Biologico, Confeuro: “Bene crescita ma fare di più per consumi e informazione utenti” 

Biologico, Confeuro: “Bene crescita ma fare di più per consumi e informazione utenti” 

18/07/2024 0 Di Marco Montini

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“Con­feu­ro rep­u­ta molto inter­es­san­ti i dati del “Rap­por­to Bio in cifre”, redat­to da Ismea e dal Cen­tro Inter­nazionale di Alti Stu­di Mediter­ranei di Bari, sot­to il coor­di­na­men­to del Masaf, che rac­con­ta la con­dizione di salute del­la agri­coltura bio­log­i­ca in Italia. Nel nos­tro paese, il bio­logi­co è ormai lan­ci­a­to ver­so il tar­get del 25% di super­fi­ci inves­tite, così come pos­i­ti­vo risul­ta l’incremento delle aziende in questo set­tore: un risul­ta­to impor­tante che tes­ti­mo­nia come isti­tuzioni, impren­di­tori e attori del­la fil­iera punti­no forte al bio­logi­co come mod­el­lo di sosteni­bil­ità e qual­ità. In questo con­testo, dunque, Con­feu­ro accoglie con favore la pro­pos­ta di creazione di un mar­chio del Made in Italy bio, a pat­to che pos­sa con­cretiz­zarsi quel­lo snel­li­men­to buro­crati­co e quel­la sem­pli­fi­cazione ammin­is­tra­ti­va, da anni aus­pi­cati da pic­coli e medi agri­coltori. Dove, invece, c’è anco­ra molto lavoro da fare è nel set­tore dei con­su­mi, che sten­tano anco­ra a decol­lare: seg­no evi­dente e tan­gi­bile che la comu­ni­cazione e l’informazione nei con­fron­ti dell’utente risul­tano anco­ra pre­cari e insuf­fi­ci­en­ti. I cit­ta­di­ni infat­ti fat­i­cano a riconoscere i prodot­ti bio negli scaf­fali dei super­me­r­cati e, sopratut­to, non riescono a com­pren­dere total­mente i van­tag­gi del man­gia­re bio­logi­co: non è un caso, dunque, che la spe­sa domes­ti­ca ital­iana, sep­pur in ripresa sul 2021, non sod­dis­fi appieno le aspet­ta­tive, crescen­do a un rit­mo cer­ta­mente più bas­so rispet­to all’a­groal­i­menta­re com­p­lessi­vo e al tas­so di inflazione. Su questo le autorità com­pe­ten­ti avreb­bero molto da riflet­tere. Ulti­ma ma non meno ril­e­vante, infine, è la ques­tione ambi­en­tale, lega­ta alla pro­duzione bio­log­i­ca: quest’ultima — che richiede impor­tan­ti flus­si d’acqua — avviene in gran parte nel merid­ione (sep­pur in cresci­ta al Cen­tro-Nord), ter­ri­tori forte­mente col­pi­ti dal­la sic­c­ità e da una ges­tione delle risorse idriche insuf­fi­ciente e inadegua­ta. Un con­testo allar­mante che neces­si­ta di inter­ven­ti con­creti e soluzioni defin­i­tive”.
 Così, in una nota stam­pa, Andrea Tiso, pres­i­dente nazionale Con­feu­ro, la Con­fed­er­azione degli Agri­coltori Europei e del Mon­do.

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