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Aprilia: 25 arresti per mafia, tra questi anche il Sindaco Principi
03/07/2024Questo articolo è stato letto 942 volte!
Anche il Sindaco Lanfranco Principi tra i 25 arresti effettuati oggi ad Aprilia dalla DIA e dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina. Tra gli indagati nomi eccellenti anche della passata amministrazione
C’è anche il sindaco di Aprilia, Lanfranco Principi, tra gli arrestati nel corso dell’operazione della Dia e del comando provinciale dei Carabinieri di Latina. Principi, che è ai domiciliari, era stato eletto sindaco, un anno fa, nel maggio del 2023 sostenuto da una coalizione di centrodestra e liste civiche.
In totale sono state eseguite 25 misure cautelari. Alcuni degli indagati sono accusati di far parte di un’associazione mafiosa radicata nella città pontina finalizzata alla consumazione di estorsioni, usura, reati contro la pubblica amministrazione e traffico di sostanze stupefacenti. Le misure sono state emesse dal gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Dda.
Più in particolare, nel corso delle indagini, avviate a marzo del 2018 dalla Dia-Centro Operativo di Roma con il supporto, dall’ottobre dello stesso anno, del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia, sotto il coordinamento della Dda romana, è emersa l’esistenza di un’organizzazione criminale di natura mafiosa, attiva ad Aprilia e nei comuni vicini.
L’organizzaizone, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, aveva come finalità quella di commettere più delitti. Tra questi il traffico di droga, l’estorsione aggravata, rapina, lesioni e minaccia utili a imporsi sul territorio ed ottenere il sostentamento di affiliati detenuti. E’ stata inoltre riscontrata l’attività di usura e di esercizio abusivo dell’attività finanziaria nei confronti di commercianti e imprenditori della cittadina di Aprilia per somme di denaro cospicue e con l’imposizione di tassi usurari.
Tra le accuse anche la detenzione e il porto di armi utili alla consumazione dei reati fine e al mantenimento del controllo del territorio e ribadire la superiorità del sodalizio. Inoltre l’organizzazione si proponeva di acquisire in modo diretto e indiretto la gestione e comunque il controllo di attività economiche, di appalti e servizi pubblici, di ostacolare il libero esercizio del voto. Oltre alle misure cautelari personali, eseguite nei confronti degli indagati, sono state disposte dal Gip misure cautelari reali e sono in corso anche numerose perquisizioni. I dettagli del blitz saranno resi noti alle 12.30 nel corso di una conferenza stampa in procura.
“L’operazione che ha portato al fermo di 25 persone ad Aprilia dimostra quanto sia pervasivo, pericoloso e diffuso il fenomeno mafioso all’interno della cosa pubblica. Un plauso alla Dda di Roma, alla Dia e all’Arma dei Carabinieri per il lavoro svolto che ci offre uno spaccato criminale preoccupante del territorio alle porte di Roma e in quello Pontino”, afferma la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo. “La Commissione antimafia, come sempre, sta procedendo alla richiesta formale per l’acquisizione degli atti dell’inchiesta”, conclude. (Adnkronos)
Il Comunicato dei Carabinieri
Più in particolare, nel corso della attività di indagine, avviata nel marzo 2018 dalla Direzione Investigativa Antimafia — Centro Operativo di Roma con il supporto, dall’ottobre dello stesso anno, del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia, con il coordinamento della DDA della Procura di Roma, sono stati raccolti elementi gravemente indiziari in ordine alla esistenza di una associazione mafiosa, operante nel territorio di Aprilia e comuni limitrofi avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, avente come finalità quella di commettere più delitti:
• di traffico di sostanza stupefacente, di estorsione aggravata, rapina, lesioni e minaccia utili ad imporsi sul territorio ed ottenere il sostentamento di affiliati detenuti;
• di usura ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria nei confronti di commercianti e imprenditori della cittadina di Aprilia per somme di denaro cospicue e con l’imposizione di tassi usurari;
• di detenzione e porto di armi utili alla consumazione dei reati fine e al mantenimento del controllo del territorio e ribadire la superiorità del sodalizio;
• di acquisire in modo diretto e indiretto la gestione e comunque il controllo di attività economiche, di appalti e servizi pubblici, di ostacolare il libero esercizio del voto.
Unitamente alle misure cautelari personali, eseguite nei confronti di indagati per i quali vige il principio di presunzione di innocenza, venivano disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari misure cautelari reali e sono in corso anche numerose perquisizioni.
Alle 12.30 odierne verrà tenuta una conferenza stampa negli Uffici della Procura della Repubblica di Roma.
Indagati anche alcuni ex-amministratori e dirigente comunale
Il Pm aveva chiesto per tutti loro l’emissione di un’ordinanza di misura cautelare; poi il Gip ha ridotto la lista a 25 persone; ma tutti gli altri rimangono indagati.
Nella lista degli indagati spiccano anche i nomi di Patrizio Forniti e Sergio Cangemi, condannati in primo grado lo scorso mese di gennaio per una serie di estorsioni, con metodo mafioso, in danno di imprenditori tra Aprilia e Pomezia. (Studio93)
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