Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Bene telerilevamento Pac ma implementare CAA”

Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Bene telerilevamento Pac ma implementare CAA”

30/05/2024 1 Di Marco Montini

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“In que­ste ore Roma sarà per tre gior­ni la capi­ta­le euro­pea del­la agri­col­tu­ra gra­zie all’Ice Con­fe­ren­ce 2024, l’appuntamento inter­na­zio­na­le sul tema del tele­ri­le­va­men­to appli­ca­to alla PAC (Poli­ti­ca Agri­co­la Comu­ne), che sta acco­glien­do oltre 400 dele­ga­ti dei Pae­si euro­pei ed extra-euro­pei. Una ini­zia­ti­va, quel­la orga­niz­za­ta da Agea in col­la­bo­ra­zio­ne con DG AGRI e JRC (Com­mis­sio­ne Euro­pea), assai auto­re­vo­le, pre­sti­gio­sa e uti­le per par­la­re del­le nuo­ve tec­no­lo­gie appli­ca­te al moni­to­rag­gio del­le atti­vi­tà agri­co­le, e del­la sem­pli­fi­ca­zio­ne del­la gestio­ne dei paga­men­ti degli inter­ven­ti del­la PAC a super­fi­cie, pro­po­nen­do­si come stru­men­to di ser­vi­zio a favo­re di tut­to il set­to­re agri­co­lo nazio­na­le. A giu­di­zio di Con­feu­ro, è mol­to impor­tan­te che il nostro pae­se stia pun­tan­do allo svi­lup­po tec­no­lo­gi­co e a siste­mi alla avan­guar­dia al fine di per­for­ma­re al mas­si­mo la gestio­ne dei con­tri­bu­ti Pac così come si con­si­de­ra evi­den­te lo sfor­zo del gover­no nazio­na­le e di orga­ni­smi come l’Agea in que­sta dire­zio­ne. Sta di fat­to, però, che per rea­liz­za­re quel­la che mol­ti defi­ni­sco­no una rivo­lu­zio­ne epo­ca­le, biso­gna esse­re in gra­do di tra­sfe­ri­re e tra­smet­te­re que­ste nuo­ve com­pe­ten­ze anche e sopra­tut­to a colo­ro che devo­no met­ter­le in pra­ti­ca. Mi spie­go meglio: se è vero che il siste­ma del­la doman­da Pac è sta­to com­ple­ta­men­te aggior­na­to gra­zie alle nuo­ve tec­no­lo­gie, al con­tem­po si sta inve­sten­do anco­ra trop­po poco sui CAA, i cen­tri di assi­sten­za agri­co­la — sog­get­ti ai qua­li AGEA dele­ga com­pi­ti di istrut­to­ria dei fasci­co­li azien­da­li del­le impre­se agri­co­le, oltre che di gestio­ne del­le doman­de che le mede­si­me azien­de pre­sen­ta­no, a vario tito­lo, per l’ac­ces­so a spe­ci­fi­che misu­re di soste­gno comu­ni­ta­rio — che rap­pre­sen­ta­no di fat­to la lon­ga manus del­la pub­bli­ca ammi­ni­stra­zio­ne sui ter­ri­to­ri e sono fon­da­men­ta­le ele­men­to di con­giun­zio­ne tra gli agri­col­to­ri e l’Unione Euro­pea. In que­sto con­te­sto, dun­que, è neces­sa­rio sot­to­li­nea­re la for­te esi­gen­za di imple­men­ta­re for­ma­zio­ne, tec­ni­che ope­ra­ti­ve e stan­zia­men­to di fon­di pub­bli­ci per i CAA al fine di otti­miz­za­re la loro azio­ne ammi­ni­stra­ti­va a favo­re del­le pic­co­le e medie impre­se, di sem­pli­fi­ca­re e velo­ciz­za­re tut­te le atti­vi­tà sui con­trol­li pun­tua­li, e di con­tra­sta­re fro­di e irre­go­la­ri­tà: solo in que­sto modo potrem­mo ren­de­re il nostro pae­se dav­ve­ro il pri­mo del­la clas­se nel­la gestio­ne dei fon­di comu­ni­ta­ri”.

Così, in una nota stam­pa, Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le Con­feu­ro, la Con­fe­de­ra­zio­ne degli Agri­col­to­ri Euro­pei e del Mon­do.

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