di Francesca Marrucci Si è tenuta ieri in Piazza Matteotti a Marino, la tradizionale discesa…
Marino. Nell’80esimo della fucilazione di Anna Maria Enriquez Agnoletti presso la lapide di Piazza Garibaldi, partecipata iniziativa-ricordo dell’ANPI
13/06/2024Questo articolo è stato letto 1372 volte!
Nella ricorrenza dell’80 esimo anniversario della fucilazione della partigiana Anna Maria Enriques Agnoletti, medaglia d’oro al valor militare alla memoria, la sezione ANPI “Aurelio del Gobbo” di Marino ha deposto un omaggio floreale davanti alla lapide di piazza Garibaldi che ne ricorda l’estremo sacrificio. La presidente della sezione Anna Maria Scialis ha ricordato il lavoro di collegamento fra i partigiani Cristiano sociali e il partito d’azione svolto dalla partigiana e le torture subite in carcere,ha quindi dato la parola il partigiano Angelo Nazio che ha rievocato alcuni momenti salienti della lotta partigiana a Roma. Ugo Onorati ha ricordato l’esperienza della partigiana a Marino mentre Nadia Giovannetti ha letto una commovente lettera della madre della nostra partigiana. Presenti molti rappresentanti di Partiti e associazioni del territorio di Marino e il presidente dell’ ANPI di Ciampino, Luciano Zerega. Dopo il momento, emozionante, del ricordo, i partecipanti tutti si sono uniti nel canto ad una sola voce di BellaCiao. A seguire la Sezione ANPI di Marino si è riunita per una cena sociale presso il vicino ristorante “For de Porta” dove è stato proiettato il video sui 15 anni di vita della sezione prodotto da Talia Laurenti.
A cura della presidente della sezione, Anna Maria Scialis, un profilo della partigiana: “Nata a Bologna il 14 settembre 1907, aveva trascorso l’adolescenza e la giovinezza passando dalla città natale a Napoli, Sassari, Firenze, secondo gli incarichi universitari del padre. Dopo la laurea, conseguita nell’Ateneo toscano, aveva lavorato presso l’Archivio di Stato fiorentino, ma ne era stata espulsa dopo le leggi razziali, perché suo padre era ebreo. Battezzata nel 1938 (sua madre era cattolica), aveva trovato lavoro a Roma presso la Biblioteca Vaticana. È a Roma che, insieme al fratello Enzo, entrò in contatto con la Resistenza . Per un periodo fu attiva nei Castelli Romani e a Marino i partigiani cristiano sociali le dedicheranno,nel 1948,una lapide a ricordo. Anna Maria è stata tra i dirigenti del Movimento cristiano sociale e a Firenze ha coordinato i contatti con i gruppi della Resistenza operanti nel Livornese,nella Val di Chiana e in Val d’Orcia; ha organizzato la trasmissione via radio di informazioni agli Alleati. Arrestata con la madre il 12 maggio 1944, Anna Maria viene torturata a più riprese nella famigerata Villa Triste dagli aguzzìni della banda Carità. Il 12 giugno viene fucilata, insieme con altri patrioti di radio Cora,in località Cercina. Così recita la motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria: «Immemore dei propri dolori, ricordò solo quelli della Patria; e nei pericoli e nelle ansie della lotta clandestina ricercò senza tregua i fratelli da confortare con la tenerezza degli affetti e da fortificare con la fermezza di un eroico apostolato. Imprigionata dagli sgherri tedeschi per lunghi giorni, superò con la invitta forza dell’animo la furia dei suoi torturatori che non ottennero da quel giovane corpo straziato una sola parola rivelatrice. Tratta dopo un mese dal carcere delle Murate, il giorno 12 giugno 1944, sul greto del Mugnone, in mezzo ad un gruppo di patrioti, cadeva uccisa da una raffica di mitragliatrice: indimenticabile esempio di valore e di sacrificio.».
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.