Agricoltura, Confeuro: “Ok G7 in Sicilia ma per rilancio Meridione non bastano eventi spot”

Agricoltura, Confeuro: “Ok G7 in Sicilia ma per rilancio Meridione non bastano eventi spot”

04/06/2024 1 Di Marco Montini

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“Con­feu­ro sta seguen­do con mol­ta atten­zio­ne il dibat­ti­to media­ti­co in meri­to alla riu­nio­ne dei Mini­stri dell’Agricoltura del G7 che si svol­ge­rà il pros­si­mo set­tem­bre in Sici­lia, pre­va­len­te­men­te nell’isola di Orti­gia. Sia­mo di fron­te a un even­to inter­na­zio­na­le di asso­lu­to livel­lo, un’occasione di gran­de rile­van­za per valo­riz­za­re le eccel­len­ze agroa­li­men­ta­ri, scien­ti­fi­che, cul­tu­ra­li, arti­sti­che, archi­tet­to­ni­che e pae­sag­gi­sti­che e quel­le del­le filie­re eco­no­mi­co-pro­dut­ti­ve del nostro pae­se, in par­ti­co­la­re del Sud Ita­lia. Por­ta­re il G7 in Sici­lia è sen­za altro una buo­na scel­ta, ma — al con­tem­po — cre­dia­mo che le isti­tu­zio­ni non deb­ba­no “ricor­dar­si” del Meri­dio­ne solo in manie­ra sal­tua­ria, a livel­lo spot, sic et sem­pli­ci­ter in occa­sio­ne di gran­di even­ti che ini­zia­no e si esau­ri­sco­no sen­za una pro­gram­ma­zio­ne strut­tu­ra­ta e di lun­go perio­do. L’agricoltura e la madre ter­ra del Sud Ita­lia sono e vivo­no tut­ti i gior­ni, un com­par­to pro­dut­ti­vo di gran­di eccel­len­ze loca­li che lo Sta­to deve tute­la­re, innan­zi­tut­to con inve­sti­men­ti costan­ti e l’immediata rea­liz­za­zio­ne di un siste­ma fie­ri­sti­co dav­ve­ro inno­va­ti­vo, che dia rea­le riso­nan­za e visi­bi­li­tà ai pro­dot­ti eno­ga­stro­no­mi­ci meri­dio­na­li: un po’ come acca­de a Par­ma con Cibus o a Vero­na con il Vini­ta­ly. Per­ché tut­to que­sto non è fat­ti­bi­le anche nel­le gran­di e impor­tan­ti cit­tà del sud Ita­lia? A nostro giu­di­zio, il siste­ma fie­ri­sti­co ita­lia­no rap­pre­sen­ta un vola­no impre­scin­di­bi­le per l’in­ter­na­zio­na­liz­za­zio­ne dei nostri pro­dot­ti e soprat­tut­to per l’ac­ces­so al mer­ca­to del­le pmi del set­to­re pri­ma­rio. E, per­tan­to, sol­le­ci­tia­mo anco­ra il gover­no nazio­na­le a pun­ta­re con mag­gior impe­gno per lo sta­bi­le svi­lup­po del­le fie­re agroa­li­men­ta­ri del meri­dio­ne. E allo stes­so tem­po, chie­dia­mo di inve­sti­re mag­gior­men­te su nuo­ve ope­re pub­bli­che — vero e pro­prio tal­lo­ne d’Achille del Bel­pae­se — al fine di con­tra­sta­re la deser­ti­fi­ca­zio­ne ter­ri­to­ria­le, in atto in mol­te regio­ni del sud Ita­lia, e imple­men­ta­re cosi i tem­pi di tra­spor­to del­le mer­ci e dei pro­dot­ti agroa­li­men­ta­ri. Infra­strut­tu­re e siste­ma fie­ri­sti­co, que­ste per Con­feu­ro la ricet­ta da cui par­ti­re per difen­de­re e rilan­cia­re l’agricoltura nel Mez­zo­gior­no”.
 Così, in una nota stam­pa, Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le Con­feu­ro, la Con­fe­de­ra­zio­ne degli Agri­col­to­ri Euro­pei e del Mon­do.

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