Europee, Tiso-Arbia(Prospettive Future): “Insegnare diritto Ue nelle scuole”

Europee, Tiso-Arbia(Prospettive Future): “Insegnare diritto Ue nelle scuole”

31/05/2024 1 Di Marco Montini

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“Una realtà al giorno d’oggi è quan­to mai chiara e lam­pante: l’ordinamento giuridi­co dell’Unione euro­pea è ormai parte inte­grante del nos­tro con­testo politi­co e sociale. Sul­la base dei trat­tati Ue, infat­ti, ven­gono prese ogni anno migli­a­ia di deci­sioni, che con­cor­rono a deter­minare il con­testo in cui si col­lo­cano gli Sta­ti mem­bri e le loro comu­nità. La per­sona, dunque, non è solo un cit­tadi­no del­la sua nazione, del­la sua cit­tà o del suo comune, ma è anche cit­tadi­no europeo. Anche per questo moti­vo diven­ta fon­da­men­tale che i cit­ta­di­ni dell’UE conoscano tale ordi­na­men­to giuridi­co, che incide anche sul­la loro vita quo­tid­i­ana. E quale miglior modo per far divenire ques­ta conoscen­za un fat­tore cul­tur­ale? Inseg­nare agli stu­den­ti di ogni ordine e gra­do le isti­tuzioni Ue. Insom­ma, portare l’Europa nelle scuole. Questo il forte moni­to che il nos­tro grup­po vuole riv­ol­gere alla Pub­bli­ca Ammin­is­trazione, allo Sta­to Ital­iano, in tutte le sue ram­i­fi­cazioni isti­tuzion­ali e ter­ri­to­ri­ali, e alla Ue, poiché ad oggi la percezione che le gio­vani gen­er­azioni han­no di Brux­elles è anco­ra trop­po sfo­ca­ta, lon­tana, insuf­fi­ciente. Un con­testo pre­oc­cu­pante sia nel breve peri­o­do, vis­to che le elezioni europee sono ormai all’orizzonte, sia nel lun­go peri­o­do poiché i ragazzi di oggi saran­no i cit­ta­di­ni e, per­ché no, anche gli ammin­is­tra­tori d’Europa del domani. A giudizio di Prospet­tive Future, tra le pri­or­ità del­la agen­da polit­i­ca-gov­er­na­ti­va ci deve essere l’obiettivo di tute­lare in modo strut­tura­to e uni­forme la dimen­sione euro­pea dell’educazione civi­ca nelle scuole ital­iane. Mag­a­ri inseren­do il dirit­to europeo come mate­ria da appro­fondire già alle ele­men­tari, e garan­ten­do l’elaborazione dei mod­uli didat­ti­ci per gli inseg­nan­ti delle scuole pri­marie, sec­on­darie e sec­on­darie supe­ri­ori. Lo stu­dio delle ques­tioni europee sin dal­la gio­vane età infat­ti avvicinerebbe cul­tural­mente e con­cettual­mente gli alun­ni ai prin­cipi, ai val­ori e alle pro­ce­dure del­la Ue, vis­to e con­sid­er­a­to che ormai da tem­po l’appartenenza all’Unione Euro­pea riguar­da gran parte dei dirit­ti e dei doveri del cit­tadi­no stes­so”.

Così, in una nota, il fonda­tore del sodal­izio “Inizia­ti­va 9 mag­gio”, Roc­co Tiso, e il por­tav­oce nazionale del comi­ta­to “Prospet­tive Future”, Attilio Arbia.

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