Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Italia e Ue lavorino di più per rilancio occupazione”

Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Italia e Ue lavorino di più per rilancio occupazione”

03/05/2024 0 Di Marco Montini

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“Ormai da anni il nos­tro com­par­to agri­co­lo sta viven­do una momen­to di com­pli­ca­ta con­giun­tu­ra eco­nom­i­ca e sociale e lo dimostra­no, non a caso, le proteste delle scorse set­ti­mane, che dalle strade ital­iane — e non sola­mente — sono arrivate sin sot­to i palazzi di Brux­elles. Un trend che non nasce cer­ta­mente oggi, come si può notare anal­iz­zan­do i numeri dell’Osservatorio sul mon­do agri­co­lo, pub­bli­ca­to negli scor­si mesi dall’INPS: sec­on­do i dati, il numero di aziende che occu­pano operai agri­coli dipen­den­ti è pas­sato da 180.167 del 2021 a 174.636 nel 2022, con un decre­men­to del ‑3,1%; men­tre, se si tiene in con­sid­er­azione il peri­o­do 2017–2022, il numero di aziende con dipen­den­ti è dimi­nu­ito com­p­lessi­va­mente del ‑7,1%. Un trend cer­ta­mente pre­oc­cu­pante ma che non ci stupisce: è in atto d’altronde un inesora­bile allon­tana­men­to dal set­tore anche se sem­br­erebbe che l’in­ci­den­za del­l’e­ser­cizio di attiv­ità impren­di­to­ri­ale sul totale addet­ti sia mag­giore. Sta di fat­to che in molte zone del ter­ri­to­rio ital­iano, purtrop­po, ci sono tan­tis­si­mi ter­reni ormai resi impro­dut­tivi per­ché esclusi dalle politiche comu­ni europee. In questo sen­so si dovrebbe incidere facil­i­tan­do ulte­ri­or­mente il trasfer­i­men­to delle super­fi­ci: è chiaro ed evi­dente che ser­vono politiche e provved­i­men­ti decisa­mente più con­creti e inci­sivi da parte del Gov­er­no nazionale e dell’Unione Euro­pea per non las­cia­re che anco­ra una vol­ta un grande pat­ri­mo­nio di super­fi­ci coltivabili vada dis­per­so”.

Così, in una nota stam­pa, Andrea Tiso, pres­i­dente nazionale Con­feu­ro, la Con­fed­er­azione degli Agri­coltori Europei e del Mon­do.

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