose impor­tan­ti da tene­re a men­te per per­se­gui­re giu­sti­zia socia­le e dirit­ti dei lavo­ra­to­ri e dei cit­ta­di­ni tut­ti. Natu­ral­men­te que­sto lasci­to intel­let­tua­le e poli­ti­co-filo­so­fi­co, insie­me alla rac­col­ta dei suoi scrit­ti (nume­ro­sis­si­mi) che già sono sta­ti in buo­na par­te rac­col­ti al fine di divul­gar­li, è il vero dono e pegno offer­to da Mau­ro Par­ret­ti al suo mon­do di rife­ri­men­to e in gene­ra­le alla cul­tu­ra e alla socie­tà.

Mol­ti i con­tri­bu­ti che han­no volu­to sot­to­li­nea­re aspet­ti del­la vita di Mau­ro, a comin­cia­re da quel­la sua deter­mi­na­zio­ne a sce­glie­re che — data la con­di­zio­ne di svan­tag­gio fisi­co appa­ren­te — non avreb­be rea­gi­to in modo ran­co­ro­so con­tro la restan­te vita, ma, al con­tra­rio, ha con­ti­nua­to nel­la quo­ti­dia­ni­tà — come da sua indo­le, anzi mag­gio­ra­ta in que­sto — a pro­por­re la for­za del­l’ot­ti­mi­smo intel­li­gen­te. Direm­mo mar­xia­na­men­te e gram­scia­na­men­te. Tre scel­te pra­ti­che han­no carat­te­riz­za­to la ceri­mo­nia: da un lato quel­la di met­te­re a dispo­si­zio­ne dei par­te­ci­pan­ti parec­chie deci­ne di libri del­la sua col­le­zio­ne pri­va­ta, affin­chè cia­scu­no degli inter­ve­nu­ti, andan­do via, potes­se por­ta­re con sè un muc­chiet­to di pagi­ne e paro­le e pen­sie­ri che han­no con­tri­bui­to a for­ma­re Mau­ro qua­le è sta­to cono­sciu­to. Un’al­tra è sta­ta quel­la di chiu­de­re la ceri­mo­nia con un toc­co musi­ca­le: una can­zo­ne-poe­sia di un auto­re a lui caro Ser­gio Endri­go che con “lon­ta­no lon­ta­no” ha salu­ta­to il ter­mi­ne del­la ceri­mo­nia. Infi­ne la scel­ta di dedi­ca­re un qua­der­no per le fir­me e fra­si-ricor­do dei par­te­ci­pan­ti.

Qui i com­pa­gni e le com­pa­gne dei Castel­li roma­ni, con un atto col­let­ti­vo, han­no trac­cia­to una gran­de fal­ce e mar­tel­lo — il sim­bo­lo dei lavo­ra­to­ri e del comu­ni­smo e socia­li­smo sto­ri­co — con affian­co i loro nomi. Si tor­ne­rà a ren­de­re omag­gio vivo all’in­tel­let­tua­le, all’uo­mo, a Mau­ro Par­ret­ti nel pros­si­mo futu­ro e mol­ti di noi saran­no anco­ra pre­sen­ti a rin­gra­ziar­lo per il vero lasci­to di amo­re per la vita e di non rinun­cia alla lot­ta per la giu­sti­zia socia­le e la feli­ci­tà di ogni esse­re uma­no.

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