Latina. I comunisti di Latina e del Lazio, aderiscono e parteciperanno alla Manifestazione a Latina dopo omicidio sul lavoro di Satnam Singh

Latina. I comunisti di Latina e del Lazio, aderiscono e parteciperanno alla Manifestazione a Latina dopo omicidio sul lavoro di Satnam Singh

21/06/2024 0 Di Maurizio Aversa

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A cura del­la Fede­ra­zio­ne pro­vin­cia­le del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no di Lati­na, la segre­ta­ria Sonia Peco­ril­li ha prov­ve­du­to a pub­bli­ca­re una nota sul­la pagi­na uffi­cia­le FB – PCI Lati­na. Essa è pie­na­men­te soste­nu­ta e con­di­vi­sa dal PCI Lazio, come ha reso noto il segre­ta­rio regio­na­le Bru­no Bar­bo­na. Que­sto il testo che, è sta­to anche invia­to diret­ta­men­te alla Flai-Cgil di Lati­na che ha orga­niz­za­to per saba­to la mani­fe­sta­zio­ne di soli­da­rie­tà e lot­ta.
Brac­cian­te
s. m. e f. [der. di brac­cio].
Di fron­te a tut­to que­sto orro­re cosa si può dire? For­se resta un moto di repul­sio­ne e nient’altro, oppu­re ci rima­ne l’atroce pen­sie­ro che que­sto pae­se nel qua­le vivia­mo sia diven­ta­to un tea­tro nel qua­le vie­ne rap­pre­sen­ta­ta l’oscena tra­ge­dia di un mon­do del lavo­ro nel qua­le con­ta solo il pro­fit­to. Un mon­do che dovreb­be esse­re ripu­dia­to e che, inve­ce, cre­sce e ingo­ia qual­sia­si uma­ni­tà nell’indifferenza di un popo­lo ridot­to a spet­ta­to­re o pub­bli­co. Così suc­ce­de che basta­no poche righe che descri­vo­no una car­ne­fi­ci­na che ver­rà pre­sto dimen­ti­ca­ta con lavo­ra­tri­ci e lavo­ra­to­ri che si amma­la­no, ven­go­no muti­la­ti, ucci­si … per­so­ne che ven­go­no but­ta­te là, ai mar­gi­ni di una socie­tà ras­se­gna­ta e iner­me. Eh sì, lo “spet­ta­co­lo” rac­ca­pric­cian­te e maca­bro di chi lavo­ra ridot­to a pez­zo di car­ne da macel­la­re, non si fer­ma, e noi, tut­ti noi dovrem­mo diven­ta­re indif­fe­ren­ti, igno­ran­ti, inu­ti­li. Eh, no, “cari signo­ri”, noi comu­ni­sti non ci stia­mo. Con­ti­nue­re­mo a ribel­lar­ci e a lot­ta­re per­ché que­sto siste­ma spa­ven­to­so nel qua­le sia­mo costret­ti a vive­re ven­ga abbat­tu­to. Biso­gna smet­te­re di par­la­re solo di lavo­ro per ini­zia­re a par­la­re di ‘lavo­ro uma­no’, distin­guen­do­lo per difen­der­lo. Il pas­so suc­ces­si­vo sarà quel­lo di ragio­na­re su un pat­to per il lavo­ro uma­no, dob­bia­mo e pos­sia­mo ela­bo­ra­re un nuo­vo model­lo di orga­niz­za­zio­ne del lavo­ro. La tra­sfor­ma­zio­ne dei pro­ces­si di lavo­ro a cui dob­bia­mo pun­ta­re è sul lavo­ro par­te­ci­pa­to. Vivia­mo in un siste­ma di tota­li­ta­ri­smo poli­ti­co auto­ri­ta­rio, que­sta clas­se poli­ti­ca che ci gover­na ten­de a domi­na­re e con­trol­la­re l’intera socie­tà attra­ver­so la repres­sio­ne dei dirit­ti, mono­po­lio dei mez­zi di comu­ni­ca­zio­ne, e un con­trol­lo cen­tra­liz­za­to dell’economia. In sin­te­si oggi vivia­mo in una socie­tà disu­ma­niz­za­ta, noi tut­ti ci sarem­mo dovu­ti inte­res­sa­re pri­ma alle con­di­zio­ni di Sat­nam Sin­gh che nel suo desti­no di lavo­ra­to­re ha tro­va­to la mor­te. Basta lavo­ro nero, basta capo­ra­la­to, basta sfrut­ta­men­to. La Fede­ra­zio­ne di Lati­na del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no sarà al fian­co del­la comu­ni­tà india­na in qual­sia­si azio­ne essi voglia­no com­pie­re.

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