Parco agrisolare, Confeuro: “Bene bando ma palliativo senza risolvere allarme siccità”

Parco agrisolare, Confeuro: “Bene bando ma palliativo senza risolvere allarme siccità”

27/08/2024 1 Di Marco Montini

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“Appren­dia­mo con sod­di­sfa­zio­ne che negli scor­si gior­ni sul­la Gaz­zet­ta Uffi­cia­le è sta­to pub­bli­ca­to il Decre­to del Mini­ste­ro dell’Agricoltura, del­la Sovra­ni­tà ali­men­ta­re e del­le Fore­ste che for­ni­sce le diret­ti­ve neces­sa­rie all’attuazione del­la misu­ra “Par­co Agri­so­la­re”, tra­mi­te l’erogazione di un con­tri­bu­to a fon­do per­du­to per la crea­zio­ne nel­le regio­ni del Meri­dio­ne di impian­ti foto­vol­tai­ci su edi­fi­ci a uso pro­dut­ti­vo nei set­to­ri agri­co­lo, zoo­tec­ni­co e agroin­du­stria­le: e que­sto con il nobi­le e sacro­san­to sco­po di con­tri­bui­re all’adattamento ai cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci e alla loro miti­ga­zio­ne tra­mi­te la pro­mo­zio­ne dell’energia soste­ni­bi­le e dell’efficienza ener­ge­ti­ca. A giu­di­zio di Con­feu­ro, si è senz’altro di fron­te a una gran­de oppor­tu­ni­tà di cre­sci­ta e svi­lup­po per le impre­se del set­to­re pri­ma­rio del sud Ita­lia. Al con­tem­po, tut­ta­via, Con­feu­ro inten­de sot­to­li­nea­re come tut­te que­ste poli­ti­che potreb­be­ro rive­lar­si sola­men­te un pal­lia­ti­vo o una solu­zio­ne par­zia­le se pri­ma il gover­no nazio­na­le e gli enti loca­li non deci­de­ran­no di affron­ta­re e risol­ve­re in manie­ra urgen­te e con­cre­ta il peri­co­lo­so allar­me, lega­to alla sic­ci­tà, che pro­prio ad agri­col­to­ri e pro­dut­to­ri del Sud Ita­lia sta cau­san­do una marea di pro­ble­mi. Dun­que, bene tut­ti que­sti finan­zia­men­ti per il cosid­det­to par­co agri­so­la­re, ma se poi non riu­scia­mo a “por­ta­re” l’acqua alle azien­de agri­co­le, non riu­sci­re­mo mai a pro­dur­re ener­gia elet­tri­ca. Pra­ti­ca­men­te un cane che si mor­de la coda. In que­sto con­te­sto, per­tan­to, sol­le­ci­tia­mo tut­te le isti­tu­zio­ni com­pe­ten­ti a met­te­re in cam­po in pri­mis prov­ve­di­men­ti urgen­ti e inve­sti­men­ti mag­gior­men­te cor­po­si al fine di alleg­ge­ri­re un con­te­sto di una gra­vi­tà inau­di­ta, come quel­la del­la sic­ci­tà, non degno per una Pae­se come il nostro che si defi­ni­sce moder­no, e che richie­de inter­ven­ti riso­lu­ti­vi sia nel bre­ve che nel lun­go perio­do. Come? Par­ten­do, ad esem­pio, da una neces­sa­ria quan­to impro­cra­sti­na­bi­le riqua­li­fi­ca­zio­ne infra­strut­tu­ra­le. E, in atte­sa che in Ita­lia si rea­liz­zi­no i pro­get­ti pre­vi­sti dal Pnrr, per i qua­li auspi­chia­mo una for­te acce­le­ra­zio­ne, ser­ve coin­vol­ge­re di più i con­sor­zi di boni­fi­ca al fine di ren­de­re più dif­fu­se le moda­li­tà di irri­ga­zio­ne di pre­ci­sio­ne e stru­men­ti di dife­sa del suo­lo. Sen­za con­si­de­ra­re l’uso di tec­no­lo­gie di ulti­ma gene­ra­zio­ne, che pare esse­re una stra­da obbli­ga­ta al fine di gesti­re il con­su­mo di acqua nel set­to­re agroa­li­men­ta­re. Al con­tem­po, ma non meno rile­van­te, biso­gna comin­cia­re a dif­fon­de­re una nuo­va cul­tu­ra del rispar­mio sull’acqua: in que­sta dire­zio­ne, ser­ve una vera e pro­pria rivo­lu­zio­ne che par­ta da una fic­can­te cam­pa­gna di sen­si­bi­liz­za­zio­ne all’intera comu­ni­tà”.

Così, in una nota stam­pa, Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le Con­feu­ro, la Con­fe­de­ra­zio­ne degli Agri­col­to­ri Euro­pei e del Mon­do.

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